bravo Libero, ma con moderazione


Non mi piace la moderazione perché non trovo equo che qualcuno possa avere un diritto che io non ho. Ad esempio, se in un blog o altrove io posso scegliere di dire quello che mi pare non trovo giusto che altri non possano fare altrettanto ed essere io stesso a moderarli. Certo, non è neanche corretto che un commento sia offensivo o volgare, ma potrebbe esserlo anche il post, magari non lo è per chi lo scrive ma, intanto, chi lo scrive ha in mano lo scettro della moderazione e può usarlo a proprio piacimento. Quindi, visto che funziona così e per quanto scomoda, ben venga la pre-moderazione instaurata da Libero. In fondo, soprattutto a chi piace moderare, evita che certi commenti, soprattutto quelli fuori contesto, gratuiti e volgari compaiano o sporchino. Questa innovazione ha, in ogni caso, il vantaggio di rendere inoffensivi i trollisti di mestiere e li porterà automaticamente all’estinzione. Perciò “bravo Libero", ma con moderazione solo perché da un altro lato la responsabilità del blogger cambia ed aumenta perché, mentre prima poteva affermare che non aveva cancellato un commento non avendolo ancora letto, ora lui è primo responsabile della pubblicazione dei commenti. In realtà, “bravo Libero", ma con moderazione perché, come diceva Andreotti, se a pensar male si fa peccato, è anche vero che spesso ci si azzecca. Fra il bianco e il nero, un po' di grigio.