Le varianti Omicron sono associate a infezioni respiratorie del tratto superiore, no polmoniti

Omicron.COVID

Chi sono i ricoverati in Terapia intensiva della nuova ondata di COVID ? Hanno in media più di 75 anni, nove volte su dieci sono vaccinati con almeno due dosi e otto su dieci sono ricoverati in intensiva per altre patologie. I pazienti con polmonite sono molto rari e la grande maggioranza arriva per altre patologie che compromettono le funzioni vitali, come ictus, ipertensione polmonare, insufficienza cardiaca o traumi e interventi

La grande maggioranza dei pazienti, che risulta positivo al COVID, arriva in Terapia intensiva ( UTI ) per altre patologie che compromettono le funzioni vitali, ad esempio ictus, ipertensione polmonare, insufficienza cardiaca oppure traumi e interventi.

Risultano occasionalmente positivi al tampone e in certi casi il virus della pandemia agisce come i virus dell’influenza. Favorisce gli scompensi cardiaci di persone già molto fragili. I pazienti che sono ospedalizzati in UTI per polmonite da COVID sono molto rari.

Le sottovarianti di Omicron attualmente circolanti attaccano raramente i polmoni e si fermano alle prime vie respiratorie.

Fonte: Corriere della Sera, 2022

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Forum Ematologico – Mieloma multiplo recidivato / refrattario: approvata in Europa una nuova terapia CAR-T Carvykti a base di Ciltacabtagene Autoleucel

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La Commissione Europea ha concesso l’approvazione condizionale di Carvykti ( Ciltacabtagene Autoleucel; Cilta-cel ), per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario

Nello studio clinico cardine CARTITUDE-1, il 98% dei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario ha risposto al trattamento una tantum con Ciltacabtagene autoleucel e l’80% dei pazienti che ha risposto ha manifestato una risposta completa e rigorosa.

I pazienti che hanno avuto una ricaduta, o per i quali i regimi di trattamento hanno smesso di funzionare dopo aver sperimentato le tre classi principali di farmaci, in genere presentano una ridotta sopravvivenza.

Nonostante le recenti innovazioni, sono ancora necessari nuovi approcci terapeutici, ha affermato Maria-Victoria Mateos, Ospedale Universitario di Salamanca ( Spagna ).

I dati CARTITUDE-1, su cui si basa l’approvazione della Commissione Europea, hanno mostrato che una singola infusione di Cilta-cel ha prodotto risposte durature in una popolazione di pazienti pesantemente pretrattata. Questi risultati supportano il potenziale di Cilta-cel nell’offrire ai pazienti e ai medici una nuova, efficace, opzione di trattamento.

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Aggiornamento in Neurologia: Metastasi al cervello

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Aggiornamento in Medicina

Cancro con metastasi cerebrali & Convulsioni

È stata esaminata l’ipotesi che sottogruppi di pazienti con metastasi cerebrali senza convulsioni alla presentazione intracranica siano ad aumentato rischio di sviluppare convulsioni; sono state caratterizzate l’incidenza e i fattori di rischio per lo sviluppo di convulsioni tra i pazienti con metastasi cerebrali naive alle crisi.
Sono stati identificati 15.863 e 1.453 pazienti con metastasi cerebrali utilizzando i dati Medicare 2008-2016 Surveillance, Epidemiology, and End Results ( SEER ) e dati istituzionali Brigham and Women’s Hospital / Dana Farber Cancer Institute 2000-2015, rispettivamente. ( CONTINUA SU NEUROLOGIA.NET )

 

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Sindromi clinicamente isolate

Nelle sindromi clinicamente isolate del tronco cerebrale ( CISB ), il …

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