Altri paesaggi

E ti scorgo distratta


E ti scorgo distratta Col tuo passo convulso Che è già tardi se parti E non sai se ritorni Io mi aggiro tuttora Nei quartieri più ignoti Per i vicoli angusti Dileguati di gente Mi parlavi rapita Del tuo mondo incantato Dei tuoi sogni assillanti Per poterli ignorare E già solo, a ogni passo, Mi vedevo passare Ti abbracciavo più stretta Per poterti lasciare Ti guardavo più spesso Per poterti scordare Com’è andato il tuo viaggio? Io son qui che mi aspetto Ho cambiato altri luoghi E lavori e altre stanze E ho sorrisi più inermi Solitudini rare Corri dietro ad un bimbo? Ad un uomo più saldo? E del nostro racconto Ti sovviene ogni tanto Seppur vaga, la trama? (c)