Novità nel trattamento del cancro dell’esofago: combinazioni con Nivolumab, un inibitore PD-1

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LE COMBINAZIONI BASATE SU NIVOLUMAB ( OPDIVO ) RAPPRESENTANO UN PROGRESSO SIGNIFICATIVO PER I PAZIENTI CON CANCRO ESOFAGEO CHE VENGONO SPESSO DIAGNOSTICATI DOPO CHE LA LORO MALATTIA SI È DIFFUSA E TRARREBBERO BENEFICIO DA NUOVE OPZIONI TERAPEUTICHE

 

Nivolumab migliora la sopravvivenza nel cancro esofageo: nuovi dati dallo studio di fase 3 CHECKMATE-648

 

I risultati ad interim dello studio di fase 3 CHECKMATE-648 hanno mostrato che Nivolumab ( Opdivo ), un inibitore del checkpoint anti-PD-1, migliora la sopravvivenza nel carcinoma esofageo.

Nivolumab in combinazione con la chemioterapia e una combinazione di Nivolumab e Ipilimumab ( Yervoy ) ha migliorato la sopravvivenza, rispetto alla sola chemioterapia, dei pazienti con carcinoma a cellule squamose esofagee di prima linea i cui tumori sono metastatici o non possono essere rimossi chirurgicamente.

Nei dati dello studio di fase 3 CHECKMATE-648, la combinazione di Nivolumab e chemioterapia ha mostrato un miglioramento rispetto alla sola chemioterapia nel raggiungimento degli endpoint primari di sopravvivenza globale ( OS ) e sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) nei tumori con espressione di PD-L1.

La combinazione di Nivolumab e Ipilimumab ha raggiunto l’endpoint primario di sopravvivenza globale, ma non è stato raggiunto l’endpoint co-primario di sopravvivenza libera da progressione.

Questi risultati hanno mostrato per Nivolumab efficacia come prima linea in tutte le sedi del tumore del tratto gastrointestinale superiore, inclusi lo stomaco, la giunzione gastro-esofagea e l’esofago.

I risultati dello studio di fase 3 CHECKMATE-648 supportano i risultati dello studio CHECKMATE-649, che ha testato Nivolumab più chemioterapia nei pazienti di prima linea con carcinoma gastrico avanzato o metastatico, carcinoma della giunzione gastro-esofagea o adenocarcinoma esofageo. ( Xagena )

Fonte: BMS, 2021