Gli scienziati hanno capito perché alle persone con autismo non piace stabilire un contatto visivo


Grazie alla nuova tecnologia, gli scienziati della Yale University sono stati in grado di rilevare l’attività cerebrale nei neurotipici e nelle persone con ASD attraverso il contatto visivo.

Un segno distintivo del disturbo dello spettro autistico (ASD) è la riluttanza a stabilire un contatto visivo con altre persone in ambienti naturali. Sebbene il contatto visivo sia una parte fondamentale dell’interazione quotidiana, gli scienziati sono stati limitati nello studio delle basi neurologiche di questa interazione sociale a causa dell’incapacità di visualizzare il cervello di due persone contemporaneamente.

Tuttavia, ora, utilizzando una tecnologia innovativa che consente la visualizzazione di due persone in contesti naturali e viventi, i ricercatori hanno identificato aree cerebrali nella regione dorso-parietale del cervello associate alla sintomatologia sociale dell’autismo.

Il programma ha analizzato l’attività cerebrale durante brevi interazioni sociali tra coppie di adulti con e senza ASD utilizzando la spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso, una tecnica di neuroimaging ottico non invasiva. I ricercatori hanno scoperto che durante il contatto visivo, i partecipanti con ASD avevano un’attività significativamente ridotta in una regione del cervello chiamata corteccia parietale dorsale. Inoltre, più gravi erano i sintomi sociali generali dell’ASD, minore era l’attività osservata in quell’area del cervello.

L’attività neurale in queste regioni era sincrona nei partecipanti neurotipici durante il contatto visivo effettivo, ma non durante lo sguardo del viso nel video. Questo tipico aumento della connettività neurale non è stato osservato nell’ASD ed è coerente con le difficoltà nelle interazioni sociali.

Lo studio ha dimostrato che le risposte neurali nel cervello a un volto vivente e al contatto visivo possono servire come biomarcatore per la diagnosi di ASD, oltre a servire come test dell’efficacia del trattamento dell’autismo. “Ora non solo comprendiamo meglio la neuroscienza dell’autismo e delle differenze sociali, ma anche i meccanismi neurali sottostanti che governano i tipici legami sociali”, affermano gli scienziati.

Gli scienziati hanno capito perché alle persone con autismo non piace stabilire un contatto visivoultima modifica: 2023-01-16T11:39:34+01:00da anetta007

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