Gli specialisti nel campo della bioinformatica e della psichiatria degli Stati Uniti hanno sviluppato un programma che consente di identificare con precisione le persone che hanno tendenze suicide.

Gli scienziati hanno reclutato 379 pazienti che sono stati ammessi alla clinica tra ottobre 2013 e marzo 2015 per partecipare allo studio. Tutti i soggetti hanno completato test e interviste standardizzati in cui hanno dovuto rispondere a diverse domande volte a stimolare la comunicazione, come: “Sei arrabbiato?” o “Hai speranza?” I record risultanti sono stati analizzati utilizzando un programma appositamente sviluppato. Allo stesso tempo, è stato preso in considerazione sia il linguaggio verbale che non verbale degli intervistati: sospiri, pause, manifestazione di emozioni nella voce. L’analisi è stata condotta a livello linguistico e acustico.

Secondo i risultati, i partecipanti allo studio sono stati divisi in tre gruppi: persone inclini al suicidio; persone con disturbi mentali, ma senza tendenze suicide; persone che non soffrono di disturbi mentali e non sono inclini al suicidio. Si è scoperto che il programma consente di effettuare una tale divisione con una precisione dell’85% e di identificare le persone pronte al suicidio con una precisione del 93%.

Gli scienziati sottolineano che questa è una forte prova dell’efficacia della tecnologia delle macchine, che i medici potrebbero utilizzare come strumento aggiuntivo nella diagnosi di alcuni disturbi mentali. “L’identificazione precoce di potenziali suicidi contribuirà a ridurre la proporzione di tentativi di suicidio e decessi tra adolescenti e giovani adulti”, ha affermato il leader del progetto, il dott. John Pestian.