Il potere della macchina nelle opere di Sergio Sarri

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Esponente di una particolare ricerca Pop italiana, Sergio Sarri è in mostra a Milano, a Palazzo Lombardia. Attratto dal rapporto uomo-macchina, l’artista oscilla tra simboli tecnologici ed erotismo, traducendoli in dipinti analitici che custodiscono frammenti di corpi, non privi di una certa visionarietà sadomasochista.

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Nel 1984, Sarri approda al fumetto e con lo pseudonimo SeSar pubblica su Corto Maltese senza dimenticare l’interesse per la pubblicità e il cinema, presenti a vario titolo in molti suoi lavori.

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Questo autore ha il merito d’avere imboccato una strada nuova nell’universo del fumetto, quella cioè di poter utilizzare senza complessi situazioni cinematografiche in un gioco che moltiplica le possibilità della finzione e della narrazione“. Vincenzo Mollica

Per palati che fanno dell’erotismo un teorema.

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dall’alto:

Studio per Belle de Jour

La doccia

Schermo d’analisi e attrezzo

Studio per piscina

Il potere della macchina nelle opere di Sergio Sarriultima modifica: 2019-05-24T20:49:44+02:00da hyponoia

5 pensieri riguardo “Il potere della macchina nelle opere di Sergio Sarri”

  1. L’erotismo, non tecno ma anche, è palpabile nell’immagine che campeggia nel tuo blog. Posso sbagliare ma ho la sensazione che in quel salotto si siano consumate tutte le esperienze.

    1. Non sbagli, la vena erotica che percepisci è la stessa che in qualche modo ho colto anch’io, forse…un erotismo raffinato che omaggia il piacere di dannunziana memoria.

      1. Infatti, e ti dirò che quei due sguardi da esaminatrici toste mi metterebbero timore. Hanno dentro la padronanza di chi la sa “più lunga” e quel terrier deve averne visti tanti uscire dal salotto “con la coda fra le gambe”. (il virgolettato sta per sottolineare gli eufemismi)
        🙂

        1. ahahah che sottigliezza, gradita peraltro…però tra dispiacere e compiacimento devo dirti che se quegli sguardi ti mettono a disagio, accadrebbe lo stesso se ti confrontassi col mio.

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