Gli scienziati danesi dell’Interacting Minds Center dell’Università di Aarhus affermano che le persone sono generalmente più suscettibili ai lamenti dei cani e che solo i proprietari di gatti reagiscono al lugubre miagolio dei gatti.
I proprietari di animali domestici sono molto sensibili ai suoni emessi dai loro animali domestici, specialmente quando si tratta di segnali di comunicazione negativi come un cane che si lamenta o un gatto che miagola.
L’esperimento ha coinvolto più di 500 giovani a cui è stato dato di ascoltare registrazioni di cani piagnucolosi e gatti miagolanti. Si è scoperto che, indipendentemente dal fatto che una persona tenesse in braccio un cane o un gatto, reagiva in modo più emotivo al piagnucolio, descrivendolo come più triste del miagolio di un gatto. Ma la simpatia per i gatti è stata espressa solo da persone che tengono i gatti a casa.
Secondo gli scienziati, i cani sono più efficaci dei gatti nell’informare le persone sui loro problemi. La sensibilità emotiva al piagnucolio aumenta ulteriormente avendo un cane in casa. Particolarmente “irresistibile” è il piagnucolio di un cane che vuole mangiare e camminare.
I ricercatori lo spiegano dicendo che i cani sono generalmente più dipendenti dalle persone. I gatti sono solo semi-addomesticati, vanno e vengono a loro piacimento e richiedono molta meno manutenzione. I cani non dovrebbero solo essere nutriti, ma anche camminare regolarmente con loro.
A proposito, lo stereotipo sulle “donne gatto pazze” – amanti dei gatti solitari, nevrotici ed eccentrici – non è stato confermato. Gli scienziati non hanno trovato una differenza fondamentale tra i proprietari di cani e gatti in termini mentali.
Né c’era una maggiore incidenza di depressione, ansia o problemi di intimità nei proprietari di animali non domestici rispetto ai proprietari di animali pelosi.
Cioè, l’amore per cani e gatti non influisce sulla psiche umana, né positivamente né negativamente.