Movin' Pol'Art

Caldonazzo: il maestro Gentile Polo a cena con l'artista Sabrina Broll.


Serata piacevole fra Arte e pizza quella intercorsa la notte scorsa, 24 Febbraio 2018, a Caldonazzo fra gli artisti Sabrina Broll e Gentile Polo di Mezzolombardo. I due artisti hanno condiviso recentemente, dal 14 al 31 Ottobre 2017 presso l'area Archeologica di Palazzo Lodron a Trento (di proprietà attuale della Volksbank), una bi-personale pittorica "Zapige" (dal friulano: impronta/orma). Accennando alle origini friulane dell'artista Gentile Polo, la mostra intendeva, attraverso un'impronta graffiata, scorticata o impronta di colore che si frantuma nei primari per ricomporsi otticamente in un'idea, un cammino, illustrare un percorso in evoluzione anche dentro una stessa opera, dai carteggi preparatori al disegno definitivo al quadro dipinto. Gli artisti hanno avuto l'onore di veder presentati i propri lavori dall'amico Roberto Piazza, pittore e scultore ligneo, ex Presidente dell'Associazione Amici dell'Arte di Riva del Garda e attualmente insegnante di disegno e incisione calcografica. Fra gli altri amici che hanno contribuito all'evento Annachiara Marangoni, pedagoga presso l'ANFFAS Trentino Onlus, il poeta Angelo Magro e l'attore teatrale Vito Basiliana. http://www.studio-martorelli.net/tag/angelo-magro/ https://www.youtube.com/watch?v=dCG-L9eKAjw Dopo la bi-personale i due artisti S. Broll e Gentile Polo si sono incontrati sabato scorso presso la nuova dimora della pittrice per contraccambiare la cena presso lo Studio d'Arte Gentile Polo e per discutere della partecipazione al prossimo evento organizzato dall'amico Antonello Serra che dovrebbe prevedere un "en plein air" artistico presso le rive del Lago di Canzolino nel periodo indicativo di Luglio, in concomitanza con una gara di pesca sul lago. Non appena avrò date certe Vi terrò informati! Fra pizza e brindisi si sono toccati anche temi di attualità quali la discutibile performance pubblica di V. Sgarbi alla toilette e l'interessante film di animazione pittorica incentrato sul mistero della morte di Vincent Van Gogh "Loving Vincent": il film di Dorota Kobiela e Hugh Welchman, è stato realizzato partendo dai quadri dell'artista, dando vita ai protagonisti dipinti con attori in "carne e ossa" e ridipingendo poi i 65mila fotogrammi nello stile di Van Gogh grazie ad una squadra di centoventicinque pittori. Un'indagine sulla sua vita e sul perché della sua morte partendo dai dipinti e le lettere dell'artista tormentato, una visione seppur eccessivamente sintetica, romanzata e incompleta, volutamente diversa rispetto ai soliti documentari biografici, seguendo l'affermazione di Van Gogh per cui "...non possiamo far parlare che i nostri quadri." (Lettera che Vincent aveva in tasca il 29 luglio 1890, il giorno in cui morì). Mio caro fratello, grazie della buona lettera e dei 50 franchi. La cosa più importante è che tutto vada bene; perché allora insistere sui dettagli di minore importanza?; del resto, c’è tempo prima che ci si presenti la possibilità di parlare d’affari a mente calma. Gli altri pittori, di qualsiasi opinione siano, si tengono istintivamente lontani dalle discussioni sul commercio attuale. E infatti non possiamo far parlare che i nostri quadri. Pure, caro fratello, c’è qualcosa che ti ho sempre detto e ti ripeto ancora una volta con tutta la gravità che possono dare gli sforzi di una preoccupazione constante a fare più bene possibile − ti ripeto ancora: io ti considero ben altra cosa da un semplice venditore di Corot; per conto mio, tu hai la tua parte nella stessa produzione di certe tele, che anche nello sfacelo conservano la loro calma. Siamo infatti a questo punto ed è la cosa migliore che posso dirti in un momento di relativa crisi. In un momento in cui i rapporti tra negozianti di quadri di artisti morti e di artisti viventi, sono molto tesi. Ebbene: per il mio lavoro rischio ogni giorno la vita, e vi ho perduto metà della mia ragione – va bene – ma tu non sei tra i mercanti d’uomini per quanto sappia io, e puoi assumere una tua posizione, agendo realmente con umanità. Ma che cosa vuoi tu infine? ("Lettere a Theo", a cura di M. Cescon, Ed. Guanda, 1993.) La serata si è conclusa con una visita allo studio della Sig.a Broll e la visione di "Loving Vincent", con la supervisione felpata e felina dei due gattoni della simpatica padrona di casa. Un'altra serata piacevole e costruttiva dunque del maestro Gentile Polo, che dimostra il suo impegno artistico e relazionale.