Gli scienziati dell’University College London e della London School of Hygiene & La Medicina Tropicale considera errata l’ipotesi igienica, secondo la quale l’eccessiva pulizia porta a una ridotta formazione del sistema immunitario nei bambini.
Secondo l’ipotesi igienica, i bambini dovrebbero entrare in contatto con vari batteri e altri microrganismi durante la loro crescita, in quanto ciò contribuisce allo sviluppo del loro sistema immunitario e protegge dalle allergie. E l’eccessiva pulizia sterile, al contrario, rende il bambino più vulnerabile agli attacchi di possibili agenti patogeni in età avanzata.
I ricercatori elencano 4 fattori che confutano questa teoria popolare:
I microrganismi che si possono trovare oggi in casa, per la maggior parte, non sono ciò di cui abbiamo bisogno per fornire l’immunità.
I vaccini, oltre alle loro principali funzioni di protezione da infezioni specifiche, rafforzano anche il nostro sistema immunitario e, grazie a loro, sappiamo per certo che non stiamo più rischiando la vita esponendoci a vari agenti patogeni.
I microrganismi della natura che ci circonda sono importanti per la nostra salute e la pulizia e l’igiene della casa non li influenzano in alcun modo.
Secondo dati recenti, il legame tra la costante pulizia della casa e un aumentato rischio di sviluppare allergie non è dovuto alla rimozione di tutti i microrganismi e alla creazione di una pulizia patologica, ma all’esposizione dei polmoni ai componenti dei prodotti per la pulizia che provocano reazioni allergiche nei bambini le cui madri sono paladine della pulizia ideale.
Pertanto, gli scienziati giungono alla conclusione che pulire la casa e l’igiene personale è giusto e buono. Ma per combattere le infezioni è meglio limitarsi alle mani e alle superfici coinvolte nella diffusione dell’infezione in modo da ridurre l’effetto dei prodotti per la pulizia sul corpo del bambino.