La faringite nell’infanzia è un evento abbastanza comune. Raramente è una malattia indipendente: più spesso è una complicazione di infezioni batteriche o virali (influenza, parainfluenza). Il processo infiammatorio inizia in modo abbastanza innocuo: il bambino ha un solletico alla gola, la tosse si unisce poco dopo. Tuttavia, più tardi i genitori si rivolgono al medico, maggiore è il rischio di sviluppare conseguenze indesiderabili. Tutte le malattie delle vie respiratorie tendono a diffondersi agli organi e ai tessuti vicini: ecco perché è necessario agire immediatamente. L’appuntamento con un medico è disponibile sia per telefono che online. Lo specialista aiuterà nella scelta della dieta e prescriverà un trattamento specifico per la faringite.
Faringite nei bambini: perché si manifesta la malattia?
La faringite è un processo patologico di natura infettiva e infiammatoria che colpisce principalmente la mucosa e il tessuto linfoide dell’orofaringe. Secondo le statistiche, questa malattia si verifica nel 40% dei bambini immunocompromessi e rappresenta anche almeno il 10% di tutte le patologie dell’apparato respiratorio. A seconda della natura del decorso, si distinguono sia la faringite acuta (fino a 1 mese) che quella cronica (più di 6 mesi). Quest’ultimo è caratterizzato dalla presenza di diverse forme: catarrale, atrofica e iperplastica.
Le principali cause dello sviluppo della malattia comprendono l’infezione da microrganismi patogeni di natura sia virale che batterica. L’infezione fungina dell’orofaringe è meno comune. I patogeni più comuni sono: virus dell’influenza e dell’herpes, enterovirus, Haemophilus influenzae, stafilococchi, streptococchi. Altri fattori che aumentano la probabilità di sviluppare un processo infiammatorio includono:
- ipotermia;
- la presenza di patologie concomitanti delle prime vie respiratorie (sinusite, tonsillite, rinite);
- esposizione della mucosa dell’orofaringe a stimoli esterni (fumo di tabacco, aria secca);
- ipovitaminosi;
- patologie endocrine;
- ustioni o corpo estraneo nella faringe;
- ARVI passato, mononucleosi infettiva o scarlattina;
- anomalie della costituzione;
- intervento chirurgico eseguito per rimuovere le tonsille all’età di 3-7 anni;
- immunodeficienza congenita o acquisita.
I principali sintomi della faringite e le possibili complicanze
Nella forma acuta, i sintomi della faringite si sviluppano molto rapidamente. Il bambino lamenta bruciore e secchezza, forte mal di gola, che diventa più pronunciato durante la deglutizione. Spesso c’è una debole tosse secca, la voce del bambino diventa più rauca. La temperatura corporea è generalmente subfebbrile o entro i limiti normali. Se i sintomi della faringite si sviluppano sullo sfondo di un’infezione virale, la sindrome da intossicazione è più pronunciata a causa della malattia sottostante. È anche caratterizzato da un aumento dei linfonodi sottomandibolari e dietro l’orecchio, debolezza generale, letargia e diminuzione dell’attività. Nei neonati, il processo infiammatorio dell’orofaringe è estremamente difficile: si sviluppa febbre febbrile, problemi di sonno e appetito, congiuntivite.
La forma catarrale cronica della malattia è accompagnata da costante disagio alla gola, sensazione di corpo estraneo e tosse secca. La faringite iperplastica è caratterizzata da sudorazione e secchezza della gola, a causa dell’ispessimento della mucosa, spesso si accumulano secrezioni dense. La forma atrofica della malattia nell’infanzia è estremamente rara: è spesso associata a laringite o rinite. La malattia è caratterizzata da costante raucedine e tosse secca.
La faringite batterica è spesso accompagnata da complicanze. I più pericolosi sono l’ascesso retrofaringeo, la mediastinite purulenta o l’otite media purulenta. In questo caso, il trattamento della faringite deve essere effettuato in condizioni di chirurgia purulenta o rianimazione.
Diagnosi di patologia: quando hai bisogno di un appuntamento con un medico
<img width="100%" alt="Diagnosi di patologia: quando hai bisogno di un appuntamento con un medico" src="https://medaboutme.ru/upload/medialibrary/0bf/shutterstock_672717052.jpg" height="668" title="Diagnosi di patologia: quando è necessario un appuntamento con un medico
Nella maggior parte dei casi, i piccoli pazienti necessitano di un appuntamento con un medico (disponibile per telefono +7 (499) 519-32-56). Il processo infiammatorio nella parete dell’orofaringe deve essere differenziato da tonsillite, difterite o altra patologia infettiva. La diagnosi si basa sull’anamnesi, sull’esame obiettivo e sulla faringoscopia. La faringite è accompagnata da arrossamento della parete faringea posteriore e, se osservata su di essa, si può vedere un pattern vascolare pronunciato. Il palato molle e gli archi sono edematosi e ci sono anche follicoli infiammati sotto forma di grani rossastri. Per determinare la natura della microflora, viene utilizzato uno studio PCR o una coltura batteriologica di uno striscio dalla parete faringea. Se la malattia è di natura batterica, viene eseguito un test separato per la sensibilità della microflora agli antibiotici.
Trattamento della faringite: caratteristiche dietetiche e farmaci
Nella maggior parte dei casi, il trattamento della faringite richiede la nomina di una terapia esclusivamente locale. Prima di tutto, i giovani pazienti devono seguire una dieta e osservare il riposo a letto. Piatti troppo caldi o troppo freddi, eventuali spezie e vasi taglienti dovrebbero essere esclusi dalla dieta. Il cibo dovrebbe essere a temperatura ambiente e vale anche la pena scegliere piatti liquidi o pastosi. Zuppe di purea, frullati di frutta e verdura, nonché cereali e latticini sono adatti per questo. Inoltre, è necessario limitare il carico vocale, eliminare le influenze esterne dannose (fumo passivo) e normalizzare il regime di temperatura e umidità (un umidificatore lo farà bene).
La terapia locale ha lo scopo di eliminare i principali sintomi della faringite. Include il risciacquo con soluzioni antisettiche, il trattamento della parete faringea posteriore con soluzioni di Lugol o Iodinol e inalazioni alcaline. Sarà anche utile per il bambino sciogliere pastiglie con effetto antibatterico o analgesico. Dopo la normalizzazione delle condizioni generali, viene indicata la fisioterapia sistemica: irradiazione ultravioletta, induttotermia. È utile rafforzare il sistema immunitario: l’esercizio fisico regolare, l’indurimento e una dieta sana aiuteranno.