una corretta comunicazione

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In un momento in cui servirebbe soprattutto un’informazione chiara e corretta, quello che mi preoccupa di più è l’estrema confusione generata proprio dai media perché quando si parla di stragrande maggioranza di regioni rosse sento tanti anziani che dicono: “finalmente!”.
Spieghiamogli che “regioni rosse” non ha nulla a che vedere con quello che intendono loro, ma solo e, purtroppo, col Covid.
Così come, quando si parla d’intensificare la campagna vaccinale sento tanti, stavolta giovani, che dicono: “ma come si fa ad intensificarla se poi ci fanno stare chiusi in casa?”.
Spieghiamogli che si parla di campagna “vaccinale”. Con due ci, non con la gi.
una corretta comunicazioneultima modifica: 2021-03-25T15:42:24+01:00da arienpassant

7 pensieri riguardo “una corretta comunicazione”

  1. Hai fatto il punto. G, ancora una volta. Solo a te poteva venire in mente una roba del genere che ha almeno il merito di sdrammatizzare una situazione che si è fatta davvero pesante. 🙂

  2. concordo, estremamente pesante perché, com’era prevedibile, dalla sfera sanitaria si sta impadronendo di ogni aspetto della nostra vita (anche dei sogni).

  3. …dei sogni e nei casi più gravi della speranza. Oggi parlavo con due commercianti, hanno preferito sospendere il giudizio. Quando la gente non ha più neanche la voglia di commentare, capisci che i più fortunati sono quelli che hanno fede.

  4. “Quando la gente non ha più neanche la voglia di commentare”… verissimo.
    “capisci che i più fortunati sono quelli che hanno fede”… dici? Io invece penso che, fede o non fede, i più fortunati sono gli scemi del villaggio, quelli che neanche si chiedono (nel loro disincanto , chi siamo, dove andiamo…
    https://www.youtube.com/watch?v=fQa1XH8FMOc

  5. hahahah geniale, l’avevo dimenticata…ok, gli scemi del villaggio hanno la prerogativa e la fortuna di non accorgersi di nulla e fanno gruppo a sé, ma chi ha fede ha comunque un aiuto non da poco. Quelli che invece la fede non l’hanno, nei momenti peggiori, possono fare affidamento solo su se stessi, e non sempre può bastare…

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