La presenza di anticorpi IgG anti-spike o anti-nucleocapside è stata associata a un rischio sostanzialmente ridotto di reinfezione da virus SARS-CoV-2
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Aggiornamento in Medicina
Stato degli anticorpi e incidenza dell’infezione da SARS-CoV-2 negli operatori sanitari
La relazione tra la presenza di anticorpi contro il virus SARS-CoV-2 e il rischio di una successiva reinfezione rimane non ben definita.
È stata studiata l’incidenza dell’infezione da SARS-CoV-2 confermata dalla reazione a catena della polimerasi ( PCR ) negli operatori sanitari sieropositivi e sieronegativi che frequentavano i test del personale asintomatico e sintomatico presso gli Oxford University Hospitals nel Regno Unito.
Lo stato anticorpale al basale è stato determinato mediante test anti-spike ( analisi primaria ) e saggio per le IgG anti-nucleocapside e i membri del personale sono stati seguiti fino a 31 settimane.
È stata stimata l’incidenza relativa dei risultati dei test positivi alla PCR e della nuova infezione sintomatica in base allo stato degli anticorpi, aggiustando per età, sesso riferito dai partecipanti e cambiamenti nell’incidenza nel tempo. …..
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