EHA 2023 PODCAST – Studio CAPITAL: Capivasertib nel linfoma follicolare recidivato / refrattario pesantemente pretrattato

AstraZeneca

 

REPORT DAL CONGRESSO DELL’EHA ( EUROPEAN HEMATOLOGY ASSOCIATION  ) 2023

PODCAST 

STUDIO CAPITAL: Capivasertib, un inibitore pan-AKT, nel linfoma follicolare recidivato / refrattario pesantemente pretrattato

 

Studio CAPITAL

Capivasertib, un inibitore pan-AKT, ha dimostrato un’attività in monoterapia e un profilo di sicurezza gestibile nei pazienti con linfoma follicolare recidivato / refrattario pesantemente pretrattati. In particolare, non sono stati osservati eventi immuno-mediati e decessi correlati al trattamento. Capivasertib ha il potenziale per essere un’opzione terapeutica alternativa per i pazienti con linfoma non-Hodgkin recidivato / refrattario, con un profilo di sicurezza non-sovrapponibile a quello degli inibitori PI3K attualmente disponibili.

CAPITAL Trial

Capivasertib has demonstrated single-agent activity and a manageable safety profile in pts with heavily pretreated relapsed / refractory ( R/R ) follicular lymphoma. Notably, no immune-mediated events and no treatment-related deaths were observed. Capivasertib has the potential to be an alternative therapeutic option for patients with R/R B-Non-Hodgkin’s lymphoma, with a non-overlapping safety profile compared to currently available PI3K inhibitors.

 

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Leucemia linfatica cronica e linfoma a piccoli linfociti: Zanubrutinib superiore a Ibrutinib

BeiGene

Zanubrutinib superiore a Ibrutinib nella leucemia linfatica cronica e nel linfoma a piccoli linfociti

Leucemia linfatica cronica

Jennifer R Brown, del Dana-Farber Cancer Institute & University of Harvard: “ Zanubrutinib ( Brukinsa ) non solo migliora il tasso di risposta, ma migliora anche la sopravvivenza libera da progressione rispetto a Ibrutinib, anche nei pazienti con leucemia linfatica cronica ad alto rischio. La sopravvivenza libera da progressione è praticamente il gold standard per l’efficacia, quindi i dati hanno suggerito che Zanubrutinib dovrebbe diventare lo standard di cura in questo contesto. La classe di farmaci inibitori di BTK è risultata trasformativa per la terapia della leucemia linfatica cronica, ma il primo farmaco Ibrutinib ( Imbruvica ) è alquanto difficile da tollerare per molti pazienti, con gli effetti collaterali a livello cardiaco che rappresentano uno dei maggiori problemi. Zanubrutinib ha causato meno eventi avversi e, in particolare, molto meno tossicità cardiaca. ” ( Fonte: NEJM ) LINK a MedicinaNews.it 

English Version

Chronic lymphocytic leukemia

Jennifer R Brown, of Dana-Farber Cancer Institute and Harvard University: “ Zanubrutinib ( Brukinsa ) not only improves the response rate, it also improves progression-free survival compared to Ibrutinib, including in the highest-risk patients. Progression-free survival is pretty much gold standard for efficacy, so the data have suggested that Zanubrutinib should really become the standard of care in this setting. The BTK inhibitor drug class has been transformative for chronic lymphocytic leukemia ( CLL ) therapy, but the first-in-class drug Ibrutinib ( Imbruvica ) is somewhat hard to tolerate for many patients, with cardiac side effects being one of the biggest problems. Zanubrutinib caused fewer adverse events, and in particular, much less cardiac toxicity. ”

 

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