Gli scienziati hanno identificato 15 pregiudizi cognitivi sulla vaccinazione

Un gruppo di scienziati canadesi riferisce che i vaccini sono ragionevolmente sicuri e che la vaccinazione di massa è ostacolata dai pregiudizi cognitivi delle persone.

Questo studio è stato avviato prima della pandemia di COVID-19. Gli scienziati hanno analizzato i database VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) e Canada Vigilance sugli eventi avversi dei vaccini per il periodo dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2018. Durante questo periodo, sono state ricevute quasi 295.000 segnalazioni da 87 tipi di vaccini, che è circa 115 messaggi per 1 milione di persone vaccinate.

Gli effetti collaterali più comunemente riportati della vaccinazione contro la varicella, due tipi di influenza, i batteri pneumococcici e il papillomavirus umano.

Le più comuni sono state reazioni lievi come eritema (arrossamento) al sito di iniezione (4,29%), ipertermia (3,66%) e gonfiore al sito di iniezione (3,21%). Il 94,5% delle segnalazioni riguardava effetti collaterali lievi e che scomparivano rapidamente.

La frequenza delle segnalazioni di effetti collaterali gravi nell’arco di 8 anni è stata di 25,3 segnalazioni per 1 milione di vaccinati. Gravi effetti collaterali nelle fasi iniziali si sono manifestati sotto forma di febbre alta, dolore, vomito e mancanza di respiro.

I ricercatori concludono che i vaccini sono generalmente sicuri, ma che i pregiudizi cognitivi che distorcono la percezione pubblica della vaccinazione impediscono la vaccinazione. Sono stati identificati un totale di 15 distorsioni cognitive di questo tipo. Ad esempio, questi includono:

  • Errore di sistema della disponibilità delle informazioni: gli eventi più facili da ricordare hanno più peso per le persone. Di conseguenza, tutti ricordano una rara complicazione della vaccinazione, nessuno ricorda l’assenza di reazioni.

  • Atteggiamento di parte nei confronti di informazioni ampiamente diffuse: le persone trascorrono più tempo a discutere di informazioni già note e familiari, ma meno tempo a nuovi dati. Questa tendenza è chiaramente visibile nei social network.

  • Pregiudizio dell’autorità quando celebrità famose o politici fanno affermazioni sull’efficacia di un particolare farmaco o vaccino.

  • Avversione all’ambiguità: il rischio noto è migliore del rischio sconosciuto.

  • Pregiudizio effettivo: gli effetti di oggi contano più di quelli di domani.

  • Bias di conferma: preferenza per le informazioni che confermano convinzioni già sostenute.

  • Pregiudizio di credenza: valutazione dell’argomentazione basata sulla plausibilità della conclusione, ecc.

Gli scienziati sottolineano che comprendere i motivi per cui le persone rifiutano di essere vaccinate dovrebbe aiutare quando si ha a che fare con la disinformazione nei social network e nei media.

Gli scienziati hanno identificato 15 pregiudizi cognitivi sulla vaccinazioneultima modifica: 2023-01-15T09:17:43+01:00da anetta007

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