Gli scienziati della St. Mary’s University hanno scoperto che gli atleti che perdono peso velocemente prima di gareggiare in uno sport di contatto corrono un rischio maggiore di commozioni cerebrali.

Oltre il 60% degli atleti coinvolti in sport di contatto come la boxe e le arti marziali miste ha affermato di sentirsi peggio dopo aver disidratato il proprio corpo per soddisfare rigide classi di peso prima della competizione. Metodi controversi prevedono che i partecipanti smettano di bere acqua e si siedano nella sauna per lunghi periodi di tempo per perdere peso velocemente. La gravità della commozione cerebrale è superiore del 40% in questi sport rispetto ad altri sport, il che, secondo gli esperti, è dovuto alla combinazione di impatto e contatto con il suolo.

Il nuovo studio arriva dopo una serie di tragedie di perdita di peso in cui alcuni atleti sono morti nel tentativo di ottenere un vantaggio competitivo percepito gareggiando in una classe di peso inferiore. Hanno partecipato più di 130 atleti anonimi in rappresentanza di sei tipi di arti marziali, dai 18 anni in su, che avevano precedentemente perso peso. Gli scienziati hanno scoperto che, poiché i partecipanti si disidratano gravemente per soddisfare rigorose categorie di peso, i sintomi associati possono distorcere i risultati originali del test di commozione cerebrale a causa di sintomi simili. Questo perché i sintomi dell’ipoidratazione, quando i partecipanti sono disidratati, si sovrappongono a sintomi di commozione cerebrale come vertigini, mal di testa e letargia.

È stato inoltre riscontrato che il 65% dei combattenti ha perso peso “non secondo i piani”, ha sofferto di mancanza di energia, forza, potenza, coordinazione o maggiore sensibilità agli squilibri del corpo durante il combattimento. Questo lavoro ha aperto la strada a ulteriori ricerche sugli effetti neurologici della rapida perdita di peso e gli scienziati hanno sollecitato gli organi di governo a controllare i livelli di idratazione degli atleti prima dei combattimenti.