Luccica luccica

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Ci son fogli da scrivere ogni volta più di fretta
Ed altri ancora smarriti su chissà quale carretta
Ci son terre e tramonti che non si posson capire
Ed altri ancora del cuore che puoi appena intuire
Per un soffio di vita c’è sempre un braccio di mare
Ed un coltello alla gola se lo vuoi attraversare
Per tante lacrime sparse che si può galleggiare
Ci sono vite umiliate da poter annegare
Dalla riva del mare il cielo appare diverso
Ma a guardarlo dal fondo invece è sempre lo stesso
E’ dal fondo degli occhi che ci han visti partire
Che riaffioran le immagini con cui andiamo a morire

Luccica luccica onda del mare
Luccica luccica non m’ingoiare
Acqua di vento del mio sfinimento
Riempi di stelle il mio firmamento

Forse all’alba la costa la potremo avvistare
Forse a sera i sicari ci faran dissetare
Le preghiere che si odono sono canti sommessi
Una danza quei tonfi quei lamenti dimessi
Il delirio di un sogno che non vorremmo sognare
L’evidenza di corpi che non potranno più amare
E nessuno ci cerca non ci hanno avvistati
Siamo un branco di pesci niente affatto pregiati
Maglie larghe ha la rete che ci deve pescare
Guizzo svelto è lo scarto per non farsi acciuffare
Per mio figlio un racconto da non potergli narrare
Per mia moglie un ricordo da non poter ricordare

Luccica luccica onda del mare
Luccica luccica non mi annegare
Acqua di vento del mio sfinimento
Spegni le stelle del mio firmamento.

(c)

Granelli di polvere

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Granelli di polvere
Deposita il tempo
Nei rugginosi
Tortuosi ingranaggi
Di un incauto ritorno
Al futuro
Se nei giorni trasfusi
In accenti distratti/distanti
Ancora ti cerco per affilare
La lama di un bisturi/intento
Che incida l’incanto
Del cuore in parole/presagi
Discontinui
Di assolati meriggi
Filastrocche filobus affusolati
Lanciati a precipizio
Da cieli sovraffollati
Sfolgoranti
Di metropoli intermittenti
In piedi/seduto
In limine d’ombra
Di un finestrino
Specchio d’infanzia
Di un treno che passa
Veloce
Atteso/mirato/colpito
Da lucide ghiande
Di quercia serbate.

(c)