La mostra “Incontri d’Autunno” è stata una grande avventura, soprattutto perché nata in pochi giorni in sostituzione dell’incontro performativo con maestri dell’arte che hanno dipinto sul muro di Berlino.
Trovandosi in ritardo sui tempi, gli artisti organizzatori Gentile Polo e Antonello Serra hanno optato per un rinvio ragionato per la Primavera 2019 ed è nata “Incontri d’Autunno” presso l’Area Archeologica di Palazzo Lodron in Trento.
Preso dai festeggiamenti per il suo trentennale, Serra ha confidato nell’esperienza e professionalità del collega rotaliano Gentile Polo, che ha organizzato fra il 03 ed il 17 Novembre 2018 un’esposizione collettiva di gran pregio.
Fra i maestri d’arte veneti e trentini che hanno accolto l’invito abbiamo ammirato le opere di Paola Toffolon, Roberta Coral, Marisa Asola, Grazia Zuccolotto, Maria Grazia Martina e Danilo Artist per i veneti, mentre fra i trentini hanno fatto bella mostra di sè Cristina Zanella, Rita Demattio, Renata Di Palma, Silvana Todesco, Claudio Cavalieri, Antonello Serra e dell’infaticabile organizzatore Gentile Polo.
Dopo aver a lungo parlato negli scorsi articoli della mostra ed i suoi protagonisti, mi sembra doveroso mettere in risalto anche il commento artistico dell’artista Maria Grazia Martina, che si è generosamente offerta nonostante i numerosi impegni scolastici in atto.
Per i neofiti del campo, va detto che al 90% delle volte per avere una critica d’arte ufficiale è necessario un contributo spese che può andare dai tre o quattrocento Euro di un critico locale ai milleduecento Euro base (come da locandine pubblicitarie delle biennali) di Vittorio Sgarbi.
Va da sé che trovare un artista che si offra volontariamente di studiarsi artisti e opere in mostra per riunire le idee e giungere ad un commento critico senza il presupposto di un compenso è prezioso e degno di profonda riconoscenza, ma non vi annoio ulteriormente e passo subito a dare la parola a Maria Grazia Martina:
“Tra anima e corpo, frammentazioni temporali caratterizzano le sperimentazioni multimateriche dei tredici artisti presenti alla collettiva INCONTRI D’AUTUNNO, dal 3 al 17 Novembre 2018 nella raffinata location dell’Area Archeologica di Palazzo Lodron – Volksbank a Trento visitabile dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Accostamenti di una ricerca pittorico-espressiva che rimuove sogni, materia e memoria, frammenti colti e ritratti quali preziosità sedimentate del proprio singolare vissuto.
Fermiamo lo guardo sulle opere presenti, a cominciare dalla produzione di Gentile Polo, un artista di ampio spettro, materico, indagatore delle superfici come delle profondità cromaticosonore della sua pittura come della sua poesia, entrambe arricchite dall’esperienza di viaggiatore e curioso esploratore dell’altro, in una pittura screziata di visionario realismo;
Claudio Cavalieri presenta oggetti lignei autonomi nello spazio, giocando la trasparenza in articolate geometrie lineari, disegnate tra vele e frangenti in giustapposte scansie, seriali passaggi tra nature composte di un improbabile meditativo hortus;
Cristina Zanella intercetta impalpabilità nelle superfici monocrome, sfumate da tensioni impercettibili da vuoti nel vuoto di paesaggi appena evidenziati, ad evocare, tra il magenta e l’azzurro, albe e tramonti di lune, grigie tempeste e folate di vento, come forze interiori sprigionate nello spazio;
Antonello Serra assembla archeologie del segno, tra spirali zig zag ancestrali, testimonianze di una sospesa mitologia rintracciata nella complessità del tempo trascritto in grafie antropomorfe e zoomorfe, prefigurazioni di simboliche congiunzioni;
Renata Di Palma evoca il silenzio nel colore mediterraneo, nelle tracce dell’ombra infilata nei muri, nelle persiane chiuse, in soglie di architetture d’altri luoghi, filtrati da serene arie cromatiche a ricordare l’estate, a ricordarci il vissuto depositato nelle superfici consunte, su un mondo d’altri tempi, un genius loci rimasto in non luoghi dispersivi della contemporaneità;
Grazia Zuccolotto intrattiene silenziose presenze d’attese, tra metafisiche apparizioni di afflati gestuali sospesi, tra il sogno e il vero, stemperati in nuances di segrete virtù;
Paola Toffolon rintraccia nelle sue composizioni, in sedimenti materico-cromatici riemersi da superfici sottilmente stratificate, rimpasti temporali di latenti tensioni articolate nelle cromie mestiche di segnaletiche trasfigurazioni;
Danilo Artist indaga la luce nelle traiettorie dell’ombra in scritture diaframmatiche sguainate in tese lame di flash congiuntivi in spazi altrimenti incalcolabili;
Roberta Coral incede nel gioco d’incastri ritmati di geometriche danze, in labirintiche tracce di movenze libere, un incedere vorticoso di caleidoscopici spartiti;
Marisa Asola cristallizza in metamorfici arabeschi informi strati cromatici, destati da sottili segni corsivi, macchie espanse di spazi articolati in proiezioni di ombre corpose;
Rita Demattio esalta la materia, grammata texture, in aggetti plastici i quali definiscono una luminosità di rilievo d’orizzonte, di scavo, che individua una profondità, una fessura, una faglia, una frattura, un altro spazio dove la luce si arresta;
Silvana Todesco sceglie il corpo, lo spazio anatomico plastico definito nella muscolatura, quasi a certificare la potenza della forma inviolabile, accostata al senso della vanitas rintracciata nella breve esistenza di un fiore;
Maria Grazia Martina trascrive sulla campitura all over un filo di “varie forze” caos e tempo, dialoga con atmosferiche vibrazioni che visualizza in grovigli, annodi e snodi in balia tra ordine e disordine.
Trento, 3 Novembre 2018
Maria Grazia Martina
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Lo Studio d’Arte Gentile Polo che ha organizzato l’evento e tutti gli artisti citati ringraziano sentitamente e confidiamo di avere l’onore in futuro di collaborare nuovamente con un’artista generosa e completa al pari suo..
Con questo approfondimento Vi lasciamo, ma rimanete collegati per ulteriori novità, eventi e dietro le quinte dell’Arte!
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