Upadacitinib per il trattamento della spondiloartrite assiale non-radiografica attiva

Spondiloartrite assiale

La spondiloartrite assiale non radiografica è una malattia infiammatoria cronica della colonna vertebrale per la quale non è possibile rilevare delle modifiche strutturali nel corso di una radiografia convenzionale. Questa malattia compare solitamente prima dei 30 anni con sintomi ingannevoli come il mal di schiena e rigidità sempre alla schiena, ma che con il tempo portano nella maggior parte dei casi a disabilità e riduzione della funzionalità.

La spondiloartrite assiale non-radiografica ha una prevalenza simile all’artrite reumatoide, ma rimane una causa poco riconosciuta di mal di schiena cronico.

La spondiloartrite assiale non-radiografica è una forma più precoce o più lieve di spondiloartrite assiale rispetto alla spondiloartrite assiale radiografica, nota anche come spondilite anchilosante, tuttavia comporta lo stesso carico di malattia e una ridotta qualità di vita.

Nonostante questo carico di malattia, il tempo medio dall’esordio dei sintomi alla diagnosi di spondiloartrite assiale è di 6-8 anni, senza evidenti trend di miglioramento nel tempo. L’inizio di farmaci più efficaci a seguito di una risposta inadeguata ai farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) è spesso ritardato a causa di questo tempo prolungato alla diagnosi.

La preferenza del paziente per i farmaci per via orale rispetto alle iniezioni o alle infusioni può prolungare ulteriormente il tempo necessario all’inizio di un trattamento efficace. ( Xagena )

Liew JW, Dubreuil M, The Lancet 2022; 400: 340-341

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Upadacitinib per il trattamento della spondiloartrite assiale non-radiografica attivaultima modifica: 2022-09-26T17:23:57+02:00da tiberis1