Bellezza e Salute

La tempesta di citochine non è caratteristica di COVID-19


I medici olandesi del centro medico universitario Radboud ritengono che la tempesta di citochine non sia una patologia caratteristica del COVID-19, il che significa che la terapia anti-citochinica non è necessaria nelle forme gravi della malattia.

Nel breve periodo in cui l'umanità ha avuto familiarità con il coronavirus SARS-CoV-2, il concetto di "tempesta di citochine" si è saldamente affermato nel lessico dei medici coinvolti nel trattamento del COVID-19 e della gente comune che cerca di capire come il nuovo virus funziona. Già in primavera, medici e scienziati sono giunti alla conclusione che le conseguenze devastanti di COVIV-19 sono dovute a un'eccessiva risposta immunitaria dell'organismo infetto - una tempesta di citochine, che porta allo sviluppo della sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), a seguito della quale le condizioni del paziente peggiorano rapidamente.

Durante lo studio, i medici dell'unità di terapia intensiva hanno misurato la concentrazione di tre principali citochine nel sangue di pazienti ricoverati in varie condizioni: con COVID-19 grave e ARDS; con sepsi batterica (con e senza ARDS); con arresto cardiaco o grave trauma. I ricercatori erano interessati alle seguenti citochine: fattore di necrosi tumorale-alfa (TNF) e interleuchine 6 e 8 (IL-6 e IL-8).

Si è scoperto che nei pazienti con COVID-19 il livello di citochine è elevato, ma non tanto quanto nei pazienti con sepsi e ARDS. Anche rispetto ai pazienti con sepsi e senza ARDS e ai pazienti senza malattia polmonare grave, i pazienti con COVID-19 avevano anche livelli piuttosto bassi di interleuchine 6 e 8. Le concentrazioni di citochine nei pazienti con coronavirus con COVID-19 grave erano paragonabili a quelle in terapia intensiva pazienti con arresto cardiaco o con trauma, cioè con condizioni per le quali una tempesta di citochine non è tipica.

Sulla base dei dati ottenuti, i medici concludono che la tempesta di citochine per COVID-19 non è una condizione caratteristica. E la grave condizione dei pazienti con questa malattia non può essere spiegata dall'alto livello di proteine infiammatorie nel sangue. E questo significa che è improbabile che la terapia con anticitochine dia un effetto significativo.