Quando si parla dell'artista Gentile Polo non si può fare a meno di associarlo al colore, puro: giallo, magenta, blu. Il pittore, dopo una lunga esperienza di volontariato in Etiopia, ha compreso che i colori non sono percepiti ovunque come il nostro mondo "occidentale" li intende. Da questa nuova consapevolezza ha iniziato un percorso approfondito di studio sulla percezione del colore partendo dai suoi fondamentali. Fra i suoi ultimi esperimenti è nato in un giorno di pioggia "E il fumo sale": il disegno base è trattato con chine color seppia, che avevo io stessa regalato al Sig. Gentile Polo in un'occasione (incrociando le dita, perché ad un artista che ha una vita intera di strumenti per dipingere cosa si può regalare di nuovo?), mentre le zone di luce sono state ritoccate con terre diluite ad acquerello nei tre colori base. L'effetto maculato è un dettaglio ulteriore che, dal racconto dell'artista, è risultato per ispirazione momentanea usando del sale grosso sparso sul colore per agevolarne l'asciugatura dal colore in eccesso. L'acquerello dell'artista Gentile Polo misura 50x35 cm. Mentre lo misuravo è stato interessante esaminarlo anche per un dettaglio nel retro dell'opera: sul retro del foglio sono vergate alcune annotazioni dell'autore sul colore che ho piacere di riportare qui di seguito:
"E il fumo sale" 2018 Gentile Polo Traslucido: ogni colore si sovrappone tenendo la sua personalità di brillantezza Non lo è più quando questa costante viene a mancare. Ovvero verso la saturazione della tinta ogni colore copre l'altro cambiando la percezione dei volumi in relazione a come ogni campo si pone rispetto agli altri.