Mieloma multiplo recidivato: benefici della combinazione a base di Isatuximab indipendentemente dalle precedenti linee di trattamento

Sanofi.2Analisi dei sottogruppi IKEMA: la combinazione di Isatuximab offre una migliore sopravvivenza libera da progressione nel mieloma multiplo recidivato indipendentemente dalle precedenti linee di trattamento

L’aggiunta di Isatuximab ( Sarclisa ) alla combinazione di Carfilzomib ( Kyprolis ) e Desametasone ( Kd ) crea risposte più profonde e migliora la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) tra i pazienti con mieloma multiplo ( MM ) recidivato o refrattario, indipendentemente dal numero di precedenti trattamenti che un paziente ha ricevuto. Sebbene il numero di mesi di sopravvivenza libera da progressione fosse numericamente maggiore tra i pazienti con 1 precedente linea di terapia, il beneficio relativo di Isatuximab con il regime Kd rispetto al solo regime Kd era statisticamente significativo tra i pazienti con più di 1 precedente linea di terapia.

Questo risultato è emerso analizzando i sottogruppi di pazienti arruolati nello studio di fase 3 IKEMA durante il 64° Meeting annuale dell’American Society of Hematology ( ASH ).

I risultati hanno mostrato che i benefici di Isatuximab supportano l’impiego in combinazione con il regime Kd come trattamento standard per i pazienti con mieloma multiplo recidivante, indipendentemente dalle precedenti linee di terapia, comprese quelle con prima ricaduta.

Isatuximab è un anticorpo monoclonale IgG1 che prende di mira una proteina CD38 sulla superficie delle cellule di mieloma. Si attacca alle cellule che esprimono CD38 e mette in moto una risposta su più fronti del sistema immunitario per distruggere quelle cellule.

I risultati intermedi per IKEMA erano stati presentati durante il Meeting virtuale della European Hematology Association ( EHA ) nel giugno 2020. IKEMA ha confrontato l’uso di Isatuximab associato al regime Kd con il solo regime Kd nei pazienti che avevano ricevuto tra 1 e 3 linee di precedenti terapie; un beneficio di sopravvivenza libera da progressione del 46% è stato osservato nel gruppo Isatuximab.

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