I SEGNI ZODIACALI

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ARIETE COMICO

IL SEGNO DELL’ARIETE
L’
Ariete segna la rinascita dopo i rigori dell’Inverno, è la primavera che rompe le porte dell’inverno con l’impeto di una testa d’ariete, è l’entusiasmo del ciclo vitale che ricomincia dopo il letargo invernale. Un’energia che muove il mondo, travolge, riscalda, brucia e a tratti distrugge. Con l’inizio della primavera, grazie alla graduale prevalenza del giorno sulla notte, determinata dalla maggiore escursione solare, la natura ha una considerevole impennata e una forza vitale senza precedenti nel corso delle stagioni. Inizia un nuovo ciclo di dodici fasi, che si concluderà fra il 20 febbraio e il 20 marzo con il segno dei Pesci. Questa situazione, richiede una forza aggressiva e dirompente per spezzare gli ostacoli che impediscono il perpetrarsi della fecondità, garanzia indispensabile per la proliferazione di tutte le specie. Ne è esempio tipico il montone (Ariete) e nella vegetazione, la forza germinatrice del seme che rompe la zolla. Nell’Ariete c’è la spinta misteriosa vitale che proviene dalle radici, da luoghi occulti della vita: è il germe primario che sfocia nella fecondazione. Il Sole determina le condizioni vitali per il seme, Marte garantisce l’irruzione violenta dalla dura terra, che permette a Plutone di dare fuoco alle polveri dello sviluppo germinativo. L’Ariete, come primo segno dello zodiaco, rappresenta il seme, il precursore per gli altri segni dello zodiaco. Il primo segno dello Zodiaco caratterizza persone schiette, franche. Individui coraggiosi, ma privi di spirito strategico e di astuzia. L’individuo, nato sotto questo segno, può rivelarsi un pioniere che apre la strada a nuove conoscenze. E’ proprio il segno dei pionieri, di coloro che vogliono distinguersi nel bene e nel male dagli altri. Gli esponenti di questo segno vogliono essere i primi in tutto, o per lo meno aspirano ad esserlo. Sono molto ambiziosi e si generano in loro grandi frustrazioni personali, quando i loro intenti vengono ostacolati o impediti. L’Ariete è pieno di energie, di iniziative e voglia di fare, si butta a testa bassa contro ogni ostacolo che si frappone ai propri intenti. L’ordine è alla base delle sue scelte che gli permette di inquadrare chiaramente i problemi e le finalità che si prefigge. Gli antichi romani, noti per la loro ferocia in combattimento, l’ordine militaresco e la loro determinazione di conquista, erano influenzati grandemente dall’Ariete; avevano, persino, inventato lo strumento di abbattimento delle barriere di accesso alle fortezze, appunto l’ariete. La loro aggressività nasconde spesso una grande insicurezza di fondo e richiede pertanto delle conferme e delle solide certezze che qualora queste vengano messe in discussione, hanno come effetto la perdita del loro interesse. Spiccato senso della giustizia, ma perché la Legge, costituisce un punto fermo, un lido sicuro a cui ancorarsi per risolvere i problemi e ridurre le insicurezze. Gli aretini si fidano poco o addirittura diffidano del prossimo. Ferventi conservatori, difensori dello status quo e oppositori del diverso, dell’incerto, di tutto ciò che insinua dubbi alle proprie certezze vitali e virili. L’uomo Ariete ama le donne, ma contemporaneamente le disprezza come esseri deboli ed inferiori. Nelle forme esasperate avremo genitori e coniugi tradizionalisti, padri e mariti-padroni, che non disdegnano la violenza per imporre le proprie volontà e supremazia. Il gioco del calcio, è un aspetto della vita umana con influenze aretine, dove esiste un avversario da sconfiggere, una competitività, atta a dimostrare di essere il migliore e un obiettivo mirato da raggiungere, al fine di conseguire l’agognata vittoria. L’Ariete ha bisogno di primeggiare con un avversario o nemico del suo pari, da affrontare anche fisicamente. Il coraggio è una peculiarità aresiana e deriva da una valutazione istintuale e non calcolata della situazione. Un Ariete puro, non si sognerebbe mai di agire, senza un ordine preciso di un suo superiore o in violazione della legge, perché l’obbedienza è un altro fattore che contraddistingue questo segno. L’obbedienza svolge anche una funzione di sicurezza, in quanto l’individuo si sente come condotto da qualcuno, che assorbe in parte le responsabilità. Amano la tradizione e sono tendenzialmente conservatori, proprio per la loro innata insicurezza, che mascherano con comportamenti spesso spavaldi e indisponenti di presunta superiorità. Tale bisogno di sicurezza, fa ricadere i soggetti in forme di moralismo esagerata ed a essere vincolati a tradizioni spesso obsolete, atte a mantenere lo status quo, àncora felice del non cambiamento. L’automobile, è un altro “status symbol” dell’Ariete, sia per le caratteristiche falliche intrinseche, sia per la velocità e la volontà di primeggiare in velocità. A livello di astrologia mondiale, il segno dell’Ariete, presiede a quella situazione di conflitto totale, che è la Guerra, fattore legato a Marte. In questo settore deve esserci, per forza, un vincitore ed un vinto, situazione ottimale per l’Ariete. Le armi da fuoco sono, nella loro simbologia, correlate al segno e spesso troviamo soggetti con la passione del tiro a segno o che hanno un vero e proprio “cult” verso di esse. Vincere gli piace, anzi è il suo unico obiettivo. Non gli interessa godersi i frutti di ciò che si è conquistato. Una volta colto un successo, lascia ad altri, se lo vogliono, il piacere di rifinire o portare a termine la sua più recente impresa mentre lui si butta con tutte le sue forze, senza rimpianti, nella prossima. Il passato cessa di esistere molto rapidamente. Non porta rancore a chi gli ha fatto del male, anche perché di solito sfoga le sue ire subito e smodatamente, senza freno di considerazioni di bon ton o di opportunità. A chi lo ha aiutato, invece, mostra una generosa riconoscenza e una fedeltà cavalleresca, perciò le sue amicizie, quelle vere, si basano su una stima che parte dal cuore, non dal cervello, e su un’appassionata lealtà.
La donna Ariete, è in genere combattiva, ma anch’essa molto tradizionalista e normalmente il matrimonio è la sua ancora di salvezza, garantendole quelle sicurezze economiche, sociali e affettive che il mondo esterno non garantisce. In genere, fisicamente è più forte del suo compagno.
Il primo segno zodiacale afferma “io sono” e le sue caratteristiche comportano perciò rapidità di insorgenza dei sintomi, specie se caratterizzati da calore, bruciore o prurito (insomma, dalla presenza di “fuoco”), ma altrettanto rapida risposta difensiva. Le infiammazioni o la febbre potranno arrivare bruscamente, ma altrettanto rapidamente scompariranno. Gli Ariete hanno un’ottima capacità metabolica.
Com’è l’Ariete in amore? Arriva in ritardo agli appuntamenti. La parola puntualità non rientra nel suo vocabolario. Ha sempre da fare, compreso il classico impegno dell’ultimo minuto. Quando è arrabbiato usa parole dure, espressioni discutibili. Ma appena l’ira sbolle e si rende conto di avere esagerato, cerca di rimediare, magari con un regalo. Nei momenti di entusiasmo spesso fa promesse che poi non è in grado di mantenere. La sua passionalità ogni tanto subisce bruschi cali, ma questo non significa che non provi più attrazione per la persona amata o che la tradisca. Agisce sempre di testa sua. Ignora i suggerimenti e non fa tesoro dei consigli delle persone che ama. Ama con slancio appassionato, con urgenza e focosità. Chi gli vive accanto deve avere la rara capacità di sopportare la sua prepotenza e gestire sia le sue esplosioni di collera che quelle della passione. Il suo partner deve rendere la vita di coppia dinamica riempiendo le sue giornate di impegni e di novità ma senza ostacolare la sua libertà. Deve mostrarsi paziente, generoso e comprensivo.
Mostra il suo lato migliore quando comunica entusiasmo, ottimismo e buonumore anche al cuore più depresso. Non rivanga mai torti passati, ma impegna cuore e mente su progetti futuri.
Mostra il lato peggiore quando non esita a imporre con la forza la sua volontà o rivendica come suo sacro diritto abbandonarsi alla rabbia e a un furore cieco e distruttivo. Quando non impara dalle esperienze e si ostina a ripetere gli stessi errori. Gli manca la pazienza per affrontare i dettagli e butta tutto all’aria pur di evitare di sciogliere i piccoli ma intricati nodi in cui è spesso ingarbugliata la vita.

SEGNO MASCHILE.
QUADRUPLICITA’ CARDINALE: il sole entra all’inizio della stagione Primavera.
SEGNO DI FUOCO. Velocità di reazione sia fisica sia mentale, ma che può facilmente far sconfinare nell’impulsività e irritabilità, e una tendenza all’autoaffermazione di sé che può talvolta sfociare nel predominio e nell’intolleranza. I segni di Fuoco amano esagerare, “vivere alla grande”, e l’Ariete non si dà certo pena per smentire questa tendenza. E’ quindi portato a concedersi tutto (cibo, sesso, divertimenti) e tanto di tutto, e per di più subito. E’ pur vero che se lo può permettere, perché tenderà a “bruciare”, in una specie di fuoco purificatore, anche buona parte delle conseguenze che un simile comportamento potrebbe provocare nel suo corpo. Il fuoco dell’Ariete è divampante, incendiario, esplosivo. E’ la fiamma che si espande e divora tutto ciò che trova sul suo cammino. Dona dinamismo e combattività per abbattere gli ostacoli, spontaneità ed effervescenza nei rapporti. I suoi sentimenti sono impulsivi e generosi, non mediati da valutazioni razionali.
NELLA DOTTRINA VEDICA AGNI: FUOCO. IN SANSCRITO: URANAH, CIOE’ IL FUOCO ORIGINARIO, MAGMA IGNEO CHE ESPLODE E SI MANIFESTA CON FORZA DISTRUTTIVA E CREATIVA NEL CONTEMPO. Energia cieca e ribelle, caotica e prolissa, misto di sublime e generosità.
DOMICILIO: MARTE. Figlio di Zeus e Era. Il bellicoso Marte è l’astro-guida e pianeta della forza, della lotta e della conquista a donare grinta e protagonismo, a rendere impulsivi e polemici, indipendenti e infaticabili, entusiasti e intraprendenti, ispirando un continuo bisogno di azione e attività. Marte è il simbolo dell’energia vitale e del contatto aggressivo con il mondo esterno. Per l’ Ariete ogni giorno non è mai uguale a un altro ed è sempre l’occasione per cimentarsi in nuove sfide. Cerca con piacere pericoli, emozioni e eccessi. Non sa cosa siano noia e abitudine né lo sa chi ti vive accanto. Come un veliero con il vento in poppa, si slancia nei marosi della vita con spavalderia e sprezzo del pericolo. Di fronte a un ostacolo raddoppia gli sforzi, agli stimoli reagisce in modo deciso, istintivo e aggressivo. Perdere o subire qualche battuta d’arresto non è poi così grave per chi e sempre pronto a ricominciare a combattere, lasciandosi il passato alle spalle e fissando dritto negli occhi il presente. Niente può incrinare la sua ottimistica visione della vita e del futuro: a tutto c’è rimedio. Gioia e dolore sono emozioni intense ma passeggere. La fiducia illimitata nelle sue possibilità può spingerlo ad azioni avventate e impulsive che possono metterlo nei guai. Ma non è un problema per lui rialzarsi dopo ogni caduta e ricominciare con intatta intrepidezza. Numerose sono state le denominazioni attribuite a Marte, per esaltare tutto quello che è virile, coraggioso, attivo e aggressivo.
ARES: per i greci ma il nome si ricava dell’etimo Are che in greco significa violenza e collera.
ARA: maledizione.
MARTE: la radice sanscrita MAR forma il nome di una divinità vedica, il dio MARUT, che dominava gli uragani e il sacro fuoco.
La mitologia parla di Marte come espressione della virilità guerriera spada e sangue. Sul piano psicologico attribuiscono all’individuo specifiche qualità aggressive, audaci e impulsive, dove l’istinto precede ogni riflessione.
In origine, era un dio fanciullo, danzatore perfetto, un virile amante di femmine divine e soltanto più tardi fu educato alle virtù guerriere.
Marte è anche simbolo di rigenerazione e rinascita e la simbolica si riferisce alla dinamica di energie opposte in lotta, oppure di energie che si trasformano di senso (dal male al bene e viceversa).
In oroscopo, Marte si riferisce alla energia muscolare del soggetto ed esprime l’aggressività naturale, biologica. Possiamo dire che Marte esprime il confronto fra energie vitali individuali e il mondo esterno ambientale. Con Marte si può vedere se una persona è collerico aggressivo oppure un aggressivo passivo in senso inibitorio frustrante e indica la capacità di inserimento combattivo nella lotta per la vita. Marte segnala il grado di desiderio di affermazione dell’Io o della inibizione compulsiva e dimostra se la libido è ben canalizzata oppure no. Marte riferisce sulla virilità e sull’energia per l’inserimento nella vita. Un Marte debole o negativo indica una vera carenza vitale, una facile tendenza alla frustrazione o fissazione a livelli erotici infantili che si manifestano particolarmente con la congiunzione Marte e la Luna. Allora c’è sospettosità, sfiducia verso il prossimo, diffidenza aggressiva, suscettibilità e continua ricerca di risarcimenti. Marte debole o iperinvestito. Il soggetto è privo di iniziativa o iperattivo, timoroso di fronte alle novità o innovatore ad ogni costo, quasi per saziare formazioni reattive. Marte carente, associato in negativo alla Luna o Venere, spinge l’uomo a vivere all’ombra della donna cercandone la protezione. Marte in contrasto con la Luna , spinge il soggetto a detestare la donna oppure a temerla. Specialmente in tali casi l’uomo cerca la donna energica, virago o materna, identificata all’Animus, così che spesso si invertono i ruoli sessuali a livello inconscio. Marte in conflitto con il Sole e Urano: in tal caso l’aggressività si manifesta con violenza, improvvisa e senza discernimento, privata della riflessione e con errori di valutazione. Tipiche esplosioni di collera dei timidi. Marte disposto nella prima casa presso l’Ascendente può sottolineare in una donna una inflazione dell’Io con tonalità mascolina, troppo evidenziata nell’atteggiamento comportamentale. In tal caso c’è la tenenza a imporre con forza, litigiosamente, le proprie opinioni e scelte, oppure a difendersi con ostinazione e irritazione. Marte leso, disposto in settima casa, specie se associato al Sole in segni marziani, può mettere in evidenza una donna fallica, con atteggiamenti, relazioni sadico-aggressivi verso il partner o i colleghi. Competitività con l’uomo.
IL GEROGLIFO DI MARTE è un cerchio sormontato da una freccia che parte, inclinata, verso destra di chi guarda il simbolo. L’interpretazione è quella di energia aggressiva che si distacca dal mondo soggettivo umano e parte verso un bersaglio lontano. In senso esoterico: il cerchio è la terra e la freccia è il salto qualitativo, la via trascendente, l’allontanamento dalla fisicità, dal finito all’infinito, dalla carne allo spirito, dalla materia all’anima. Esprime la forza di dominazione materiale temporale e la volontà di appropriazione. Con il nome di Rustiens o Silvanus, era considerato una deità protettiva dei lavori campestri, della vita agricola e delle greggi. SECONDO PIANETA GOVERNATORE: PLUTONE
ASTRO IN ESALTAZIONE: SOLE
PIANETA IN ESILIO: VENERE
PIANETA IN CADUTA: SATURNO
COLORE: ROSSO. E’ il colore di Marte ed esprime vitalità, energia e dinamismo. Infonde grinta, esuberanza, aggressività. Agisce sul sistema muscolare rafforzandolo perché è stimolante, tonico e eccitante. Aumenta la pressione del sangue, è antianemico e antidepressivo. E’ controindicato solo se sei nervoso e troppo eccitabile.
METALLO: FERRO. Metallo di Marte. La sua influenza rende l’Ariete forte, audace, aggressivo e sincero. Lo spinge a preferire la vita all’aperto fuggendo gli spazi limitati. Lo rende franco, spontaneo e travolgente nei rapporti, passionale e istintivo in amore. L’influsso del ferro rende affascinanti ma anche eccessivi in ogni manifestazione. Troppa sincerità infatti può urtare la suscettibilità degli altri e troppa sicurezza in se stessi può portarlo a credere di avere sempre ragione.
NUMERO: 1.
IL MITO: FRISSO E IL VELLO D’ORO. Si racconta che il giovane Frisso, figlio di Atamante, re di Boezia, sofferente per le persecuzioni che riceveva dalla matrigna Ino, invocò l’aiuto di sua madre Nefele, dea delle nubi. Toccata dalle suppliche del giovane sfortunato, la divina Nefele gli offrì un ariete il cui vello, anziché lana, era tutto oro e con questo, egli avrebbe potuto fuggire per sottrarsi alla minaccia.
Frisso, recando con sé Elle, la dolce sorella, salì in groppa all’ariete alato. I due si staccarono finalmente dalla terra e iniziarono lo straordinario viaggio sorvolando i mari e le terre. Ma un oscuro evento colse di sorpresa i due: nella faticosa impresa, Elle si addormentò e abbandonò la presa del vello precipitando in mare (ELLESPONTO: IL MARE DI ELLE). Niente poté fare Frisso per salvarla; proseguì nel suo solitario volo e raggiunse una terra ignota (CITTA’ DI EA), dove sacrificò a Zeus l’ariete dal vello d’oro, in segno propiziatorio. Donò il prezioso vello al re di quella regione, Eeta, chiedendo ospitalità e protezione. Eeta accolse amichevolmente il giovane straniero e gradì tanto il vello d’oro, che lo appese alla più bella quercia di un bosco dedicato ad Ares. Tuttavia Frisso non sapeva ancora di essere sceso su una terra inospitale dove lo avrebbero atteso altre prove.
SIMBOLI PSICOLOGICI RIFERIBILI AL MITO. Frisso si sottrae al ricatto della madre terribile Ino, e vive il polo della madre liberante Nefele, e l’impulso a staccarsi dalla matrice, sia essa la Madre Cielo o la Madre Terra e infine la fuga mediante una energia istintuale elaborata, psichicamente rappresentata dall’ariete alato. La sorella Elle, possiamo vederla come l’immagine dell’Anima di Frisso, il suo femminile da salvare nel processo di separazione dal femminile materno divorante. La sorella non è soltanto l’espressione del rischio della sicurezza presente che viene perduta per la brama di trovare ulteriori certezze o ignote protezioni, ma è anche l’espressione del rischio dell’incostanza, perché l’anima si indebolisce proprio durante il cammino dimostrando di non sapersi abbandonare al proprio destino. Frisso si salva ma perde la propria anima, la componente femminile. Frisso si spinge in cielo, quasi irragionevolmente, per raggiungere la Colchide (ANTICA REGIONE SULLA COSTA SUD ORIENTALE DEL PONTO EUSINO-MAR NERO) in modo istintivo e a danno dell’Io e della personalità profonda. Occorre abbandonare le facili illusioni, l’ardore irriflessivo e la presunzione. Il sacrificio finale di Frisso, che va a morire sulla rupe Eea, simbolizza le chimere umane troppo facili, poiché nel tragico volo esiste il tema di fuga difensiva, il panico, ma non c’è la certezza razionale dell’investimento attivo, l’obiettivo sicuro; si può parlare di spontaneità istintuale, passaggio all’atto fine a se stesso. La vita illusoria della primavera che già promette la morte dell’inverno.
IL MITO: GIASONE E GLI ARGONAUTI. Pelia, re di Iolco, figlio di Poseidone, pattuisce con Giasone, eroe greco, un reciproco favore: Pelia avrebbe restituito a Giasone il trono usurpatogli dal fratello a condizione che Giasone avesse riportato in Patria il Vello d’Oro dell’Ariete alato di Frisso. Secondo l’oracolo di Delfi, la terra di Iolco, ove peraltro abitavano i parente di Giasone, non sarebbe mai stata fertile se l’ombra di Frisso non fosse stata riportata in patria insieme al Vello. Giasone accettò il patto; scelse un equipaggio di audaci e armata la nave ‘Argo’, partì verso la Colchide. Questi uomini furono gli Argonauti. Giasone si presenta al re di Eete nella città di Eea, dove abitava anche Medea, la figlia sacerdotessa e maga di Ecate. Fra i due uomini fu trattata la cessione del Vello d’Oro. Il re pose condizioni e prove di coraggio e abilità che Giasone ritenne quasi insormontabili. Ma Medea si era accesa d’improvviso violento amore per lo straniero e promise a Giasone di aiutarlo purché le giurasse reciprocità di amore conducendola poi con sé in Grecia. Giasone superò tutte le prove grazie all’aiuto magico di Medea. Il re Eete non rispetta il patto e arriva allo scontro con Giasone sempre con Medea al suo fianco. Medea guida gli Argonauti fino al recinto sacro di Ares ove era appeso il Vello d’Oro, custodito da un orribile drago. Giasone s’impadronì del Vello e con la nave Argo lo riportò a Iolco.
SIMBOLI PSICOLOGICI RIFERIBILI AL MITO. E’ accentuato qui il tema della conquista e dell’avventura temeraria, dove l’individuo osa quello che razionalmente appare inconcepibile. L’impresa degli Argonauti costituisce la rottura dell’ordine e del condizionamento. Il coraggio, il rischio, le virtù guerriere, emergono nelle qualità di Giasone e ciò esprime una tipica valenza dell’Ariete. L’istintuale a danno dell’Io e della coscienza. Giasone riesce nelle sue imprese non per conscia capacità, bensì con l’aiuto magico di una donna. L’Ombra: Medea che proietta il suo Animus in Giasone ed egli ne è dominato, perciò possiamo dire che Medea costella la cecità dell’Anima dell’amato eroe. Giasone esprime l’Io e Medea esprime l’anima. Quando scoppia la crisi l’Anima si ribella (la vendetta di Medea) all’Io che si irrigidisce (il tradimento di Giasone). La unio si sfalda in un cerchio di sacrificio, olocausto e morte, che è proprio l’aspetto tormentato e passionale dell’Ariete.
IL GEROGLIFO DEL SEGNO: è la stilizzazione dell’animale stesso, nella quale è visibile l’immagine delle corna del robusto ovino. Certi astrologi vedono nel simbolo grafico anche la stilizzazione del genitale maschile, pene e testicoli, oppure il germoglio fogliato del grano. Queste attribuzioni fanno chiaramente capire il valore dell’energia vitale e fecondante dell’Ariete.
UOMO: le corna d’ariete, tendi a trascurare la forma ricurva, focalizzando l’attenzione sulla loro forza d’impatto. Corno significa fallo, spada. E’ l’essenza della sua virilità che si impone e centra il bersaglio. Così come il caprone irruente sfonda le porte della primavera aprendo al Sole un nuovo ciclo, anche lui si lancia in nuove imprese muovendo il primo passo con curiosità. E’ irruente ed ha forza d’animo contro nemici e difficoltà. Per ricaricarsi tiene lo sguardo fisso alla meta.
DONNA: le punte arrotondate svelano la sua fragilità dissimulata. Nel mondo antico era lo strumento che incitava alla battaglia, ma appeso alla cintura diventava la coppa con cui dissetarsi. L’ariete era l’animale sacrificale immolato a primavera. Con lo stesso spirito eroico e con passionalità dona tutta se stessa, senza aspettative. Grinta e dolcezza donano un impeto irresistibile.
ATTRIBUZIONE SIMBOLICA NELL’ANATOMIA UMANA: la testa e il cervello. Si evince l’importanza dell’Ariete come segno primo, inizio, centro assoluto.
PRIMA CASA. Chi siamo e come affrontiamo la vita. Rappresenta il modo in cui ci apriamo alla vita, ma è il segno del Sole a governare la nostra crescita. L’ascendente è la via che conduce al Sole. Il Sole è la ragione per cui siamo qui e l’Ascendente è il modo per arrivarci. Per mostrare chi siamo dobbiamo fare delle azioni indicate dai pianeti che troviamo nella prima casa.
Caratteristiche nei nativi con i pianeti nel segno dell’Ariete.
LUNA IN ARIETE. Luna virilizzata, istintiva, focosa, molto forte, sinonimo di mentalità e carattere egocentrici, che attenua in buona misura le insicurezze e le timidezze insite proprio nella simbologia del secondo luminare. Ricerca sensazioni travolgenti. L’intuizione è sminuita ma il soggetto grazie al Sole, a Marte e a Plutone diventa suscettibile e fanno del soggetto un sospettoso cronico. L’uomo disprezza il gentil sesso, che considera inaffidabile e debole e rivela un altrettanto inconscio timore verso questo. Tendenza all’omosessualità se altri pianeti rafforzano l’astro lunare a discapito del Sole. La donna è una persona di spiccata personalità, che non si lascia facilmente sottomettere. Figura femminile indipendente, poco propensa alle faccende domestiche, ma propensa a ruoli di manager. Mente pratica, ancorata al presente, il passato evoca momenti traumatici che vengono rimossi.
MERCURIO IN ARIETE. Intelligenza attiva ma primigenia, spiccia, molto legata al contingente e pronta a cogliere le situazioni immediate e non riesce a vedere molto lontano. Discreta capacità nelle attività commerciali e tecniche, specie manuali ed artigianali, come la lavorazione del ferro o dei metalli in genere. Commercializzazione di prodotti dell’industria automobilistica. Non aiuta a cercarsi una buona clientela l’atavica sospettosità del segno. Nei rapporti con gli altri si rivela piuttosto originale o meglio prevaricante, con cui sono possibili vivaci discussioni o in casi particolarmente critici, anche veri e propri litigi. Diventa facilmente il leader della situazione. Precocità sessuale e quindi una rapida intraprendenza in questo campo. Attaccamento piuttosto pronunciato alla figura paterna o meglio alla mentalità patriarcale.
VENERE IN ARIETE. Il pianeta si trova in esilio. Spiccata sensualità e carica erotica. Desiderio di possedere cose belle e costose. Le donne con Venere in Ariete prendono loro l’iniziativa in campo amoroso e sessuale. Nell’uomo se Venere è stimolata da Marte o da Urano, in posizione debole si potrebbe insinuare l’omosessualità, oppure si avrà una ricerca di trasgressione erotica ossessiva. Tendenza al colpo di fulmine e relazioni toccata e fuga. Attratto da donne che prendono loro l’iniziativa. Avventure amorose seguite da sensi di colpa. Facili prede della gelosia con reazioni piuttosto violente verso i rivali. Tendenza a voler apparire a tutti i costi in forma smagliante, con diete e soprattutto esercizi fisici per tenere in forma il corpo, specialmente con discipline come il body building.
MARTE IN ARIETE. Marte è qui nel suo domicilio quindi aumenta la sua aggressività. Marte dà il meglio di sé nell’azione. Marte esalta la testa o meglio la calotta cranica. Marte in Ariete, nella sua sede primaria, riconduce ad una violenza ed un’aggressività, mirata e quindi incanalata su una precisa traettoria. Non c’è il rischio di scoppi incontrollati di violenza. In una donna Marte in Ariete suggerisce la ricerca di partner virili, ruspanti ed anche rudi, con rischi anche di violenza sessuale nel caso di particolari lesioni.
GIOVE IN ARIETE. Avremo veemenza, persone che si infuocano in un dibattito o una discussione. Possono interpretare frasi apparentemente innocenti o casuali in vere e proprie offese, da cui la controffensiva a suon di insulti o di paventate querele. Sopravvalutazione delle proprie capacità e inculcare ambizioni sfrenate o forme di megalomania. L’eccesso di autostima può assumere pure forme patologiche. Tende a desiderare tutto e di più. Fiuto per gli affari. Disturbi circolatori e ipertensione.
SATURNO IN ARIETE. Avversione verso la vecchiaia. Nei casi estremi possiamo avere vero e proprio odio verso gli anziani. Padri-padroni di vecchio stampo e tirannici. Il potere viene esercitato sui più deboli e fragili. Questo vale anche per gli statisti.
URANO IN ARIETE. Favorisce l’uso di mezzi meccanici, dall’automobile al missile, ma soprattutto mezzi di lavoro pratici. Favorisce anche pericolosi incidenti, proprio sul lavoro e sulla strada, provocati in genere dall’impulsività o dalla sopravvalutazione delle proprie capacità tecniche. Può causare anche operazioni chirurgiche alla testa.
1843-1850: moti di indipendenza.
1927-1934: sconvolgimenti economici tra cui il crollo di Wall Street nel 1929 e il consolidamento e la nascita di regimi totalitari in Europa, come il fascismo in Italia, il Franchismo in Spagna e il nazismo in Germania.
NETTUNO IN ARIETE. Nessun passo importante nell’evoluzione umana e soprattutto non favorirà la nascita di nuove ideologie, né di grandi avventure. Svolte religiose brusche o addirittura un crollo a livello storico di determinate forme di religione. 20 Settembre 1870 con la “breccia di Porta Pia” veniva sancita la definitiva fine del potere temporale dei Papi e dello Stato della Chiesa. 1535: Scisma anglicano.
PLUTONE IN ARIETE. Il seme che germoglia, che rompe la dura zolla per poter emergere alla vita, pregno di energie vitali.
1821-1852: fermenti generazionali dei moti risorgimentali e delle guerre di indipendenza.

I SEGNI ZODIACALIultima modifica: 2017-03-19T15:52:59+01:00da oroscopochepassione