Utilizzava le parole in modo sopraffino. Sapeva adagiarle, rivestirle,
spogliarle, dargli il tormento, il piacere dello sgomento.
Odoravano di carezze, sapevano di vino fruttato invecchiato
in botti di rovere, corpose al palato del pensiero.
Stordivano, inebriavano, talvolta ubriacavano.
Lei era le sue parole indossate con suadente erotica allucinazione.
Leiultima modifica: 2023-02-23T08:53:30+01:00da