Mieloma multiplo recidivato / refrattario & Terapia con anticorpi bispecifici: Teclistamab

Janssen OncologyVantaggi e i limiti della monoterapia con Teclistamab nei pazienti con mieloma multiplo a recidiva tardiva

L’aggiunta di anticorpi bispecifici come Teclistamab ( Tecvayli ) all’armamentario terapeutico del mieloma multiplo recidivato / refrattario offre un’opzione per una popolazione di pazienti che ha già progredito con diverse terapie esistenti.

Teclistamab ha ottenuto l’approvazione accelerata da parte della FDA ( Food and Drug Administration ) il 25 ottobre 2022 per i pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato / refrattario che hanno ricevuto almeno 4 precedenti linee di terapia.

L’approvazione si è basata sui dati dello studio di fase 1/2 MajesTEC-1, che ha dimostrato che Teclistamab ha prodotto un tasso di risposta obiettiva ( ORR ) del 61.8% ( IC 95%, 52.1-70.9% ).

La durata stimata della risposta è stata del 90.6% ( IC 95%, 80.3-95.7% ) a 6 mesi e del 66.5% ( 38.8-83.9% ) a 9 mesi.

Teclistamab non solo ha mostrato un’efficacia comparabile con le terapie a base di cellule T CAR+ ( terapia CAR-T ), ma è più semplice da somministrare e ha una maggiore disponibilità.

Quali vantaggi offre Teclistamab in monoterapia per i pazienti con mieloma multiplo recidivato tardivo rispetto alla terapia con cellule CAR-T ?

Teclistamab è il primo anticorpo bispecifico approvato nel mieloma multiplo. Simile alla terapia con cellule CAR-T, è attualmente approvato per i pazienti che hanno avuto 4 precedenti linee di terapia, tra cui un inibitore del proteasoma, farmaci immunomodulatori e un anticorpo anti-CD38.

Il vantaggio di Teclistamab è l’immediata disponibilità. La terapia con cellule CAR-T richiede tempi di produzione significativi, e talvolta mancata produzione, che potrebbero ritardare la disponibilità del trattamento per i pazienti.

Questi svantaggi non-rappresentano un problema per un anticorpo bispecifico, perché gli anticorpi sono pre-preparati.

Quali benefici sono stati osservati con Teclistamab nella popolazione recidivata, come evidenziato nello studio MajesTEC-1 ?

Lo studio MajesTEC-1 ha esaminato Teclistamab in oltre 100 pazienti recidivati / refrattari che avevano almeno 5 precedenti linee di terapia.

La terapia con Teclistamab poteva essere avviata rapidamente e indurre risposte parziali molto buone o risposte complete nella maggior parte dei pazienti.

Qual’è il profilo di tossicità degli anticorpi bispecifici ?

Come la terapia con cellule T CAR+, gli anticorpi bispecifici possono causare la sindrome da rilascio di citochine [ CRS ]; possono anche causare la sindrome da neurotossicità associata alle cellule immunitarie effettrici [ ICANS ]. Anche il tasso di queste tossicità è simile a quello che si riscontra con la terapia CAR-T.

Quando un paziente inizia il trattamento con Teclistamab, viene impiegato un programma di dosaggio graduale per mitigare il rischio di sindrome da rilascio di citochine e di neurotossicità. Il dosaggio graduale viene effettuato in ospedale. I pazienti vengono ricoverati in ospedale per 48 ore e monitorati per sindrome CRS e sindrome ICANS in modo da poter intervenire tempestivamente qualora dovessero verificarsi effetti avversi.

Fonte: OncoTarget

 

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