Il flemmone del sacco lacrimale è una malattia piuttosto pericolosa che richiede cure mediche immediate. La sua essenza sta nel fatto che un’infiammazione purulenta acuta si sviluppa nel sacco lacrimale, che si diffonde ai tessuti circostanti. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’insorgenza di questa patologia è preceduta da un processo infiammatorio cronico nel sacco lacrimale, che ha natura purulenta. In generale, una terapia opportunamente selezionata può ridurre al minimo il rischio di eventuali complicanze. Tuttavia, a volte il flemmone del sacco lacrimale può causare la diffusione di una reazione infiammatoria alla fibra dell’orbita con la formazione di cellulite orbitaria. Un po ‘meno spesso, questa condizione porta a danni alle membrane del bulbo oculare.

Questa infiammazione è anche chiamata peridacriocistite suppurativa acuta. Non ci sono informazioni esatte sulla prevalenza del flemmone del sacco lacrimale tra la popolazione. Tuttavia, è stato stabilito che circa il tre percento dei neonati affetti da lesioni infiammatorie dei dotti lacrimali deve affrontare un tale processo patologico. In circa il dodici percento dei casi con questa malattia, diventa necessario eseguire un intervento chirurgico in più fasi. È stato osservato che uomini e donne sono ugualmente spesso diagnosticati con questa condizione. Se parliamo della prognosi, in quasi il novantasei percento dei casi questa malattia si conclude con una completa guarigione con il giusto trattamento. E solo il quattro percento delle persone successivamente ha ricadute di flemmone del sacco lacrimale.

Prima di considerare le cause di questo processo patologico, va detto che si riscontra sia subito dopo la nascita che in un periodo successivo. La variante congenita si verifica in una piccolissima percentuale di casi. È causato da una violazione della pervietà dei dotti lacrimali, che il bambino ha al momento della sua nascita. Il ruolo principale in questo caso è assegnato a varie anomalie della struttura, ad esempio dal lato del cranio. La variante acquisita di tale infiammazione, come abbiamo già detto, nella stragrande maggioranza dei casi è associata a un processo infiammatorio purulento cronico nel sacco lacrimale. Più in dettaglio, dal focolaio infettivo esistente nel sacco lacrimale, la reazione infiammatoria nel tempo può diffondersi al tessuto circostante. Di norma, ciò è dovuto a un trattamento selezionato in modo errato.

Un altro importante fattore predisponente al verificarsi di tale malattia è il lume ristretto del dotto nasolacrimale. A causa del fatto che il deflusso delle lacrime nel suo percorso naturale è disturbato, si creano condizioni favorevoli per la crescita e la riproduzione della flora patogena. Allo stesso tempo, inizialmente si sviluppa anche la dacriocistite e solo successivamente il flemmone del sacco lacrimale.

Abbastanza spesso, la formazione di tale infiammazione è facilitata dai focolai infettivi esistenti nell’area dei seni accessori. In questo caso, il pericolo maggiore è rappresentato dai processi infiammatori localizzati nei seni mascellari o nelle cellule del seno etmoidale. Quando i batteri colpiscono la mucosa della cavità nasale, si creano anche condizioni favorevoli per lo sviluppo del flemmone del sacco lacrimale.

Vale la pena notare che una varietà di rappresentanti della flora batterica può agire come agente patogeno in una tale malattia. I più comuni sono streptococchi e pneumococchi. Nella maggior parte dei casi, questa infiammazione si verifica nelle persone che soffrono di un ridotto livello di difesa immunitaria. Una diminuzione dell’immunità può essere dovuta a patologie somatiche croniche esistenti, ipotermia, stress e così via.

Il flemmone si sviluppa dopo che la flora patogena è penetrata direttamente nel sacco lacrimale e si è diffusa nel tessuto circostante. Inizialmente si nota la formazione di un focolaio infiltrativo, che poi si trasforma in una cavità piena di pus. Nel tempo, l’ascesso si trasforma in un flemmone. L’ascesso può aprirsi da solo con la comparsa di un tratto fistoloso esterno, che si apre nell’angolo interno dell’occhio. Nel caso di un decorso grave, possono essere aggiunti sintomi che indicano il coinvolgimento nel processo patologico e nelle strutture anatomiche adiacenti.

Sintomi di flemmone del sacco lacrimale

Il quadro clinico con flemmone del sacco lacrimale aumenta bruscamente. Prima di tutto, una persona malata si lamenta che nell’angolo interno dell’occhio è apparso un forte dolore. All’esame viene rilevato un edema pronunciato, a causa del quale la fessura palpebrale si restringe o si chiude completamente. Spesso il gonfiore scende anche nella parte inferiore del viso. Sicuramente si nota l’aggiunta di sintomi che indicano una sindrome da intossicazione generale. Sono rappresentati da febbre alta, forte mal di testa, debolezza generale e così via.

Dopo che sulla pelle si è formata una fistola, da cui hanno cominciato a staccarsi masse purulente, tutti i sintomi si attenuano bruscamente. In alcuni casi, si può scoprire che il liquido lacrimale viene secreto insieme al pus.

Diagnosi e cura delle malattie

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La diagnosi di questa malattia consiste principalmente in un esame obiettivo e test clinici generali. La conferma della diagnosi viene effettuata utilizzando metodi strumentali, come la tomografia computerizzata multistrato o la dacriocistografia a risonanza magnetica.

Il trattamento per questa infiammazione inizia con misure conservative. A una persona malata vengono prescritti antibiotici ad ampio spettro. Inoltre, vengono utilizzati farmaci antinfiammatori non steroidei e, se necessario, forme locali di glucocorticosteroidi. Nel caso in cui il flemmone si sia già formato, dovrebbe essere aperto chirurgicamente. L’area interessata viene accuratamente drenata e lavata con soluzioni antisettiche e antibatteriche.

Prevenzione dell’infiammazione

Il principale metodo di prevenzione è l’individuazione tempestiva e il trattamento del processo infiammatorio cronico sviluppato nel sacco lacrimale.