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Il Progetto Vaccino Universale contro il virus SARS-CoV-2 mette in luce i limiti degli attuali vaccini a RNA messaggero


  Vari gruppi di ricercatori negli Stati Uniti e in altre parti del mondo stanno lavorando allo sviluppo di un « PAN-CORONAVIRUS VACCINE », cioè di un vaccino polivalente capace di colpire il virus indipendentemente dalla variante con la quale si presenta. Secondo l’infettivologo Bruce Gellin, Rockefeller Foundation, tutto quello che si è fatto finora non è sufficiente. Il vaccino universale permetterà di giocare d’anticipo sui virus. Altrimenti, con la logica dei booster dovremo sempre inseguire. Per Eric Topol, fin qui il governo ha mostrato scarsa determinazione nello sviluppo di vaccini COVID efficaci: quella del vaccino universale è una sfida complessa che, a parte gli elevati costi, richiederà alcuni anni per essere vinta. Anthony Fauci è il principale bersaglio degli attacchi di chi sostiene che il governo USA è troppo lento. Fauci ha mostrato di puntare sulla scommessa più ambiziosa: quella del vaccino universale. Non ha, invece, premuto l’acceleratore sulle nuove versioni dei vaccini a RNA messaggero mirate contro le varianti Delta e Omicron perché il loro sviluppo richiede ancora molto lavoro e poi serviranno altri mesi, e altri ingenti capitali, per le sperimentazioni che verranno fatte su migliaia di individui.

Il timore di Fauci è che il lancio di un Progetto di VACCINO UNIVERSALE CONTRO IL VIRUS SARS-CoV-2 possa creare disaffezione nei cittadini per gli attuali vaccini che non proteggono totalmente dai contagi, ma limitano la gravità della malattia.

Fonte: Corriere della Sera