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Tu che sai scorgere


a Mark Lanzano che indaga la natura delle ombre laterali. “E' proprio quando mi rendo conto di parlare da solo che mi ritrovo in compagnia.” Tu che sai scorgere Di solitudini rare il tratto vitreo La trasparenza buia Delle ombre laterali Le labili tracce di scorse primavere Nel fogliame appassito di un altro suolo Le traiettorie anomale Di rondini solitarie Alle ignote latitudini del cuore Annoda i fili d'argento Di una insolita tessitura di nomi propri Oscurati nella filastrocca indecifrabile Di una infanzia appena rimirata Di una preghiera inascoltata Alla fermata ultima dell'abbandono. (c)