Gli scienziati della Princeton University hanno creato una sostanza che uccide 25 dei batteri più aggressivi resistenti agli antibiotici convenzionali.
È noto che esistono due tipi di batteri: gram-positivi (p. es., Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) ed Enterococcus faecali) e gram-negativi (p. es., Neisseria gonorrhoeae e Acinetobacter baumannii). I batteri Gram-negativi hanno uno strato extra di parete cellulare che li protegge da molti antibiotici.
Negli ultimi 20 anni sono emerse 6 nuove classi di antibiotici, nessuno dei quali è stato attivo contro i batteri Gram-negativi. Allo stesso tempo, il 70% dei batteri noti che causano malattie nell’uomo sono già resistenti ad almeno un antibiotico.
Il composto segnalato dagli scienziati è attualmente noto come SCH-79797. Gli esperimenti hanno dimostrato che uccide efficacemente 25 dei batteri più aggressivi resistenti alla maggior parte degli altri antibiotici, tra cui Neisseria gonorrhoeae, che è ora tra le prime 5 minacce più urgenti per l’umanità, secondo gli esperti del Center for Disease Control and Prevention.
Un effetto così potente del nuovo farmaco è assicurato dal lavoro di due meccanismi contemporaneamente: rompe la protezione esterna dei batteri e distrugge il folato, un elemento chiave nella sintesi di DNA e RNA. I primissimi sviluppi di SCH hanno ucciso cellule batteriche e umane con uguale efficienza, quindi non potevano essere utilizzate in medicina: il paziente sarebbe morto più velocemente dell’infezione. Il derivato irresistina-16 si è rivelato più accettabile come potenziale farmaco: è 1000 volte più pericoloso per le cellule batteriche che per le cellule umane. Questo lo rende un promettente antibiotico.
L’efficacia del nuovo farmaco è già stata dimostrata in esperimenti sui topi.