Bellezza e Salute

Gli scienziati chiedono di ripensare i principi nutrizionali


Gli scienziati canadesi della McMaster University ritengono che i grassi, sia saturi che insaturi, dovrebbero essere inclusi nella dieta a colpo sicuro, poiché con moderazione riducono la mortalità.

I ricercatori hanno analizzato i dati di 135,3mila persone dai 35 ai 70 anni provenienti da 18 Paesi nei 5 continenti del pianeta. Le osservazioni sono state condotte in media 7,4 anni.

È stato riscontrato che le diete che includono il consumo moderato obbligatorio di grassi sono associate a un ridotto rischio di mortalità. Quindi, si è scoperto che una quantità sufficientemente elevata di grassi nella dieta, che fornisce a una persona il 35% di energia, è associata a una riduzione del 23% del rischio di morte prematura, rispetto a una dieta contenente un minimo di grassi. Un'analisi più dettagliata dei dati ha mostrato che il consumo di grassi saturi porta a una diminuzione della mortalità del 14% e di grassi mono e polinsaturi rispettivamente del 19% e del 20%. Inoltre, un aumento dei grassi saturi nella dieta è stato associato a una riduzione del 21% del rischio di ictus. Infine, alla fine, gli scienziati giungono alla conclusione che la mortalità per malattie cardiovascolari non è affatto correlata al volume totale di assunzione di grassi.

Gli scienziati sottolineano che la riduzione dei grassi nella dieta porta inevitabilmente ad un aumento della quantità di carboidrati. Un livello elevato è considerato quando i carboidrati forniscono il 77% dell'energia e questo è correlato a un aumento del rischio di mortalità del 28%. Secondo i ricercatori, la quantità di carboidrati nella dieta dovrebbe essere tale da fornire a una persona non più del 60% di energia.

I ricercatori hanno anche evidenziato l'importanza di frutta e verdura nella dieta. Inoltre, queste categorie non includevano le patate, così come i succhi di frutta e verdura. I legumi erano considerati un gruppo separato di prodotti.

Secondo gli scienziati, è sufficiente che una persona riceva 3-4 porzioni di frutta e verdura (125 g) o legumi cotti (150 g) al giorno. La mortalità più bassa è stata riscontrata tra le persone che consumavano 375-500 g di frutta, verdura e legumi al giorno. Al di là di questo intervallo, non è stato osservato alcun beneficio aggiuntivo. Inoltre, la frutta è risultata essere più benefica per il corpo rispetto alle verdure.

In connessione con i nuovi dati, gli scienziati chiedono una revisione delle raccomandazioni generalmente accettate per un'alimentazione sana.