Bellezza e Salute

I social media non curano la depressione


Gli scienziati dell'Oregon State University ritengono che i contatti sociali riducano il rischio di sviluppare la depressione, ma questo vale solo per i contatti offline e non per le comunicazioni sui social network.

È stato precedentemente dimostrato che l'isolamento sociale influisce negativamente sulla salute umana. E il supporto sociale è una sorta di cuscinetto sotto l'influenza di fattori di stress che aumentano il livello di ansia di una persona, aumentano il suo stato depressivo e problemi emotivi.

Quasi 600 persone, ex partecipanti alle ostilità, hanno preso parte a questo studio. Nessuno di loro aveva depressione clinica, alcolismo o tendenze suicide nella fase iniziale del progetto. I soggetti sono stati reclutati attraverso il social network Facebook, ma i risultati sono applicabili ad altri social network.

Osservazioni e sondaggi hanno mostrato che la frequenza dei contatti dei soggetti nei social network non ha influito sul rischio di sviluppare depressione, disturbo post-traumatico, alcolismo o tendenze suicide. Questi risultati sono coerenti con i risultati di uno studio del 2015 che ha rilevato che solo i contatti sociali faccia a faccia riducono la probabilità di deprimersi, ma né le conversazioni telefoniche, né le e-mail o i messaggi cartacei hanno un tale effetto.

Ma è stato riscontrato un altro effetto: le persone che comunicavano più spesso sui social network avevano più contatti social offline. Quindi, di coloro che hanno effettuato l'accesso a Facebook quotidianamente, almeno il 37% ha incrociato la strada con amici o familiari più volte al giorno. Solo il 19% di chi ha utilizzato i social network non tutti i giorni ha fatto lo stesso. Questi dati confutano il mito comune secondo cui gli utenti attivi dei social media hanno meno probabilità di comunicare offline rispetto a quelli che non sono follower dei social media. I contatti nei social network non sostituiscono la comunicazione offline.