Caterina Balivo è arrabbiata dopo aver dovuto rinunciare a fare da madrina al Milano Pride: 'Non sono omofoba, questa storia non finisce qui’
Di Giu2482
La conduttrice doveva essere la madrina del grande Gay Pride di Milano
Caterina ci teneva davvero tanto, ma è stata costretta a fare un passo indietro
A ‘incastrarla’ una frase pronunciata in un contesto scherzoso tempo fa aveva
“Sei bono pure se sei fro…”: questa frase scherzosa pronunciata da Caterina Balivo mentre guardava Ricky Martin in tv è costata cara alla conduttrice. Il volto Rai avrebbe infatti dovuto essere la madrina del ‘Milano Pride’ il prossimo sabato 29 giugno, quando il capoluogo meneghino sarà colorato dall’allegria di centinaia di migliaia di persone per il tradizionale Gay Pride. Le proteste di alcune persone l’hanno però costretta a fare un passo indietro.
“Certo, questa frase su Ricky Martin se decontestualizzata è orribile. Ma era un video di una serata tra amici, si scherzava, così come i miei amici omosessuali scherzano quando dicono a mio marito: perché vai con le donne? Mi chiedo se conta più la facciata o la sostanza. Ma poi: il Pride serve a unire e superare le barriere. Quale è la mission? Essere inclusivi o no? È stata esclusa una persona che da anni dice che l’amore è il protagonista e non il genere”, ha spiegato la Balivo al ‘Corriere della Sera’.
Caterina, impegnata da anni per i diritti LGBT, ci teneva tantissimo e c’è rimasta molto male: “Molto. Il primo matrimonio a cui è stato mio figlio, a cinque anni e mezzo, è stato un matrimonio gay e l’unica cosa che mi ha chiesto era perché non c’erano i confetti. Le mie amiche mi dicono: ma un amico etero da presentarci tu no eh? Hai solo amici gay”.
“Avevo accettato l’invito degli organizzatori, volevo metterci la faccia. Loro sono stati carini, mi avevano detto di non preoccuparmi delle critiche ma dopo esserci confrontati ho deciso: se molti non mi vogliono, non vado. So quale è il mio percorso e il mio pensiero: non ci sto a essere additata, non ho mai discriminato nessuno”, ha continuato nel suo sfogo con il quotidiano.
Per la presentatrice di ‘Vieni da me’ l’impegno contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale nasce molto tempo fa. “Nel 2008 ho conosciuto una mia fan molto giovane che si era innamorata di me. Lei, ragazza di una famiglia borghese, tremava mentre mi spiegava la sua difficoltà nel parlare della sua identità sessuale con i suoi e lì ho capito che quella che per me era normalità per altri poteva non esserlo. Prima liquidavo gli omofobi come dei cretini, lì ho realizzato che c’era anche altro”, ha raccontato.
Caterina troverà il modo per far capire che lei è completamente dalla parte dei diritti LGBT, perché a passare per omofoba proprio non ci sta. “Grave offesa. Penso agli articoli sul web, a quella parola vicina al mio nome: ma i miei figli, se dovessero essere gay, leggeranno che la madre ha fatto dichiarazioni omofobe? Assurdo. Inviterò chi mi ha criticata e mi confronterò: questa cosa non finisce così”, ha concluso.