Aggiornamento sull’Alzheimer by Xagena

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Aggiornamento in Medicina

Lieve deterioramento cognitivo con corpi di Lewy o con malattia di Alzheimer, progressione a demenza

Per determinare se il deterioramento cognitivo lieve con corpi di Lewy o il deterioramento cognitivo lieve con malattia di Alzheimer differiscano nei loro tassi di progressione clinica alla demenza, è stata intrapresa l’osservazione longitudinale dei casi di deterioramento cognitivo lieve con una valutazione clinica dettagliata delle caratteristiche diagnostiche dei corpi di Lewy.
Due coorti longitudinali prospettiche comprendenti 111 individui di età maggiore o uguale a 60 anni con decadimento cognitivo lieve sono state valutate annualmente per monitorare la progressione cognitiva e clinica, inclusa la presenza o l’assenza di caratteristiche cliniche fondamentali e biomarcatori proposti di demenza con corpi di Lewy.

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Malattia di Alzheimer News

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La Storia della Malattia di Alzheimer

Alzheimer Alois

Dal disordine da amnesia di scrittura alla malattia di Alzheimer

Nel 1901, il dottor Alois Alzheimer, uno psichiatra tedesco, interrogò una sua paziente di 51 anni, la signora Auguste D. Le mostrò parecchi oggetti e successivamente le domandò che cosa le era stato indicato. Lei non poteva però ricordare. Inizialmente registrò il suo comportamento come “disordine da amnesia di scrittura”, ma la signora Auguste D. fu la prima paziente a cui venne diagnosticata quella che in seguito sarebbe stata conosciuta come malattia di Alzheimer.

Alois Alzheimer affidò successivamente all’italiano Gaetano Perusini, un giovane e brillante neurologo udinese, il compito di raccogliere informazioni e dati su casi analoghi. Perusini descrisse altri casi, approfondendone gli aspetti clinico-patologici corredandoli di abili disegni a mano.

Tali osservazioni e disegni vennero pubblicati da Alzheimer su un lavoro comparso nel 1910 ( Contributi alla conoscenza delle patologie neurologiche e le sue relazioni con i processi di degradazione del tessuto nervoso ) sulla rivista Histologische und histopathologische Arbeiten über die Grosshirnrinde ( Studi istologici e istopatologici sulla corteccia cerebrale ), ma senza il nome di Perusini.

Negli anni successivi vennero registrati in letteratura scientifica undici altri casi simili; nel 1910 la patologia venne inserita per la prima volta dal grande psichiatra tedesco Emil Kraepelin nel suo classico Manuale di Psichiatria, venendo da lui definita come “Malattia di Alzheimer”, o “Demenza Presenile”. Il termine, inizialmente utilizzato solo per le rare forme “early-onset” ( ovvero, con esordio clinico prima dei 65 anni ), dopo il 1977 è stato ufficialmente esteso a tutte le forme di Alzheimer. ( Wikipedia )

Libro: M. BORRI – STORIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER – IL MULINO – 2012

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Aggiornamenti su Alzheimer by Xagena

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Sicurezza, efficacia e fattibilità dell’Insulina intranasale per il trattamento del deficit cognitivo lieve e della demenza da malattia di Alzheimer

L’Insulina modula aspetti della funzione cerebrale rilevanti per la malattia di Alzheimer e può essere somministrata a livello cerebrale utilizzando dispositivi intranasali. Ad oggi, l’uso dell’Insu …


 

Verubecestat per la malattia di Alzheimer da lieve a moderata

La malattia di Alzheimer è caratterizzata dalla deposizione di placche di beta-amiloide ( A-beta ) nel cervello. A-beta è prodotto dalla scissione sequenziale della proteina precursore dell’amiloide …


 

Aducanumab apporta benefici nei punteggi cognitivi e funzionali nella malattia di Alzheimer

I dati di una analisi post hoc dello studio PRIME hanno dimostrato un effetto benefico di Aducanumab sulle scale cognitive e funzionali nei pazienti che hanno continuato a ricevere cure per oltre 2 an …


 

Valutazione di sicurezza, tollerabilità ed efficacia della Pimavanserina rispetto al placebo nei pazienti con psicosi da malattia di Alzheimer

La Pimavanserina ( Nuplazid ) è un agonista inverso e antagonista selettivo del recettore 5-HT-2A approvato negli Stati Uniti per il trattamento di allucinazioni e deliri associati alla psic …


 

Solanezumab per la demenza lieve da malattia di Alzheimer: studio EXPEDITION3

La malattia di Alzheimer è caratterizzata da placche di beta-amiloide ( A-beta ) e da grovigli neurofibrillari. L’anticorpo monoclonale umanizzato Solanezumab è stato disegnato per aumentare la clear …


 

Donne con malattia di Alzheimer: il Raloxifene non sembra esercitare alcun effetto benefico sulla capacità cognitiva

Uno studio ha verificato se il Raloxifene ( Evista ), un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni, migliora la funzione cognitiva rispetto al placebo nelle donne con malattia di Alzheimer. …


 

Tollerabilità ed efficacia di PF-04494700, un inibitore di RAGE, nella malattia di Alzheimer

E’ stata esaminata la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia di PF-04494700, un inibitore RAGE ( recettore per i prodotti finali della glicazione avanzata ) nella malattia di Alzheimer da lieve a m …


 

Effetto del Citalopram sulla agitazione nella malattia di Alzheimer

L’agitazione è comune, persistente e associata a conseguenze negative nei pazienti con malattia di Alzheimer. Le opzioni di trattamento farmacologico, compresi gli antipsicotici, non sono soddisfacent …


 

Statine e declino cognitivo negli anziani con funzioni cognitive normali o con lieve deterioramento cognitivo

Uno studio ha cercato di determinare l’effetto delle statine ( farmaci ipocolesterolemizzanti, anche noti come inibitori dell’HMG-CoA reduttasi ), sul declino cognitivo negli anziani sani.Sono stati c …


 

Statine nella prevenzione della demenza e della malattia di Alzheimer

Studi hanno dimostrato che le statine potrebbero prevenire la demenza e la malattia di Alzheimer, ma l’evidenza non è conclusiva.E’stata condotta una meta-analisi per valutare qualsiasi beneficio dell …


 

Immunoglobuline per via endovenosa per il trattamento della malattia di Alzheimer da lieve a moderata

Tre piccoli studi hanno indicato che la somministrazione endovenosa di immunoglobuline può influenzare i biomarcatori e i sintomi della malattia di Alzheimer da lieve a moderata.Sono stati valutati si …


 

Sicurezza, tollerabilità e risposta anticorpale con la immunoterapia A-beta attiva con CAD106 in pazienti con malattia di Alzheimer

L’immunoterapia mirata contro il peptide amiloide beta ( A-beta ) è una potenziale strategia per rallentare la progressione della malattia di Alzheimer.È stato condotto uno studio per valutare sicurez …


 

Anomalie a livello di imaging correlate ad amiloide in pazienti con malattia di Alzheimer trattati con Bapineuzumab

Anomalie a livello di imaging legate all’amiloide sono state riportate in pazienti con malattia di Alzheimer trattati con Bapineuzumab, un anticorpo monoclonale umanizzato contro l’amiloid …


 

Simvastatina per il trattamento della malattia di Alzheimer

L’abbassamento del colesterolo è associato a una ridotta deposizione di amiloide nel sistema nervoso centrale e l’aumento del colesterolo nella dieta aumenta l’accumulo di amiloide, in st …


 

Sertralina o Mirtazapina per la depressione nella demenza

La depressione è comune nella demenza, ma l’evidenza alla base di un appropriato trattamento non è molto solida.È stato condotto uno studio per valutare l’efficacia e …

Aperta un’inchiesta sul controverso farmaco per l’Alzheimer appena approvato dalla FDA

Aduhelm

Negli Stati Uniti, aperta un’indagine sull’approvazione da parte della FDA di Aduhelm, un discusso farmaco contro l’Alzheimer

Janet Woodcock, la commissaria della Agenzia regolatoria sui farmaci degli Stati Uniti, Food and Drug Administration ( FDA ), ha chiesto al Governo statunitense di aprire un’indagine indipendente sull’iter registrativo condotto dalla FDA per l’approvazione di Aduhelm, un discusso e controverso farmaco contro la malattia di Alzheimer.

Secondo Woodcock ci potrebbero essere state relazioni tra il responsabile della revisione dei dati e l’azienda produttrice del farmaco, Biogen, «relazioni che potrebbero essere avvenute al di fuori della corrispondenza formale».

Il farmaco Aduhelm ( Aducanumab ) era stato approvato sotto condizione nel giugno 2021, provocando discussioni tra medici e ricercatori non solo per i dubbi sulla sua efficacia, ma anche per il modo in cui era stato approvato.

Il farmaco non cura l’Alzheimer e non ha nemmeno la capacità di ridurre gli effetti che si sono ormai manifestati, ma interviene sulle placche di beta-amiloide riducendole.

I test avevano portato a conclusioni difficili da interpretare.

Inoltre, erano anche emersi alcuni conflitti di interessi tra il principale responsabile della revisione dell’FDA e la società produttrice Biogen.

Biogen stima che il trattamento per un anno con l’Aduhelm abbia un prezzo di listino di 56mila dollari. La cifra si riduce sensibilmente in base alla copertura assicurativa, e si stima che il costo per i pazienti potrebbe aggirarsi intorno ai 10-25mila dollari all’anno.

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Cannabidiolo

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Neurologia Focus

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Nabiximoli

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Sindromi neurologiche

Sindromi neurologiche postinfettive. Le sindromi …

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Inebilizumab per il trattamento

Inebilizumab per il trattamento del disturbo dello spettro della …

Alzheimer: rallentamento del declino cognitivo con l’anticorpo anti-amiloide Donanemab

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L’anticorpo anti-amiloide Donanemab ha dimostrato un rallentamento significativo del declino cognitivo

 

L’anticorpo Donanemab anti-amiloide si è mostrato promettente nel trattamento della malattia di Alzheimer.

Nell’ipotesi amiloide si ritiene che alti livelli di placche amiloidi siano associate alla malattia di Alzheimer e si ipotizza che un intervento precoce per prevenire lo sviluppo di queste placche possa giovare alle persone affette da Alzheimer.

Tuttavia, questa teoria è stata provata e riprovata, con una serie di fallimenti, tra cui il precedente candidato per l’Alzheimer, Solanezumab.

I pazienti trattati con Solanezumab in uno studio di fase 3 non hanno mostrato evidenze significative di un rallentamento del declino cognitivo rispetto a quelli trattati con placebo. CONTINUA: https://www.medicinanews.it/articolo/lanticorpo-anti-amiloide-donanemab-ha-dimostrato-un-rallentamento-significativo-del-declino-cognitivo

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Infezione da Citomegalovirus

Risultati ricerca per “Infezione da Citomegalovirus”. Prevymis …

Ipertensione

Risultati ricerca per “Ipertensione”. La FDA ha approvato Isturisa …

Melanoma

Melanoma avanzato e carcinoma a cellule renali già trattato: la …

Sildenafil mantiene la funzione

Sildenafil mantiene la funzione erettile nei pazienti sottoposti a …

Cabometyx

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Gli agonisti della dopamina …

Gli agonisti della dopamina, Pergolide e Cabergolina …

Tumore

Risultati ricerca per “Tumore”. Studio CheckMate -816 …

Blinatumomab

Risultati ricerca per “Blinatumomab”. FDA ha …

FDA

L’approvazione da parte della Food and Drug Administration …

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Risultati ricerca per “Cefalea”. Hemlibra per via sottocutanea …

 

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Infezione da SARS-CoV-2

Risultati ricerca per “Infezione da SARS-CoV-2”. COVID-19: l …

Nabiximoli

Risultati ricerca per “Nabiximoli”. Sicurezza ed efficacia dei …

Farmaci

La scelta di farmaci per pazienti con stato epilettico refrattari al …

Cannabidiolo

Risultati ricerca per “Cannabidiolo”. Sativex produce benefici …

Miastenia

Risultati ricerca per “Miastenia”. Metotrexato non è utile nella …

Paralisi spastica

Risultati ricerca per “Paralisi spastica”. Trasferimento del …

Convulsioni

Risultati ricerca per “Convulsioni”. COVID-19: l’infezione da …

Crisi epilettiche

Risultati ricerca per “Crisi epilettiche”. NeuroPace RNS …

Diclorfenamide

Diclorfenamide nella paralisi periodica. Sono stati determinati …

 

Malattia di Alzheimer:aggiornamenti e novità da Xagena

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Aggiornamento in Medicina

Pazienti con artrite reumatoide e psoriasi: gli agenti bloccanti il TNF riducono il rischio di malattia di Alzheimer

Un ampio studio retrospettivo caso-controllo di cartelle cliniche elettroniche di 56 milioni di pazienti adulti ha verificato se il trattamento con un agente bloccante il fattore di necrosi tumorale ( …


I biomarcatori nel liquido cerebrospinale di neuroinfiammazione e disfunzione cerebrovascolare nella malattia di Alzheimer precoce

Sono stati misurati i livelli di biomarcatori nel liquido cerebrospinale ( CSF ) che riflettono l’attivazione di microglia e astrociti, neuroinfiammazione e cambiamenti cerebrovascolari e sono state s …

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Carico di lesioni cerebrali microvascolari alla risonanza magnetica e neurodegenerazione, declino cognitivo e demenza

Sono state studiate le associazioni differenziali di neurodegenerazione e carico di lesioni microvascolari con declino cognitivo e demenza nelle persone anziane e l’effetto modificante del genotipo AP …


Biomarcatori plasmatici e del liquido cerebrospinale per la diagnosi di malattia di Alzheimer negli adulti con sindrome di Down

La diagnosi della malattia di Alzheimer nella sindrome di Down è impegnativa a causa dell’assenza di biomarcatori diagnostici convalidati. Sono state studiate le prestazioni diagnostiche dei biomarc …

Neurobase.it


Effetto di APOE e di altre varianti genetiche comuni sull’insorgenza della malattia di Alzheimer e della demenza

La malattia di Alzheimer è una delle malattie più ereditarie negli anziani, e il tipo più comune di demenza. Oltre al principale determinante genetico della malattia di Alzheimer, il gene APOE, 23 va …


Sicurezza e immunogenicità del vaccino tau AADvac1 nei pazienti con malattia di Alzheimer

La patologia neurofibrillare composta dalle proteine tau è un correlato principale della disfunzione cognitiva nei pazienti con malattia di Alzheimer. L’immunoterapia che punta alle proteine tau pa …

Malattia di Alzheimer Farmaci: Aggiornamenti e Novità in Terapia by Xagena

Aggiornamenti ,informazioni e novità sui farmaci per il trattamento della Malattia di Alzheimer

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La somministrazione di Testosterone come terapia sostitutiva potrebbe avere un ruolo protettivo nella malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è caratterizzata dalla deposizione di una sostanza nota come beta-amiloide in particolari aree cerebrali; essa svolge probabilmente un ruolo fondamentale nella patogenesi del …

Gli inibitori della colinesterasi nel trattamento dei sintomi neuropsichiatrici e della compromissione funzionale nella malattia di Alzheimer

Gli inibitori della colinesterasi rappresentano il trattamento primario dei sintomi cognitivi della malattia di Alzheimer. La disfunzione colinergica è anche associata a deficit neuropsichiatrico …

Gli antinfiammatori non rallentano il declino cognitivo nei pazienti con malattia di Alzheimer lieve-moderata

E’ stato ipotizzato che i meccanismi infiammatori contribuiscano al danno neuronale nella malattia di Alzheimer. I Ricercatori dell’Alzheimer’s Disease Cooperative Study hanno voluto verificare s …

MedFocusMediexplorer.it

I benefici cognitivi della terapia con Galantamina persistono per almeno 36 mesi nei pazienti con malattia di Alzheimer , forma lieve-moderata

La malattia di Alzheimer è causa di un progressivo declino cognitivo e funzionale negli anni. Sebbene gli inibitori della colinesterasi si siano dimostrati efficaci negli studi di breve durat …

Progressione del decadimento cognitivo lieve a malattia di Alzheimer: nessun beneficio dalla vitamina E, piccolo quello del Donepezil

Il decadimento cognitivo lieve ( MCI ) rappresenta una fase tra i cambiamenti cognitivi tipici dell’invecchiamento e la malattia di Alzheimer.Uno studio, compiuto dai Ricercatori dell’Alzh …

I farmaci ipolipemizzanti sono associati ad un più lento declino cognitivo nei pazienti con malattia di Alzheimer

Dati di studi epidemiologici e di studi compiuti su modelli animali sembrano suggerire che i disturbi del metabolismo del colesterolo siano associati alla predisposizione per la malattia di Alzheimer. …

Immunoterapia OncologicaNuovi farmaci in oncologia

Valutazione del cambiamento nel carico di beta-amiloide fibrillare mediante 11C-PiB PET nei pazienti con malattia di Alzheimer trattati con Bapineuzumab

L’11C-PiB PET è un marcatore di carico di beta-amiloide in forma fibrillare in vivo. Utilizzando 11C-PiB PET è stato valutato se Bapineuzumab, un anticorpo monoclonale anti-beta-am …