Fotografare l’amore

Love Songs: Photography and Intimacy | ICP — Musée Magazine

Rong Rong&inri, da Personal Letters

Fotografare l’amore non è facile. Non lo è stato neppure per un grande come Nobuyoshi Araki che, a proposito degli scatti in cui appare sua moglie, confessa d’avere la sensazione che manchi qualcosa. La raccolta Love Songs: Photography and Intimacy propone fotografie d’amore; il suo autore, David Little, dice:

Quando siamo innamorati non vediamo le cose chiaramente, l’oggetto del nostro trasporto ci pare sexy, attraente, carismatico, qualsiasi cosa, per poi realizzare a distanza che era diverso da come lo avevamo immaginato“.

C’è qualcuno in grado di smentire mister Little?

Karla Hiraldo Voleau turns heartbreak into empowerment as she reclaims her story - 1854 Photography

Karla Hiraldo Voleau, da Another Love Story

 

Clifford Prince King, Lovers in a Field

L’arte non è schiava dei tempi

Mostre a Roma: “Helmut Newton. Legacy” all'Ara Pacis – The Parallel Vision

Con quel finto perbenismo che è espressione della sensibilità contemporanea, potremmo liquidare il lavoro di Helmut Newton come fuori tempo massimo, perché le sue foto, un tempo celebratissime, ora sono considerate quasi illegali in quanto offensive della dignità femminile. Ma sarebbe soltanto un’operazione di decontestualizzazione in quanto l’arte va considerata per quello che è stata, non per quello che è diventata agli occhi della morale pelosa del terzo millennio. Bene hanno fatto i curatori della mostra Legacy a non censurare nulla del lascito di Helmut Newton.

A Roma in mostra il genio trasgressivo del fotografo Helmut Newton

Looking Back On Helmut Newton's Legacy In Fashion Photography

Helmut Newton. A gun for hire, selection / Le fotografie per Blumarine 1993 – 1999 - Mostra - Carpi - Musei di Palazzo dei Pio - Arte.it

HELMUT NEWTON (1920-2004)

50 volte KATE

CAMERA WORK Gallery : Kate Moss - The Eye of Photography Magazine

Patrick Demarchelier, Kate and Mannequins, 1992

Una mostra non si nega a nessuno, ancor meno a una supermodella che il 16 gennaio compie 50 anni vissuti pericolosamente. Kate Moss appartiene a pieno titolo a quell’immaginario, femminile e maschile, che riconosce nell’imperfezione, esibita e mai nascosta, un valore aggiunto. Singolare il fatto che fu scoperta nel 1992, ovvero nel decennio che consacrò Christy Turlington, Linda Evangelista e Naomi Campbell, ragazze di una bellezza tale da poter competere, fuor di metafora, con la Venere di Milo.

Patrick Demarchelier | Meer

Patrick Demarchelier, Christy, Linda and Naomi

Ora la mostra a lei dedicata dalla CAMERA WORK Gallery di Berlino ce la ripropone nei decenni che vanno dai Novanta a oggi. Proprio a metà degli anni Novanta stuoli di ragazze le invidiarono il fidanzato bello e maledetto, Johnny Depp. E mai coppia fu meglio assortita di così.

Terry O'Neill_.Iconic Images_CAMERA WORK Gallery

Terry O’Neill, Kate Moss, London 1992

Ellen von Unwerth_Kate Moss and David Bowie_CAMERA WORK Gallery

Ellen von Unwerth, David Bowie and Kate Moss, New York 2003

Arthur Elgort, Kate Moss, Los Angeles 1995

Saturo di nostalgia

Saul Leiter: Early Color - Exibart Street

A Saul Leiter torno spesso. Un po’ perché amo la pioggia e nei suoi scatti ritrovo ombrelli, asfalti lucidi e finestrini schermati dal vapore. Ma soprattutto torno a lui per certi spaccati di vita newyorkesi dalla luce diafana, talvolta contrapposta allo sfavillio cromatico di un’insegna. I suoi gialli, i suoi rossi, i suoi blu sono materia pulsante di nostalgia, l’ideale per chi ama guardare il mondo attraverso un filtro. Che non restituendo il tutto, ne restituisce l’essenza.

Saul Leiter: 1950-60s color and black-and-white - Photographs by Saul Leiter | LensCulture

In 'Saul Leiter: Early Color,' urban visual poetry that is by turns deeply affectionate, edgy and breathtakingly poignant

Saul Leiter — Early Color

THE REMARKABLE LEGACY OF SAUL LEITER - think orange

(la mia preferita)