Epatocarcinoma: trattamento adiuvante con Atezolizumab e Bevacizumab

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Epatocarcinoma: trattamento adiuvante con un inibitore di PD-L1 e un inibitore di VEGF

Quattro su cinque persone con epatocarcinoma che ricevono un intervento chirurgico con intento curativo possono ancora vedere il tumore ritornare. Pertanto, esiste un urgente bisogno di trattamenti adiuvanti per prevenire recidive precoci e migliorare i tassi di sopravvivenza.

Nello studio IMbrave050, nel setting adiuvante del carcinoma epatocellulare, Atezolizumab ( Tecentriq ) più Bevacizumab ( Avastin ) riduce il rischio di recidiva della malattia del 28%.

Fino all’80% delle persone con questo tipo di carcinoma epatocellulare presenta una recidiva della malattia, affrontando una prognosi peggiore e una sopravvivenza più breve.

Atezolizumab più Bevacizumab è stato il primo trattamento in oltre un decennio a migliorare significativamente la sopravvivenza globale rispetto allo standard di cura esistente, sulla base dei dati dello studio IMbrave150. La combinazione di Atezolizumb è diventata rapidamente uno standard di cura nel carcinoma epatocellulare non-resecabile ed è chiaramente definita come trattamento di prima linea preferito in diverse linee guida cliniche internazionali.

English Version

In IMbrave050 study, adjuvant hepatocellular carcinoma setting, Atezolizumab ( Tecentriq ) plus Bevacizumab ( Avastin ) reduces the risk of disease recurrence by 28%.

Up to 80% of people with this type of hepatocellular carcinoma experience disease recurrence, at which point they are faced with poorer prognosis and shorter survival.

Atezolizumab plus Bevacizumab was the first treatment in over a decade to significantly improve overall survival over the existing standard of care, based on data from the IMbrave150 study. The Atezolizumb combination quickly became a standard of care in unresectable hepatocellular carcinoma and is clearly defined as a preferred front-line treatment in multiple international clinical guidelines.

Combinazione di Atezolizumab e Bevacizumab nel carcinoma epatocellulare operato o sottoposto ad ablazione

Sono stati presentati i nuovi dati di uno studio di fase 3 riguardante Atezolizumab ( Tecentriq ) in combinazione con Bevacizumab ( Avastin ) in alcuni pazienti con carcinoma epatocellulare ( HCC ), il tipo più comune di tumore al fegato primario.

L’analisi di IMbrave050 ha mostrato che Atezolizumab in combinazione con Bevacizumab ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ) nei pazienti con epatocarcinoma ad aumentato rischio di recidiva dopo resezione o ablazione con intento curativo.

La combinazione di Atezolizumab ha ridotto il rischio di recidiva del cancro del 28%, rispetto alla sorveglianza attiva, a un follow-up mediano di 17.4 mesi.

I dati sulla sopravvivenza globale ( OS ) erano immaturi al momento dell’analisi ad interim.

La sicurezza sia di Atezolizumab che di Bevacizumab è risultata coerente con il profilo di sicurezza noto di ciascun medicinale e con la malattia di base.

Il cancro al fegato è la terza causa principale di morte oncologica, con oltre 900.000 persone diagnosticate con la malattia ogni anno a livello globale.

Se diagnosticato nella fase iniziale, può essere prescritto un intervento chirurgico per rimuovere il tumore primario. Tuttavia, si stima che il 70-80% delle persone con epatocarcinoma in fase iniziale vada incontro a recidiva della malattia dopo l’intervento chirurgico, che è associato a prognosi peggiore e a più breve sopravvivenza.

Fonte: American Association for Cancer Research ( AACR ) Annual Meeting 2023

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