L’integratore di Vitamina D potrebbe non essere così efficace come si ritiene

Molte persone potrebbero commettere errori nell’assunzione di integratori a base di Vitamina D e non raggiungere i livelli ottimali di vitamina.

Una ricerca compiuta su oltre 26.000 adulti negli Stati Uniti ( National Health and Nutrition Examination Survey, o NHANES ) ha mostrato che il 41% dei cittadini degli Stati Uniti ha insufficienti livelli di Vitamina D [ livelli sierici di 25(OH)D inferiori a 30 ng/ml ], mentre il 29% è carente ( livelli sono inferiori a 20 ng/ml ).

Lo stato ottimale di Vitamina D è 50 ng/ml in più.

L’indagine nazionale ha mostrato che molte persone si affidano a diete povere di Vitamina D e a bassa esposizione al sole, e che coloro che stanno assumendo integratori stanno consumando dosi di integratori non-efficaci.

Alcuni fattori che potrebbero spiegare perché l’assunzione di integratori potrebbe non essere sufficiente per spostare l’ago dello stato di Vitamina D.

A) Dose troppo bassa: La dose minima efficace per un adulto con livelli ematici ottimali di Vitamina D è di circa 3.000 UI. Dato che circa il 70% degli statunitensi è insufficiente o carente, il fabbisogno effettivo per la maggior parte delle persone è probabilmente compreso tra 5.000 e 10.000 UI al giorno fino a quando i livelli ematici non sono ottimali;

B) Forma sbagliata: Molte prescrizioni di Vitamina D fornite dai medici sono di Vitamina D2, che non è una forma di Vitamina D che l’organismo può usare facilmente, a differenza delal forma D3;

C) Somministrazione impropria: Molte persone non sono consapevoli del fatto che la Vitamina D è una Vitamina liposolubile, il che significa che deve essere assunta con cibo che contiene un po’ di grassi

Conclusione: queste statistiche suggeriscono che non possiamo aspettarci che un’integrazione di Vitamina D, voluta o no, garantisca livelli sani e che molti di noi devono adottare un approccio molto più diligente e specifico per aumentare l’assunzione della Vitamina esponendosi al sole.

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