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Restaurato lo stemma dei Vigili del Fuoco di Caldonazzo


Restaurato lo stemma storico dei Vigili del Fuoco di Caldonazzo dallo Studio d'Arte Gentile Polo.   (In foto: stemma dei Vigili del Fuoco di Caldonazzo a restauro finito del maestro decoratore Gentile Polo.)   Dopo aver festeggiato lo scorso autunno i 135 anni dalla fondazione del Corpo, lo stemma dei Vigili del Fuoco di Caldonazzo presentava tutti i segni del degrado dovuto al tempo e alle intemperie.     Il restauro è stato affidato al maestro decoratore Gentile Polo, che dopo un'attenta analisi del manufatto in metallo ha provveduto alle successive fasi di pulitura, stesura dell'antiruggine sulle parti metalliche scrostate, ricalco delle scritte e del disegno e ripristino dei colori originali.  
"L'attestazione più antica del toponimo di Caldonazzo è conservata nell'Archivio del principato vescovile, sezione latina, capsa 37, n. 2 ed è uno strumento dotale datato 1183 aprile 12, in cui compare come testimone:"Enricus de Caldonacio". Per la prima attestazione dell'esistenza della comunità, si fa riferimento al documento conservato in archivio datato 1461 marzo 6, relativo alla vendita del feudo di Caldonazzo da parte dell'arciduca Sigismondo d'Austria a Giacomo Trapp." (in Comunità di Caldonazzo 1461 marzo 6-1810 agosto 31 - Storia, (a cura di) Cooperativa ARCoop  "Comune di Caldonazzo. Inventario dell'archivio storico 1461-1961 e degli archivi allegati 1857-1994.", Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari e archivistici (2003), p.17)
A tenere d'occhio eventuali incendi in origine veniva eletto il Saltaro (dal latino saltus = bosco, pascolo, podere) che svolgeva generalmente i compiti di messo comunale e guardia forestale. Dal 1472 il Magistrato Consolare fornisce gli strumenti per combattere gli incendi ai capi quartiere, dal 1563 allarga l'obbligo ai muratori, agli scalpellini ed ai potatori e istituisce la figura di guardia notturna preventiva. Dal 1600 viene imposta una tassa per l’acquisto di attrezzature anti-incendio, si impone l'obbligo di intervento ad almeno una persona di ciascun nucleo famigliare come portatore d'acqua e si crea la figura di Sovrastante del Fuoco, aiutato dai Giurati, entrambe le figure nominate dal Consiglio Comunale. Con il "Regolamento Generale per gl’Incendi da osservarsi nella città capitale d’Innsbruck e nelle altre città e borghi del Tirolo" del 1787 i Comuni dell'odierno Trentino istituiscono le figure dei Pompieri e dei Civici Pompieri Zappatori e dal 1862, su esempio della città di Rovereto, viene trascritto il regolamento del Corpo dei civici pompieri base per l’organizzazione dei corpi dei Vigili del Fuoco in tutto il Trentino. Ecco dunque la fondazione nel 1884 (data riportata sullo stemma) del corpo storico dei Vigili del Fuoco di Caldonazzo. Nel 1920 con l'avvento del fascismo tutti i corpi anti-incendio organizzati sotto l'impero austro-ungarico vennero sciolti e riorganizzati unificando vari distretti per cui Caldonazzo era unificato a Centa e Calceranica, mentre nel 1946 il "Comando 85° Corpo Vigili del Fuoco Trento" comprendeva anche Selva, Barco, Novaledo e Tenna. Solo nel 1954 venne sciolto il "Comando 85° Corpo Vigili del Fuoco Trento" con il ripristino dei corpi locali trasformati negli odierni Vigili del Fuoco Volontari Comunali. Vista la storia che coinvolge anche il corpo dei Vigili del Fuoco di Caldonazzo è stato un onore per lo Studio d'Arte Gentile Polo, esperto nel settore, realizzare il restauro dello stemma del corpo tornato al suo originario splendore.   http://www.studio-martorelli.net/polo-gentile/