Te Rehutai

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Perdere con i neozelandesi ci poteva stare. Il lato triste per un popolo di poeti e navigatori è che navigatori non lo siamo più da secoli e l’ascia l’abbiamo sotterrata con Schettino. Prima di non essere più niente, ci rimaneva quell’essere poeti, ma il nome di quella barca: Te Rehutai, ha chiuso ogni discorso anche su questo visto che a loro bastano quelle due parole, Te Rehutai, per dire “Dove l’essenza dell’oceano rinvigorisce ed energizza la nostra forza e determinazione”.
Dall’essere poeti siamo passati a quella logorrea che fa dei lunghi giri di parole per poi non dire un cazzo. Siamo lo specchio della nostra politica. Anche come navigatori perché, come tutti, siamo bravi ad andare dove ci porta il vento ma, quando cala, la nostra rotta si rivela sempre quella sbagliata.
Che spettacolo però quelle barche anche perché il foil alzato mi ricorda quando portavo fuori il cane. Con o senza vento, lo sollevava con la stessa eleganza ad ogni albero che incontrava.
Te Rehutaiultima modifica: 2021-03-17T14:48:41+01:00da arienpassant

5 pensieri riguardo “Te Rehutai”

  1. Ho provato a cercare il post su Obama, ma “Non vi è nulla che corrisponda ai tuoi criteri di ricerca. Prova di nuovo utilizzando altre parole chiave”. Mi dai una chiave alternativa di ricerca? vorrei vedere in che misura sei stato “paragnosta” 🙂

  2. Era il 2009, qui non lo trovi ma – pur di soddisfare il mio paragnottismo 🙂 – vedrò se ne ho traccia di entrambi (anche Francesco).

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