CANCRO AL RENE – Pembrolizumab ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale rispetto al placebo come terapia adiuvante per alcuni pazienti con carcinoma a cellule renali dopo nefrectomia

MSD

Pembrolizumab ( Keytruda ) è la prima terapia a mostrare un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza globale ( OS ) come terapia adiuvante nei pazienti con carcinoma a cellule renali a più alto rischio di recidiva dopo nefrectomia

I nuovi risultati sulla sopravvivenza globale si basano sul significativo beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia precedentemente riportato dallo studio KEYNOTE-564

Lo studio di fase 3 KEYNOTE-564 che sta valutando Pembrolizumab ( Keytruda ), un inibitore PD-1, ha raggiunto il suo endpoint secondario chiave di sopravvivenza globale ( OS ), per il trattamento adiuvante dei pazienti con carcinoma a cellule renali ( RCC ) a rischio di recidiva intermedio-alto o alto dopo nefrectomia o dopo nefrectomia e resezione di lesioni metastatiche.

Nel corso di una revisione dell’analisi intermedia pre-specificata condotta da un Comitato indipendente per il monitoraggio dei dati, Pembrolizumab ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza globale, rispetto al placebo.

Il profilo di sicurezza di Pembrolizumab è risultato coerente con quello osservato negli studi precedentemente riportati; non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza.

Questo è il secondo studio su Pembrolizumab in uno stadio precoce del cancro a dimostrare un beneficio in termini di sopravvivenza globale, dopo la recente presentazione dei dati sulla sopravvivenza globale negli stadi precoci ( stadi II, IIIA o IIIB ) del cancro polmonare non-a-piccole cellule dallo studio KEYNOTE-671, presentati al Congresso 2023 della Società Europea di Oncologia Medica ( ESMO ).

I nuovi risultati dello studio KEYNOTE-564 hanno mostrato per la prima volta che una terapia ha dimostrato un beneficio di sopravvivenza statisticamente significativo rispetto al placebo nei pazienti con carcinoma a cellule renali a più alto rischio di recidiva dopo un intervento chirurgico

Come riportato in una precedente analisi ad interim pre-specificata con un follow-up mediano di 23,9 mesi, KEYNOTE-564 ha raggiunto il suo endpoint primario di sopravvivenza libera da malattia ( DFS ), riducendo il rischio di recidiva della malattia o di morte del 32% ( hazard ratio, HR=0,68 [ IC 95%, 0,53-0,87 ]; p=0,0010 ) rispetto al placebo.

Questi risultati sulla sopravvivenza libera da malattia, presentati per la prima volta al Congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) del 2021, hanno supportato l’approvazione di Keytruda per il trattamento adiuvante dei pazienti affetti da carcinoama a cellule renali negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, in Giappone e in altri Paesi in tutto il mondo.

KEYNOTE-564 è uno studio di fase 3 randomizzato, in doppio cieco che sta valutando Keytruda per il trattamento adiuvante dei pazienti con carcinoma a cellule renali sottoposti a nefrectomia e che presentano rischio intermedio-alto, rischio alto o M1 senza evidenza di malattia .

L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da malattia valutata dalla revisione dello sperimentatore, mentre gli endpoint secondari includono la sopravvivenza globale e la sicurezza. Nello studio sono stati arruolati 994 pazienti randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere Pembrolizumab ( 200 mg per via endovenosa il giorno 1 di ogni ciclo di tre settimane per un massimo di 17 cicli ) o placebo ( soluzione salina per via endovenosa il giorno 1 di ogni ciclo di tre settimane fino a 17 cicli ).

Il carcinoma a cellule renali è di gran lunga il tipo più comune di cancro del rene; circa nove diagnosi di cancro del rene su 10 riguardano il carcinoma a cellule renali.

Il carcinoma a cellule renali è circa due volte più comune negli uomini che nelle donne.

La maggior parte dei casi di carcinoma a cellule renali vengono scoperti incidentalmente durante test di imaging per altre malattie addominali. <br>

Il carcinoma a cellule renali è associato a un alto rischio di recidiva, con fino al 40% dei pazienti di nuova diagnosi che manifestano recidiva entro 5 anni dall’intervento.

Negli Stati Uniti, si stima che nel 2023 verranno diagnosticati circa 81.800 nuovi casi di cancro al rene e circa 14.900 decessi dovuti alla malattia. Nel mondo, si stima che siano stati diagnosticati circa 431.000 nuovi casi di cancro al rene e oltre 179.000 decessi dovuti alla malattia nel 2020.

 

Xagena Oncologia

MelanomaOnline.net OncoGinecologia.net OncoImmunoterapia.net OncologiaMedica.net OncologiaOnline.net TumoriOnline.net TumoriRari.net

 

OncologiaMedica.net

CANCRO AL RENE – Michela Murgia: aveva rivelato la sua malattia, un carcinoma ai reni al quarto stadio, in un’intervista ad Aldo Cazzullo lo scorso maggio

Murgia Michela

Era il 6 maggio, quando la scrittrice Michela Murgia rilasciava al Corriere della Sera una lunga intervista in cui, per la prima volta, dichiarava di avere un tumore al rene al quarto stadio. Parlava di mesi di vita, e mesi sono stati: Murgia è venuta a mancare a causa della malattia. “Dal quarto stadio non si torna indietro”, aveva detto rispondendo a una domanda del giornalista. Michela Murgia è morta il 10 agosto

Cancro al rene

Sintomi

Quando presenti, i segnali più frequenti sono la presenza di sangue nelle urine e dolore sordo al fianco o una massa addominale.

Fattori di rischio

Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio. Atri fattori sono: uso eccessivo di Fenacetina ( il Paracetamolo è il principale metabolita attivo della Fenacetina ); patologia da rene cistico acquisito nei pazienti in dialisi; esposizione ad alcuni mezzi di contrasto radiopachi, amianto, cadmio e prodotti per la conciatura delle pelli e derivati del petrolio; alcune sindromi familiari, in particolare la malattia di von Hippel-Lindau e sclerosi tuberosa

Diagnosi

I tumori al rene vengano spesso individuati quando si trovano ancora confinati all’interno del rene, cioè in fase precoce: in stadio I ( inferiore ai 7 cm ) o in stadio II ( superiore ai 7 cm ).

Si parla di stadio III quando il tumore si è esteso anche alle strutture circostanti. Una peculiarità del carcinoma renale è la sua tendenza ad invadere soprattutto i vasi sanguigni e a essere fortemente vascolarizzato. Questo, però, non pregiudica l’intervento chirurgico, tanto che la maggior parte dei pazienti viene operata con successo.

Cancro al rene metastatico ( IV stadio ) operabile

Quando il tumore raggiunge organi distanti si parla di stadio IV o metastatico. Circa il 25% dei pazienti è metastatico già alla diagnosi, mentre un altro 25% ha recidive e progredisce dopo la chirurgia radicale. “

In passato la malattia al IV stadio veniva definita non-operabile, mentre oggi questo assunto viene messo in discussione quando ci si trova di fronte a pazienti oligometastatici, ossia con poche metastasi ( fino a 3 o 5 )

In alcuni casi è possibile asportare integralmente la malattia anche se in fase metastatica, combinando diverse tecniche ablative ( chirurgia, radioterapia e altri trattamenti locali ). Per questi pazienti, è anche possibile prescrivere l’immunoterapia come terapia adiuvante dopo l’intervento, per ridurre il rischio che possa ricomparire.

Cancro al rene metastatico ( IV stadio ) non-operabile

Per tutti gli altri casi di carcinoma renale a cellule chiare metastatico in cui non è possibile eseguire interventi locali, è possibile somministrare farmaci antiangiogenici, che contrastano la formazione di nuovi vasi sanguigni, e l’immunoterapia

Incidenza

Il cancro al rene non è un tumore frequente: rappresenta, infatti, solo il 3% di tutti i tumori solidi che colpiscono gli adulti. Nel 2022 ci sono stati 12.600 mila nuovi casi ( 7.800 negli uomini e 4.800 nelle donne ) e si stima che oggi vivano in Italia 144.400 persone che hanno ricevuto una diagnosi in passato ( 97.200 uomini e 47.200 donne ).

Esistono diversi sottotipi di tumore del rene, a seconda delle cellule da cui si sviluppano: il più frequente è il carcinoma renale a cellule chiare, che rappresenta circa il 75% di tutti i casi; ci sono poi carcinomi renali papillari, dei dotti collettori, cromofobi e altri istotipi più rari.

Fonte: la Repubblica

OncoBase.BIG

News su Tumore renale in Oncobase.it

 

2023 GU Cancers Symposium: Dati a 3 anni della combinazione Opdivo & Cabometyx nel carcinoma a cellule renali

Xagena Oncologia

American Society of Clinical Oncology 2023 Genitourinary Cancers Symposium

Carcinoma renale avanzato di prima linea: Opdivo in combinazione con Cabometyx ha prodotto una sopravvivenza duratura con oltre 3 anni di follow-up nello studio CheckMate -9ER

Sono stati riportati i risultati positivi di follow-up a 3 anni di uno studio di fase 3 su Opdivo ( Nivolumab ) in combinazione con Cabometyx ( Cabozantinib ) nel carcinoma a cellule renali ( RCC ) avanzato, il tipo più comune di cancro del rene negli adulti.

Più di 431.000 nuovi casi di carcinoma a cellule renali vengono diagnosticati a livello globale ogni anno, e 179.000 decessi si verificano a causa della malattia.

Il carcinoma a cellule renali è circa due volte più comune negli uomini rispetto alle donne, con i più alti tassi di malattia in Nord America e in Europa. Alla diagnosi, fino al 30% dei pazienti presenta carcinoma a cellule renali in fase avanzata o metastatica.

I risultati dell’analisi dello studio CheckMate -9ER, che rappresenta il follow-up più lungo riportato in qualsiasi studio di fase 3 con un regime a base di immunoterapia e di inibitore della tirosin-chinasi in questa popolazione, hanno mostrato benefici sostenuti in termini di sopravvivenza e tasso di risposta rispetto a Sunitinib ( Sutent ).

La combinazione Opdivo e Cabometyx ha continuato a mostrare una riduzione del 30% del rischio di morte e un miglioramento della sopravvivenza globale ( OS ) mediana rispetto a Sunitinib. Inoltre, la sopravvivenza globale mediana è migliorata di 11.8 mesi rispetto ai precedenti dati tagliati a 32.9 mesi di follow-up mediano.

Anche i benefici della sopravvivenza libera da professione ( PFS ) sono stati sostenuti, con il trattamento combinato che ha continuato a raddoppiare la sopravvivenza mediana senza progressione rispetto a Sunitinib.

Sono stati mantenuti anche il tasso di risposta obiettiva ( ORR ), la durata della risposta ( DoR ) e i tassi di risposta completa ( CR ) rispetto a Sunitinib.

Inoltre, un’analisi dei biomarcatori ha mostrato che i miglioramenti nella sopravvivenza mediana senza progressione e nella sopravvivenza globale sono stati mantenuti con la combinazione di Opdivo e Cabometyx indipendentemente dallo stato PD-L1.

Fonte: Bristol Myers Squibb ( BMS ), Exelixis e Ipsen, 2023

XAGENA IN ONCOLOGIA:
MelanomaOnline.net | OncoGinecologia.net | OncoImmunoterapia.net | OncologiaMedica.net | OncologiaOnline.net | TumoriOnline.net | TumoriRari.net

XAGENA IN EMATOLOGIA & ONCOEMATOLOGIA:
AnemiaOnline.net | Ematologia.it | Ematologia.net | LeucemiaOnline.net | LinfomaOnline.net | Mieloma.net | TrombosiOnline.net |

XAGENA FARMACI & FARMACOLOGIA & FARMACIA:
Farmaci.net | FarmaciOnline.it | Farmacologia.net | Farmacovigilanza.net | FarmaciaOnline.net |

 

ISCRIZIONE GRATUITA ALLE NEWSLETTER XAGENA MEDICINA

XagenaNewsletter

 

Nefrologia Farmaci: Aggiornamenti e Novità terapeutiche by Xagena

Aggiornamenti, informazioni e notizie sui farmaci per la Nefrologia

Nefrologia.net |

Efficacia e sicurezza di Empagliflozin aggiunto al trattamento antidiabetico nei pazienti con diabete di tipo 2 e malattia renale cronica

Il diabete è una delle principali cause di malattia renale cronica ( CKD ) in tutto il mondo. Un controllo glicemico ottimale nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 è importante per ridurre al m …

Rituximab per sindrome nefrosica o sindrome nefrosica steroido-dipendente complicata, con frequenti recidive, con insorgenza nella infanzia

Rituximab ( MabThera, Rituxan ) potrebbe essere un trattamento efficace per la sindrome nefrosica con insorgenza nell’infanzia, complicata, con frequenti recidive ( FRNS ) e la sindrome nefrosica ster …

MedFocusBiomedicina.it

Patiromer in pazienti con malattia renale e iperkaliemia in trattamento con inibitori RAAS

L’iperkaliemia aumenta il rischio di morte e limita l’uso di inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone ( RAAS ) nei pazienti ad alto rischio. E’ stata valutata la sicurezza e l’efficacia …

Apixaban non aumenta il sanguinamento nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata-grave

Una meta-analisi ha mostrato che, rispetto agli anticoagulanti tradizionali, l’uso di Apixaban ( Eliquis ), un inibitore diretto del fattore Xa, è risultato associato a un rischio di sanguinamento inf …

Mediexplorer.itOncoBase.it

Pazopanib nei pazienti con carcinoma renale localizzato per ottimizzare la conservazione del parenchima renale

La conservazione della funzione renale è la priorità durante la gestione chirurgica del carcinoma renale localizzato. Agenti mirati a VEGF possono ridurre la dimensione tumorale nel carcinoma re …

Esiti nei pazienti con peggioramento della funzione renale durante trattamento anticoagulante con Rivaroxaban o con Warfarin

Non è noto se i pazienti con funzione renale in peggioramento che assumono i nuovi anticoagulanti presentino esiti diversi da quelli che assumono il Warfarin ( Coumadin ), un antagonista della vitamin …

Nuovi farmaci in oncologiaImmunoterapia Oncologica

La combinazione di Nivolumab e di Ipilimumab come prima linea migliora il tasso di risposta nel carcinoma a cellule renali

Uno studio di fase 3 disegnato per confrontare Nivolumab ( Opdivo ) e Ipilimumab ( Yervoy ) con la monoterapia a base di Sunitinib ( Sutent ) per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcino …

Bosutinib nella malattia policistica renale autosomica dominante

Bosutinib ( Bosulif ) può inibire la crescita delle cisti nei pazienti con malattia policistica renale autosomica dominante ( ADPKD ). Nello studio di fase 2, i ricercatori hanno assegnato in modo …

Aggiornamenti in Nefrologia by Xagena

Nefrologia.net – Nefrologia

Xagena. Chi siamo · News (IT) · News (EN) · MedicinaNews · MedicineNews · Mappa · Partner · Mappa; Cardiologia. News · Farmaci · Focus. Oncologia

Disfunzione renale

Miglioramento della disfunzione renale dopo ablazione della …

Farmaci

Farmaci antinfluenzali: l’efficacia di Tamiflu non è provata …

Focus

Empagliflozin rallenta la progressione della malattia …

Malattia renale allo stadio …

Rischio di malattia renale allo stadio terminale e morte dopo …

FGF-23

Il fattore di crescita dei fibroblasti 23 ( FGF-23 ) e Klotho sono …

Nefrologia News

Nefrologia.net. Nefrologia … Xapedia.net · News · Farmaci …

Dialisi

Pazienti con iperparatiroidismo secondario in dialisi: la terapia …

Trapianto renale

Sarcoma di Kaposi dopo trapianto renale: potenziale impiego degli …