Garante della Privacy: sarebbe necessario che i possessori di Green Pass siano sottoposti periodicamente a tampone per accertare eventuale positività al virus SARS-CoV-2

Green Pass

GARANTE DELLA PRIVACY: “COL GREEN PASS I VACCINATI POSITIVI ELUDONO I CONTROLLI. ABBIAMO DATI FALSI”

Il Garante per la protezione dei dati personali ( Gpdp ) ha evidenziato che “l’assenza di verifiche durante il periodo di validità della certificazione verde non consentirebbe di rilevare eventuali positività dell’intestatario, eludendo le finalità di salute pubblica e ponendosi in contrasto col principio di esattezza del trattamento dei dati”

Con l’ultimo decreto l’esecutivo ha esteso la validità del green pass da 9 a 12 mesi per chi ha completato il ciclo vaccinale e poiché chi ha fatto il vaccino non è tenuto a fare i tamponi, essendo sufficiente l’esibizione del green pass, il vaccinato ha di fatto “libertà di contagiare”, dal momento che ormai è noto che questo vaccino dopo al massimo 6 mesi perde di efficacia.

Il Garante della privacy ha voluto sottolineare questo fatto: dopo 6 mesi diventa impossibile “rilevare eventuali positività dell’intestatario” vaccinato, e allora non solo vengono meno “le finalità di salute pubblica”, ma altresì “l’esattezza dei dati” ( Fonte: AffarItaliani )

GREEN PASS, CECCANTI ( Partito Democratico ): “E’ IMPORTANTE CHE IL GOVERNO CHIARISCA SE RITIENE QUESTE OSSERVAZIONI FONDATE”

GLI ESPERTI DEL MINISTERO DELLA SALUTE HANNO INTENZIONE DI RIDURRE LA DURATA DEL GREEN PASS A 9 MESI – PER MANTENERE IL GREEN PASS SARA’ NECESSARIO SOTTOPORSI ALLA TERZA VACCINAZIONE CON IL VACCINO PFIZER ( 30 microg di mRNA ) O CON IL VACCINO MODERNA ( 50 microg di mRNA ) dopo almeno 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario

Newsletter Xagena di Medicina

Xagena Newsletter