OMS: gli inibitori di IL-6 come salvavita nei pazienti con forma grave di COVID

RoActemra COVID.

L’OMS ha raccomandato gli inibitori di IL-6 come salvavita per la forma grave di COVID-19 – Actemra / RoActemra di Roche e Kevzara di Sanofi sono stati inclusi nelle linee guida aggiornate

L’OMS ha raccomandato gli inibitori dell’ interleuchina-6 ( IL-6 ) di Sanofi e di Roche come farmaci salvavita per il trattamento dei pazienti COVID-19.

Le linee guida aggiornate dell’OMS ( Organizzazione mondiale della sanità ) per la cura del paziente ora includono Actemra / RoActemra ( Tocilizumab) di Roche e Kevzara ( Sarilumab ) di Sanofi, per il trattamento dei pazienti gravi o in condizioni critiche con COVID-19, in particolare se somministrati assieme ai corticosteroidi.

Sia Actemra che Kevzara sono agonisti del recettore di IL-6 ( interleuchina-6 ) e sono più comunemente usati per trattare condizioni antinfiammatorie, inclusa l’artrite.

Si pensa che IL-6 svolga un ruolo nel guidare la risposta infiammatoria iperattiva nei polmoni dei pazienti affetti da COVID-19 in condizioni critiche e gravi.

Le raccomandazioni seguono i risultati di una meta-analisi di rete prospettica condotta dall’OMS, che ha anche preso in considerazione i dati di oltre 10.000 pazienti arruolati in 27 studi clinici.

Secondo le meta-analisi dell’OMS, quando Kevzara o Actemra / RoActemra vengono somministrati a pazienti gravemente affetti da COVID-19, questi farmaci possono ridurre il rischio di morte del 13% rispetto alle cure standard.

Inoltre, il rischio di aver bisogno di ventilazione meccanica tra questi pazienti critici diminuisce del 28% con il trattamento con inibitori di IL-6 rispetto alle cure standard.

Questi risultati si traducono in ben 28 decessi in meno ogni mille pazienti critici e 23 pazienti in meno su mille che necessitano di ventilazione meccanica.

All’inizio del 2021, uno studio condotto dall’Imperial College di Londra aveva anche scoperto che sia Actemra / RoActemra che Kevzara riducono il rischio di morte nei pazienti critici COVID-19. L’analisi dello studio REMAP-CAP aveva rilevato che sia Actemra / RoActemra che Kevzara avevano ridotto la mortalità dell’8.6%.

Inoltre si era visto che gli inibitori di IL-6 migliorano i tempi di recupero tra i pazienti gravemente malati di COVID-19.

La riduzione del rischio relativo di morte era stata del 24% quando somministrato ai pazienti entro 24 ore dall’ingresso in terapia intensiva.

In media, i pazienti trattati con questi farmaci erano stati in grado di lasciare la terapia intensiva circa una settimana prima di quelli non-trattati con questi farmaci. ( Xagena )

Fonte: OMS, 2021

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