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Radiochirurgia stereotassica versus radioterapia dell’intero cervello nei pazienti con malattia metastatica intracranica e tumore polmonare a piccole cellule

I pazienti con tumore polmonare a piccole cellule ( SCLC ) sono ad alto rischio di malattia metastatica intracranica ( IMD ).
Sebbene la radiochirurgia stereotassica ( SRS ) abbia soppiantato la radioterapia dell’intero cervello ( WBRT; radioterapia panencefalica ) come trattamento di prima linea per la malattia metastatica intracranica nella maggior parte dei tumori solidi, la radioterapia panencefalica rimane il trattamento di prima linea per la malattia metastatica intracranica nei pazienti con carcinoma del polmone a piccole cellule.
È stata valutata l’efficacia della radiochirurgia stereotassica, rispetto alla radioterapia panencefalica, e sono stati valutati i risultati del trattamento dopo radiochirurgia stereotassica.
In una revisione sistematica e meta-analisi, sono stati cercati studi di coorte pubblicati in inglese che riportavano la radiochirurgia stereotassica per il trattamento della malattia metastatica intracranica nei pazienti con tumore SCLC fino a marzo 2022.
Sono stati esclusi gli studi che non riportavano la radiochirurgia stereotassica per malattia metastatica intracranica secondaria a tumore SCLC.
L’esito primario era la sopravvivenza globale.
Delle 3.823 cartelle cliniche identificate, 31 erano idonee per l’inclusione; 7 sono state incluse nella meta-analisi.
La sopravvivenza globale dopo radiochirurgia stereotassica è stata più lunga rispetto a radioterapia panencefalica con o senza boost di SRS ( HR=0.85; n=7 studi; n=18.130 pazienti ) o WBRT da sola ( HR=0.77; n=7 studi; n=16.961 pazienti ), ma non radioterapia panencefalica più boost di SRS ( HR=1.17; n=4 studi; n=1.167 pazienti ).
Utilizzando studi a braccio singolo, la sopravvivenza globale mediana aggregata da radiochirurgia stereotassica è stata di 8.99 mesi ( n=14 studi; n=1.682 pazienti ).
L’eterogeneità tra gli studi è stata considerevole se messa in comune tra tutti gli studi comparativi ( I2=71.9% ).
Questi risultati hanno indicato che gli esiti di sopravvivenza sono equi dopo il trattamento con radiochirurgia stereotassica rispetto a radioterapia panencefalica nei pazienti con tumore polmonare a piccole cellule e malattia metastatica intracranica.
Futuri studi prospettici dovrebbero concentrarsi sul carico tumorale e sulle differenze nella progressione intracranica locale e a distanza tra i pazienti con tumore al polmone a piccole cellule sottoposti a radioterapia panencefalica e a radiochirurgia stereotassica. ( Xagena2022 )
Gaebe K et al, Lancet Oncology 2022; 23: 931-939

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Aggiornamento in Pneumologia: Asma grave

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Asma grave: Tezepelumab riduce le riacutizzazioni

Nuove analisi dello studio di fase 2b PATHWAY hanno dimostrato che il trattamento con Tezepelumab ha ridotto le esacerbazioni e l’infiammazione dell’asma in un’ampia popolazione di pazienti con asma grave e non-controllata.
PATHWAY è uno studio di fase 2, randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco, multicentrico, che ha arruolato adulti con asma grave e non-controllata, nonostante il trattamento con beta-agonista a lunga durata d’azione ( LABA ) e dosi medio-alte di glucocorticoidi per via inalatoria.
I pazienti sono stati assegnati in modo random a 70 mg di Tezepelumab ogni 4 settimane ( n = 138 ), 210 mg di Tezepelumab ogni 4 settimane ( n = 137 ), 280 mg di Tezepelumab ogni 2 settimane ( n = 137 ) oppure a placebo ogni 2 settimane ( n = 138 ).
I risultati dello studio principale hanno mostrato che Tezepelumab è in grado di ridurre le riacutizzazioni dell’asma clinicamente significative rispetto al placebo, indipendentemente dalla conta degli eosinofili nel sangue.
In una nuova analisi post hoc di Tezepelumab, i ricercatori hanno valutato i tassi di esacerbazione dell’asma annualizzati in base ai livelli plasmatici basali di interleuchina 5 ( IL-5 ) e IL-13 e hanno valutato l’associazione con i biomarcatori convenzionali di tipo 2. ……

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Aggiornamento in Pneumologia: Bambini con polmonite acquisita in comunità

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Effetto della dose di Amoxicillina e della durata del trattamento sulla necessità di ritrattamento antibiotico nei bambini con polmonite acquisita in comunità: studio CAP-IT

La dose ottimale e la durata dell’Amoxicillina orale per i bambini con polmonite acquisita in comunità ( CAP ) non sono ben definite.
L’obiettivo di uno studio era verificare se una dose più bassa di Amoxicillina fosse non-inferiore a una dose più alta e se il trattamento di 3 giorni fosse non-inferiore a 7 giorni in uno studio multicentrico, randomizzato, di non-inferiorità che ha arruolato 824 bambini, di età pari o superiore a 6 mesi, con polmonite acquisita in comunità clinicamente diagnosticata, trattati con Amoxicillina alla dimissione dai Dipartimenti di emergenza e di degenza di 28 ospedali nel Regno Unito e 1 in Irlanda tra il 2017 e il 2019.
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La Vitamina E è associata a danno polmonare da uso delle sigarette elettroniche o vaping

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Vitamina E acetato nel liquido di lavaggio broncoalveolare associato a EVALI

Non sono stati stabiliti gli agenti causali per l’attuale diffusione nazionale del danno polmonare associato all’uso delle sigarette elettroniche, o vaping ( EVALI ).
Il rilevamento di sostanze tossiche nel liquido di lavaggio broncoalveolare ( BAL ) da pazienti con danno EVALI può fornire informazioni dirette sull’esposizione all’interno del polmone.
I liquidi di lavaggio broncoalveolare sono stati raccolti da 51 pazienti con danno polmonare EVALI in 16 Stati e da 99 partecipanti sani che facevano parte di uno studio in corso sul fumo che ha coinvolto non-fumatori, utilizzatori esclusivamente di sigarette elettroniche o prodotti per lo svapo e fumatori esclusivamente di sigarette avviato nel 2015.

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