ESMO / CANCRO ALLA VESCICA – La combinazione Pembrolizumab e Enfortumab ha ridotto il rischio di morte del 53% rispetto alla chemioterapia nel cancro alla vescica

Astellas

ESMO: la combinazione Enfortumab ( Padcev ) e Pembrolizumab ( Keytruda ) ha il potenziale di essere un ” practice-changing ” nel cancro alla vescica. Studio EV-302: la combinazione Pembrolizumab – Enfortumab ha ridotto il rischio di morte del 53% rispetto alla chemioterapia 

Nello studio condotto su 886 pazienti affetti da cancro alla vescica candidabili alla chemioterapia contenente Cisplatino o Carboplatino, la combinazione Pembrolizumab ( Keytruda ) – Enfortumab ( Padcev ) ha ridotto il rischio di morte del 53% rispetto alla chemioterapia.

Il risultato mediano della sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti in regime combinato è stato di 31,5 mesi, rispetto a 16,1 mesi per quelli in chemioterapia.

La combinazione ha prodotto un successo simile nella sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), riducendo il rischio di progressione della malattia o di morte del 55%. I pazienti trattati con il regime combinato hanno vissuto una media di 12,5 mesi senza progressione, contro i 6,3 mesi nel braccio chemioterapia.

Per quanto riguarda il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) nello studio EV-302, la combinazione ha innescato una risposta nel 67,7% dei pazienti. Questo rispetto al 44,4% nel braccio chemioterapia.

Anche il profilo di sicurezza della combinazione è risultato migliore, poiché sono stati osservati eventi avversi gravi correlati al trattamento nel 55,9% dei pazienti.

Tra quelli sottoposti a chemioterapia, il 69,5% ha manifestato un evento avverso di grado 3 o peggiore.

Un effetto collaterale importante con Enfortumab come agente singolo è la neuropatia periferica. Nello studio EV-302, è stata osservata una neuropatia periferica di grado 3 o superiore nel 6,8% dei pazienti.

L’evento avverso più comune tra i soggetti trattati con la combinazione sono state le reazioni cutanee, con il 15,5% che ha riscontrato tale complicazione.

Sebbene i dati indichino che la combinazione Keytruda-Padcev possa essere trasformativa, c’è ancora molto da determinare sulla efficacia.

Affinché Padcev-Keytruda diventi lo standard di cura, la combinazione dovrà dimostrare benefici tra i sottogruppi, con risultati che superino quelli ottenuti con la chemioterapia a base di Platino.

Fonte: Fierce Pharma 2023

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Novità nella Terapia del Tumore della Vescica: Pembrolizumab associato a un immunoterapico oncolitico

CG Oncologyr

Cretostimogene Grenadenorepvec in combinazione con Pembrolizumab ( Keytruda ) nel tumore della vescica non-muscolo-invasivo non-responsivo a BCG. L’85% ( n=29/34 ) dei pazienti valutabili ha ottenuto una risposta completa al timepoint iniziale di 3 mesi 

Sono stati presentati durante il 2023 Annual Meeting – American Urological Association ( AUA ) i dati aggiornati di CORE-001, uno studio clinico di fase 2 in corso riguardante Cretostimogene grenadenorepvec ( CG0070 ) di CG Oncology in combinazione con la terapia anti-PD-1 di Merck & Co ( MSD ) Pembrolizumab ( Keytruda ), per il trattamento dei pazienti con carcinoma della vescica non-muscolo-invasivo ( NMIBC ) che non-rispondono al Bacillus Calmette-Guerin ( BCG ).

Sintesi dei nuovi risultati clinici

CORE-001: Studio di fase 2 a braccio singolo di CG0070 in combinazione con Pembrolizumab in pazienti con carcinoma della vescica non-muscolo-invasivo che non risponde al Bacillus Calmette-Guerin ( BCG )
I nuovi dati per CORE-001 si aggiungono ai dati presentati in precedenza e hanno mostrato l’attività antitumorale, la tollerabilità e la durata di Cretostimogene grenadenorepvec in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore NMIBC che non risponde a BCG.
Sulla base di un cut-off dei dati preliminari il 3 marzo 2023, 34 pazienti erano valutabili per l’efficacia con un follow-up minimo di 3 mesi.
L’85% dei pazienti valutabili per l’efficacia ( n=29/34 ) ha ottenuto una risposta completa ( CR ) al timepoint iniziale di 3 mesi. Tra i pazienti valutabili per risposta completa ad ulteriori momenti temporali, l’82% ( n=27/33 ) ha anche mantenuto una risposta completa per 6 mesi, l’81% ( n=25/31 ) per 9 mesi e il 68% ( n=17/25 ) alla valutazione di 12 mesi.
La combinazione di Cretostimogene grenadenorepvec e Pembrolizumab è riultata generalmente ben tollerata con un profilo di eventi avversi coerente con quello osservato negli studi precedenti di ciascun singolo agente. Gli eventi avversi correlati al trattamento più comuni riportati hanno incluso sintomi genitourinari locali transitori di grado 1-2.
Lo studio CORE-001 è una collaborazione clinica con Merck ( MSD al di fuori degli Stati Uniti e del Canada ) relativa a Cretostimogene grenadenorepvec in combinazione con Pembrolizumab. CORE-001 ha completato l’arruolamento di 35 pazienti.
Cretostimogene grenadenorepvec è un agente immunoterapico oncolitico somministrato per via intravescicale per il trattamento del carcinoma della vescica non-muscolo-invasivo che non risponde a BCG.

Carcinoma della vescica non-muscolo-invasivo

NMIBC è una forma di cancro della vescica che è presente nello strato superficiale della vescica e non ha invaso più in profondità la vescica né si è diffuso ad altre parti del corpo. Il cancro alla vescica è il sesto tumore più comune negli Stati Uniti ed è ha stimato che ci sono stati circa 81.180 nuovi casi di cancro alla vescica negli Stati Uniti nel 2022, il 75% dei quali si presenta come NMIBC. Nei pazienti con NMIBC ad alto rischio, il BCG intravescicale rimane lo standard di cura di prima linea. Tuttavia, oltre il 50% dei pazienti che ricevono il trattamento iniziale con BCG sperimenterà recidiva e progressione della malattia entro 1 anno, con molti che svilupperanno una malattia non-responsiva al BCG. Le attuali opzioni terapeutiche per i pazienti non responsivi al BCG sono molto limitate e spesso si traducono in un procedura altamente invasiva che cambia la vita, la cistectomia radicale ( rimozione completa della vescica ).

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Carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico: terapia di prima linea con la combinazione Padcev e Keytruda

Astellas

FDA, approvazione accelerata per Padcev ( Enfortumab vedotin ) con Pembrolizumab per il trattamento di prima linea del carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastaticoPrima opzione terapeutica che combina un coniugato anticorpo-farmaco con un inibitore PD-1 in questa popolazione di pazienti

L’approvazione accelerata per la combinazione di Padcev ( Enfortumab vedotin ) e Pembrolizumab ( Keytruda ) segna un’importante pietra miliare per i circa 8.000-9.000 pazienti negli Stati Uniti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico che non sono eleggibili per la chemioterapia contenente Cisplatino.

Nello studio clinico EV-103, l’uso di Enfortumab vedotin in combinazione con Pembrolizumab ha determinato risposte tumorali confermate e durature in oltre i due terzi dei pazienti con carcinoma della vescica in fase avanzata.

Lo studio di fase 3 EV-302 ( noto anche come KEYNOTE-A39 ) in corso che valuta il beneficio clinico di Enfortumab vedotin in combinazione con Pembrolizumab in pazienti con carcinoma uroteliale avanzato non-trattato in precedenza è destinato a fungere da studio cardine di conferma per l’approvazione accelerata negli Stati Uniti. È inoltre destinato a fungere da base per le registrazioni globali. Lo studio ha completato l’arruolamento globale, con l’estensione in Cina dello studio che attualmente sta arruolando pazienti.

Enfortumab vedotin è un anticorpo-farmaco coniugato ( ADC ) di prima classe diretto contro la nectina-4, una proteina situata sulla superficie delle cellule e altamente espressa nel carcinoma della vescica.

I dati preclinici suggeriscono che l’attività antitumorale di Enfortumab vedotin è dovuta al suo legame con le cellule che esprimono la nectina-4, seguito dall’internalizzazione e dal rilascio dell’agente antitumorale monometil auristatina E ( MMAE ) nella cellula, che provoca arresto del ciclo cellulare e morte cellulare programmata ( apoptosi ).

Si stima che a circa 82.290 persone negli Stati Uniti verrà diagnosticato un cancro alla vescica nel 2023. Il cancro uroteliale rappresenta il 90% di tutti i tumori della vescica e può essere trovato anche nella pelvi renale, nell’uretere e nell’uretra.

Alla diagnosi, circa il 12% dei casi presenta carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico.

A livello globale, ogni anno vengono segnalati circa 573.000 nuovi casi di cancro alla vescica e 212.000 decessi.

Fonte: Astellas & Seagen 2023

 

English Version

FDA, accelerated approval for Padcev with Pembrolizumab for first-line treatment of locally advanced or metastatic urothelial cancer – First treatment option combining an antibody-drug conjugate plus a PD-1 inhibitor in this patient population

The accelerated approval for the combination of Padcev ( Enfortumab vedotin ) and Pembrolizumab ( Keytruda ) marks an important milestone for the approximately 8,000 to 9,000 patients in the United States with locally advanced or metastatic urothelial cancer who are not eligible for Cisplatin-containing chemotherapy.

In the EV-103 clinical trial, the use of Enfortumab vedotin in combination with Pembrolizumab resulted in confirmed and durable tumor responses in over two-thirds of patients with advanced bladder cancer.

The ongoing phase 3 EV-302 trial ( also known as KEYNOTE-A39 ) evaluating the clinical benefit of Enfortumab vedotin in combination with Pembrolizumab in patients with previously untreated advanced urothelial cancer is intended to serve as the pivotal confirmatory trial for the U.S. accelerated approval. It is also intended to serve as the basis for global registrations. The trial has completed global enrollment, with the China extension of the study currently enrolling patients.

Enfortumab vedotin is a first-in-class antibody-drug conjugate ( ADC ) that is directed against Nectin-4, a protein located on the surface of cells and highly expressed in bladder cancer. Nonclinical data suggest the anticancer activity of Enfortumab vedotin is due to its binding to Nectin-4-expressing cells, followed by the internalization and release of the anti-tumor agent monomethyl auristatin E ( MMAE ) into the cell, which result in the cell not reproducing ( cell cycle arrest ) and in programmed cell death ( apoptosis ).

It is estimated that approximately 82,290 people in the U.S. will be diagnosed with bladder cancer in 2023. Urothelial cancer accounts for 90% of all bladder cancers and can also be found in the renal pelvis, ureter and urethra.

Approximately 12% of cases are locally advanced or metastatic urothelial cancer at diagnosis. Globally, approximately 573,000 new cases of bladder cancer and 212,000 deaths are reported annually.

Source: Astellas & Seagen 2023

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Cancro alla vescica: il Panel degli Esperti della FDA ha confermato le indicazioni di Tecentriq e di Keytruda in attesa di conferme

 

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Carcinoma uroteliale: il Panel degli Esperti della FDA ha votato a favore del mantenimento delle approvazioni accelerate per Tecentriq e Keytruda

 

Il Comitato consultivo sui farmaci oncologici ( ODAC ) della FDA ( Food and Drug Administration ) negli Stati Uniti ha votato a favore del mantenimento delle approvazioni accelerate concesse alcuni anni fa a Tecentriq ( Atezolizumab ) e Keytruda ( Pembrolizumab ).

Tecentriq, un immunoterapico anti-PD-L1, aveva ottenuto l’approvazione accelerata dalla FDA nel 2017 per l’uso in pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico non-idonei alla chemioterapia contenente Cisplatino. La decisione si era basata sui dati dello studio IMvigor210. Tuttavia, nello studio di conferma IMvigor130, Tecentriq aveva ridotto significativamente il rischio di peggioramento della malattia o di morte rispetto alla sola chemioterapia, ma una analisi ad interim non aveva mostrato alcun beneficio statistico in termini di sopravvivenza globale. Il Panel degli Esperti della FDA ha votato 10 a 1 per il mantenimento dell’approvazione accelerata per Tecentriq in questa indicazione in attesa dei risultati finali dallo studio IMvigor130 sulla sopravvivenza globale.

L’approvazione del 2017 di Keytruda, un immunoterapico anti-PD-1, si basava sui risultati del tasso di risposta obiettiva dello studio di fase II KEYNOTE-052. Tuttavia, il successivo studio di fase III KEYNOTE-361 non ha raggiunto gli endpoint primari di sopravvivenza globale e di sopravvivenza libera da progressione, rispetto alla sola chemioterapia standard. Il Panel degli Esperti della FDA ha votato 5 a 3 per il mantenimento delle indicazioni di Keytruda come prima linea nei pazienti con carcinoma uroteliale non-idoneo al Cisplatino e non-idoneo al Carboplatino, localmente avanzato o metastatico, richiedendo il completamento degli studi. 

Aggiornamento in Medicina: Xagena Newsletter

 

Cancro alla vescica: Padcev migliora la sopravvivenza rispetto alla chemioterapia

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CANCRO UROTELIALE AVANZATO PRECEDENTEMENTE TRATTATO: VANTAGGIO DI SOPRAVVIVENZA CON PADCEV ( ENFORTUMAB VEDOTIN )

I risultati dello studio EV-301 hanno mostrato miglioramenti significativi nella sopravvivenza globale e nella sopravvivenza libera da progressione con Enfortumab vedotin rispetto alla chemioterapia.

Al momento dell’analisi ad interim pre-specificata, i pazienti che hanno ricevuto Enfortumab vedotin nello studio hanno vissuto una mediana di 3.9 mesi in più rispetto a quelli che hanno ricevuto la chemioterapia.

I dati sono stati presentati all’ASCO GU 2021

XAGENA NEWS -> https://www.medicinenews.net/article/ev-301-trial-survival-advantage-of-enfortumab-vedotin-in-patients-with-previously-treated-advanced-urothelial-cancer

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