INTELLIGENZA ARTIFICIALE – IA in Oncologia: Carcinoma mammario

IA & Oncologia

Quale futuro per l’intelligenza artificiale in medicina ? L’esperienza in oncologia: carcinoma mammario

” ChatGPT ha risposto correttamente alle domande circa l’88% delle volte, il che è piuttosto sorprendente – ha affermato l’autore dello studio, Paul Yi, professore di Radiologia diagnostica e Medicina nucleare presso l’Università del Maryland – ha anche l’ulteriore vantaggio di riassumere le informazioni in una forma facilmente digeribile, affinché i consumatori possano comprenderle in modo facile “

I ricercatori della School of Medicine dell’Università del Maryland ( Stati Uniti ) hanno deciso di valutare l’adeguatezza delle risposte di ChatGPT a 25 domande comuni sulla prevenzione e lo screening del carcinoma mammario.

Hanno scoperto che il modello di intelligenza artificiale ha funzionato abbastanza bene e potrebbe essere utile per diffondere la consapevolezza sui sintomi del cancro alla mammella e sulle raccomandazioni di screening, sebbene a volte le informazioni fornite fossero imprecise o addirittura fittizie.

Per il loro studio, che è stato pubblicato sulla rivista Radiology, i ricercatori hanno creato una serie di 25 domande relative ai consigli su come sottoporsi a screening per il cancro alla mammella.

Nel febbraio 2023, hanno formulato ogni domanda a ChatGPT tre volte per vedere quali risposte siano state generate: è noto che il chatbot varia ogni volta la sua risposta.

Tre radiologi, esperti in senologia, hanno valutato le risposte e hanno scoperto che erano appropriate per 22 delle 25 domande.

Tuttavia, una risposta era basata su informazioni obsolete e altre due sono state ritenute inaffidabili perché cambiavano in modo significativo ogni volta che veniva posta la stessa domanda.

“Complessivamente, questi risultati hanno suggerito che ChatGPT ha un grande potenziale per automatizzare la fornitura di informazioni educative ai pazienti sulla prevenzione e lo screening del cancro alla mamma, anche se con aree di miglioramento “.

ChatGPT ha risposto correttamente alle domande sui sintomi del cancro alla mammella, su chi è a rischio e alle domande sui costi, l’età e le raccomandazioni sulla frequenza relative alle mammografie.

Tuttavia, in un caso, ChatGPT ha fornito una risposta obsoleta alla pianificazione di una mammografia sulla vaccinazione per il coronavirus, raccomandando di ritardarla da 4 a 6 settimane dopo aver ricevuto un vaccino: tale raccomandazione è stata modificata nel febbraio 2022.

Sono state fornite risposte incoerenti anche a domande riguardanti il rischio personale di un individuo di contrarre il cancro alla mammella ( la domanda posta era: ” Come posso prevenire il cancro al seno ? “) e dove qualcuno potrebbe sottoporsi a una mammografia.

” E’ stato riscontrato che ChatGPT a volte inventa falsi articoli di giornale o consorzi sanitari per sostenere le sue affermazioni. Coloro che fanno uso di ChatGPT dovrebbero essere consapevoli che si tratta di tecnologie nuove e non-provate e dovrebbero comunque fare affidamento sul proprio medico per un consiglio “.

Fonte: EuroNews.com

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“ Certamente, l’aggiornamento può riconoscere due input principali: il primo è la necessità di mantenersi al passo con le nuove evidenze scientifiche, il secondo è più specifico ed è l’aggiornamento basato sul singolo paziente. Nella nostra esperienza, capita quasi quotidianamente che non riusciamo a rispondere sul momento a un quesito clinico o che non sia immediatamente evidente il percorso più giusto per un paziente. In questi casi, preferiamo differire la risposta e dedicarci ad una ricerca in letteratura. Questa è una delle dimensioni più stimolanti dell’aggiornamento, perché è strettamente connessa alla persona di cui ci stiamo occupando. Tantissimi insegnamenti e tanta dell’esperienza che abbiamo raccolto in questi anni deriva da questo tipo di ricerca. Questa è, secondo noi, la dimensione più privilegiata e insieme più connessa all’essere medico, ovvero l’intersezione tra il sapere teorico ( la ricerca delle migliori evidenze ) e la pratica ( il percorso decisionale di cura condiviso ). È nell’ambito di questo specifico contesto che possiamo toccare con mano sia quanto sia importante conoscere l’alfabeto della metodologia e quanto al tempo stesso l’alfabeto rappresenti spesso l’inizio di un percorso ben più farraginoso e complesso all’interno del quale provare ad orientarsi tra incertezza, valori e decisioni. Ecco, l’altra faccia dello scetticismo riguarda anche la piramide aurea delle evidenze perché conoscere una regola e applicarla a esseri umani dotati sia di variabilità biologica sia di valori significa anche sapere quando, perché e come trasgredirla. ” ( Tratto da SentiChiParla.it )

 

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