EHA 2023 PODCAST – Studio ROSEWOOD: Zanubrutinib in combinazione con Obinutuzumab nel linfoma follicolare recidivato o refrattario pesantemente pretrattato

BeiGene

REPORT DAL CONGRESSO DELL’EHA ( EUROPEAN HEMATOLOGY ASSOCIATION  ) 2023

PODCAST – STUDIO ROSEWOOD: la combinazione Zanubrutinib ( Brukinsa ) e Obinutuzumab ( Gazyvaro ) nel linfoma follicolare recidivato o refrattario pesantemente pretrattato

 

Studio ROSEWOOD

In un’analisi aggiornata dello studio di fase 2 ROSEWOOD, Zanubrutinib in combinazione con Obinutuzumab ha dimostrato un’attività clinicamente significativa ed è risultato generalmente ben tollerato nei pazienti con linfoma follicolare recidivato o refrattario, pesantemente pretrattato. Nel follow-up mediano di 20.2 mesi, il tasso di risposta globale è stato del 69,0% nel braccio Zanubrutinib più Obinutuzumab rispetto al 45,8% nel braccio solo Obinutuzumab. Il tasso di risposta completa per Zanubrutinib in combinazione con Obinutuzumab è stato del 39,3% contro il 19,4% per la monoterapia a base di Obinutuzumab.

ROSEWOOD Trial

In an updated analysis from the phase 2 ROSEWOOD trial, Zanubrutinib in combination with Obinutuzumab has demonstrated clinically meaningful activity and was generally well-tolerated in patients with heavily pretreated relapsed or refractory follicular lymphoma. In median follow-up of 20.2 months, overall response rate was of 69.0% in the Zanubrutinib plus Obinutuzumab arm versus 45.8% in the Obinutuzumab arm. The complete response rate for Zanubrutinib in combination with Obinutuzumab was 39.3% compared to 19.4% for Obinutuzumab alone.

Xagena Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Ematologia.it

EHA 2023 PODCAST – Studio NP30179: risposte durature con Glofitamab in monoterapia nel linfoma a grandi cellule B recidivato o refrattario

Roche.2

REPORT DAL CONGRESSO DELL’EHA ( EUROPEAN HEMATOLOGY ASSOCIATION  ) 2023

PODCAST – STUDIO NP30179: risposte durevoli con Glofitamab ( Columvi ) in monoterapia nel linfoma a grandi cellule B recidivato / refrattario

 

Studio NP30179

Glofitamab è un anticorpo bispecifico CD3xCD20 somministrato in un ciclo fisso di 12 cicli di tre settimane. In uno studio di fase II, Glofitamab ha indotto alti tassi di risposta completa e ha presentato una tossicità gestibile nei pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivato / refrattario. In un follow-up esteso, la monoterapia con Glofitamab ha continuato a dimostrare risposte durature, con la maggior parte dei pazienti in risposta completa alla fine del trattamento ancora in remissione senza nuovi eventi avversi. Questi dati supportano il potenziale di esiti favorevoli a lungo termine con Glofitamab a durata fissa per il linfoma a grandi cellule B recidivato / refrattario

NP30179 Trial

Glofitamab is a CD3xCD20 bispecific antibody delivered in a fixed course of 12 three-weekly cycles. In a phase II study, Glofitamab has induced high complete response rates and had manageable toxicity in patients with relapsed/refractory large B-cell lymphoma. In an extended follow-up, Glofitamab monotherapy has continued to demonstrate durable responses, with most patients in complete response at end of treatment still in remission without new adverse events. These data support the potential for favorable long-term outcomes with fixed-duration Glofitamab for relapsed/refractory large B-cell lymphoma

Xagena Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

Ematologia.it

 

EHA 2023 PODCAST – Studio L-MIND: dati a 5 anni di Tafasitamab associato a Lenalidomide nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato o refrattario

Incyte

 

REPORT DAL CONGRESSO DELL’EHA ( EUROPEAN HEMATOLOGY ASSOCIATION  ) 2023

PODCASTSTUDIO L-MIND: Tafasitamab associato a Lenalidomide nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato o refrattario. Dati a 5 anni

Studio L-MIND

L’analisi finale a 5 anni dello studio L-MIND ha mostrato risposte durature prolungate con la terapia combinata Tafasitamab più Lenalidomide, seguita dalla monoterapia a lungo termine con Tafasitamab, nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato / refrattario, non-idonei al trapianto autologo di cellule staminali, con valore mediano di durata della risposta non-raggiunto dopo 43,7 mesi di follow-up mediano. Questi dati a lungo termine hanno indicato che questo trattamento immunoterapico può avere un potenziale curativo.

L-MIND Trial

In this 5-year subgroup analysis, a long-term clinical benefit with Tafasitamab plus Lenalidomide followed by Tafasitamab monotherapy was observed in all subgroups of clinical interest, including patients with poor prognosis risk factors. These data suggest this immunotherapy may have curative potential.

 

Xagena Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Ematologia.it

 

Linfoma mantellare: Jaypirca a base di Pirtobrutinib il primo inibitore BTK non-covalente

Eli Lilly

Jaypirca, il cui principio attivo è Pirtobrutinib, è il primo inibitore BTK specificamente approvato per i pazienti con linfoma mantellare ( MCL ) precedentemente trattati con un inibitore BTK covalente. Nello studio BRUIN di fase 1/2, i pazienti pretrattati con inibitori covalenti di BTK con linfoma mantellare recidivante o refrattario hanno ottenuto un tasso di risposta globale del 50%, con il 13% dei pazienti che ha ottenuto una risposta completa
INIBITORI BTK NON-COVALENTI ( Pirtobrutinib ) [ legame reversibile ] VERSUS INIBITORI BTK COVALENTI ( Ibrutinib, Acalabrutinib, Zanubrutinib ) [ legame irreversibile ]

INDICAZIONI PER JAYPIRCA

Jaypirca è un inibitore della chinasi indicato per il trattamento dei pazienti adulti con linfoma mantellare recidivato o refrattario dopo almeno due linee di terapia sistemica, incluso un inibitore di BTK. Questa indicazione è approvata dalla FDA ( Food and Drug Administration ) con un’approvazione accelerata basata sul tasso di risposta. L’approvazione continua per questa indicazione può essere subordinata alla verifica e alla descrizione del beneficio clinico in uno studio di conferma.

Secondo Michael Wang dell’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas: ” L’approvazione di Jaypirca rappresenta un importante progresso per i pazienti con linfoma mantellare recidivato o refrattario, che attualmente hanno opzioni limitate e storicamente hanno avuto una prognosi infausta dopo l’interruzione del trattamento con un inibitore covalente di BTK. Questi dati indicano che Jaypirca può risultare efficace nei pazienti precedentemente trattati con un inibitore covalente di BTK, estendendo potenzialmente il tempo in cui i pazienti possono trarre beneficio dalla terapia di inibizione di BTK. Jaypirca offre un nuovo approccio per indirizzare il percorso di BTK dopo il trattamento con un inibitore covalente di BTK e ha il potenziale per avere un impatto significativo sul paradigma di trattamento per i pazienti con linfoma a cellule mantellari recidivante e refrattario.

Studio di fase 1/2 BRUIN

Lo studio clinico di fase 1/2 BRUIN è la prima valutazione globale multicentrica sull’uomo in corso di Jaypirca nei pazienti con neoplasie ematologiche, incluso il linfoma mantellare.

Lo studio comprende una fase di aumento della dose di fase 1, un braccio di combinazione di fase 1b e una fase di espansione della dose di fase 2. L’endpoint primario dello studio di fase 1 è la dose massima tollerata ( MTD ) / dose raccomandata di fase 2 ( RP2D ). Gli endpoint secondari includono la sicurezza, la farmacocinetica ( PK ) e l’efficacia preliminare misurata dal tasso di risposta globale ( ORR ) per la monoterapia. L’endpoint primario dello studio di fase 1b è la sicurezza delle combinazioni di farmaci. Gli endpoint secondari sono la PK e l’efficacia preliminare misurata dall’ORR per le combinazioni di farmaci. L’endpoint primario per lo studio di fase 2 è l’ORR determinato da un Comitato di revisione indipendente ( IRC ). Gli endpoint secondari includono ORR determinato dallo sperimentatore, migliore risposta globale ( BOR ), durata della risposta ( DOR ), sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), sopravvivenza globale ( OS ), sicurezza e farmacocinetica.

Jaypirca

Jaypirca ( Pirtobrutinib ) è un inibitore altamente selettivo ( 300 volte più selettivo per BTK rispetto al 98% di altre chinasi testate negli studi preclinici ), non-covalente ( reversibile ) dell’enzima BTK.

BTK è un bersaglio molecolare convalidato trovato in numerose leucemie e linfomi a cellule B, incluso il linfoma a cellule del mantello.

Jaypirca è un medicinale con prescrizione orale approvato dalla FDA negli Stati Uniti, compresse da 100 mg o 50 mg assunte come dose giornaliera da 200 mg con o senza cibo fino a progressione della malattia o alla tossicità inaccettabile.

Fonte: Lilly, 2023

 

ENGLISH VERSION

Jaypirca ( Pirtobrutinib ) is the first BTK inhibitor of any kind specifically approved for patients with mantle cell lymphoma ( MCL ) previously treated with a covalent BTK inhibitor. In the BRUIN phase 1/2 trial, covalent BTK inhibitor pre-treated patients with relapsed or refractory mantle cell lymphoma achieved an overall response rate of 50%, with 13% of patients achieving a complete response

INDICATIONS FOR JAYPIRCA

Jaypirca is a kinase inhibitor indicated for the treatment of adult patients with relapsed or refractory mantle cell lymphoma after at least two lines of systemic therapy, including a BTK inhibitor. This indication is approved by FDA ( Food and Drug Administration ) under accelerated approval based on response rate. Continued approval for this indication may be contingent upon verification and description of clinical benefit in a confirmatory trial.

According to Michael Wang at The University of Texas MD Anderson Cancer Center: ” The approval of Jaypirca represents an important advance for patients with relapsed or refractory mantle cell lymphoma, who currently have limited options and historically have had a poor prognosis following discontinuation of treatment with a covalent BTK inhibitor. These data indicate that Jaypirca can provide efficacy in patients previously treated with a covalent BTK inhibitor, potentially extending the time patients may benefit from BTK inhibition therapy. Jaypirca offers a new approach to targeting the BTK pathway following treatment with a covalent BTK inhibitor and has the potential to meaningfully impact the treatment paradigm for relapsed and refractory MCL patients.

BRUIN Ppase 1/2 Trial

The BRUIN phase 1/2 clinical trial is the ongoing first-in-human, global, multi-center evaluation of Jaypirca in patients with hematologic malignancies, including mantle cell lymphoma.

The trial includes a Phase 1 dose-escalation phase, a Phase 1b combination arm, and a Phase 2 dose-expansion phase. The primary endpoint of the Phase 1 study is maximum tolerated dose ( MTD ) / recommended Phase 2 dose ( RP2D ). Secondary endpoints include safety, pharmacokinetics ( PK ), and preliminary efficacy measured by overall response rate ( ORR ) for monotherapy. The primary endpoint of the Phase 1b study is safety of the drug combinations. The secondary endpoints are PK and preliminary efficacy measured by ORR for the drug combinations. The primary endpoint for the Phase 2 study is ORR as determined by an independent review committee ( IRC ). Secondary endpoints include ORR as determined by investigator, best overall response ( BOR ), duration of response ( DOR ), progression-free survival ( PFS ), overall survival ( OS ), safety, and PK.

Jaypirca

Jaypirca ( Pirtobrutinib ) is a highly selective ( 300 times more selective for BTK versus 98% of other kinases tested in preclinical studies ), non-covalent ( reversible ) inhibitor of the enzyme BTK.

BTK is a validated molecular target found across numerous B-cell leukemias and lymphomas including mantle cell lymphoma.

Jaypirca is a U.S. FDA-approved oral prescription medicine, 100 mg or 50 mg tablets taken as a once-daily 200 mg dose with or without food until disease progression or unacceptable toxicity.

Source: Lilly, 2023

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net EmatoBase.it 

 

Ematologia.it

Linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario: approvazione accelerata da FDA per Epkinly, un anticorpo bispecifico, come terza linea

AbbVie.2

Epkinly ( Epcoritamab-bysp; Epcoritamab ), un anticorpo bispecifico, ha ottenuto l’approvazione accelerata dalla Agenzia regolatoria Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense. L’autorizzazione si applica specificamente agli adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivante o refrattario ( R/R ) che hanno ricevuto almeno due precedenti linee di trattamento

Il DLBCL è il tipo più comune di linfoma aggressivo, con circa 150.000 casi di malattia diagnosticati a livello globale ogni anno.

Per i pazienti con recidiva / refrattarietà ci sono diverse terapie mirate, compresi i trattamenti mediati dalle cellule T ( terapia cAR-T ). Tuttavia, le opzioni di trattamento già disponibili o standard sono limitate.

Epkinly è ora il primo e unico anticorpo bispecifico che coinvolge le cellule T per l’indicazione linfoma diffuso a grandi cellule B.

La decisione della FDA è stata supportata dai risultati positivi di uno studio di fase 1/2.

Nel linfoma DLBCL R/R fortemente pretrattato, Epkinly ha fornito un tasso di risposta globale ( ORR ) del 61%, un tasso di risposta completo ( CRR ) del 38% e una durata mediana della risposta ( DoR ) di 15,6 mesi.

Il linfoma DLBCL è un tipo di cancro aggressivo che può progredire rapidamente e resistere al trattamento.

Nell’ambito del percorso di approvazione accelerato, le Società produttrici sono tenute a condurre studi per confermare il beneficio clinico previsto di Epkinly.

 

MediExplorer.it: informazioni scientifiche su Linfoma diffuso a grandi cellule B

 

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net EmatoBase.it 

 

Ematologia.it

Leucemia linfatica cronica e linfoma a piccoli linfociti: Zanubrutinib superiore a Ibrutinib

BeiGene

Zanubrutinib superiore a Ibrutinib nella leucemia linfatica cronica e nel linfoma a piccoli linfociti

Leucemia linfatica cronica

Jennifer R Brown, del Dana-Farber Cancer Institute & University of Harvard: “ Zanubrutinib ( Brukinsa ) non solo migliora il tasso di risposta, ma migliora anche la sopravvivenza libera da progressione rispetto a Ibrutinib, anche nei pazienti con leucemia linfatica cronica ad alto rischio. La sopravvivenza libera da progressione è praticamente il gold standard per l’efficacia, quindi i dati hanno suggerito che Zanubrutinib dovrebbe diventare lo standard di cura in questo contesto. La classe di farmaci inibitori di BTK è risultata trasformativa per la terapia della leucemia linfatica cronica, ma il primo farmaco Ibrutinib ( Imbruvica ) è alquanto difficile da tollerare per molti pazienti, con gli effetti collaterali a livello cardiaco che rappresentano uno dei maggiori problemi. Zanubrutinib ha causato meno eventi avversi e, in particolare, molto meno tossicità cardiaca. ” ( Fonte: NEJM ) LINK a MedicinaNews.it 

English Version

Chronic lymphocytic leukemia

Jennifer R Brown, of Dana-Farber Cancer Institute and Harvard University: “ Zanubrutinib ( Brukinsa ) not only improves the response rate, it also improves progression-free survival compared to Ibrutinib, including in the highest-risk patients. Progression-free survival is pretty much gold standard for efficacy, so the data have suggested that Zanubrutinib should really become the standard of care in this setting. The BTK inhibitor drug class has been transformative for chronic lymphocytic leukemia ( CLL ) therapy, but the first-in-class drug Ibrutinib ( Imbruvica ) is somewhat hard to tolerate for many patients, with cardiac side effects being one of the biggest problems. Zanubrutinib caused fewer adverse events, and in particular, much less cardiac toxicity. ”

 

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Banner Forum Ematologico 2023-24

FDA: nuova guida per la conduzione degli studi clinici in oncologia finalizzati all’approvazione accelerata

FDA

La FDA ha proposto miglioramenti per gli studi clinici in oncologia a sostegno dell’approvazione accelerata. Il vantaggio degli studi clinici randomizzati rispetto agli studi a braccio singolo

La Food and Drug Administration ( FDA ) degli Stati Uniti ha pubblicato una nuova bozza di guida per migliorare gli studi clinici in oncologia utilizzati per supportare le domande di approvazione accelerata.

Nell’ambito del percorso di approvazione accelerato, l’Autorità di regolamentazione statunitense può approvare prima le terapie per malattie gravi come il cancro, a condizione che le aziende conducano studi per confermare il beneficio clinico previsto.

Se uno studio di conferma dimostra che un farmaco fornisce un beneficio clinico, la FDA gli concede l’approvazione tradizionale. Tuttavia, per molti anni si è temuto che questi studi non fossero sempre condotti e che alcuni farmaci in seguito si rivelassero inefficaci.

La guida, Clinical Trial Considerations to Support Accelerated Approval of Oncology Therapeutics, discute un potenziale vantaggio degli studi clinici randomizzati rispetto agli studi a singolo braccio.

” Se correttamente progettato ed eseguito, uno studio controllato randomizzato fornisce una valutazione più solida dell’efficacia e della sicurezza e consente confronti diretti con un braccio di controllo concomitante, ” si afferma nella guida.

La FDA suggerisce due approcci: uno basato su un singolo studio controllato randomizzato per supportare sia un’approvazione accelerata che per verificare il beneficio clinico ( l’approccio “one-trial” ), e un altro basato su due studi, uno per ottenere l’approvazione e l’altro di conferma.

L’approccio “one-trial” ha il vantaggio di fornire una verifica più rapida dei benefici, affermando: ” L’approccio one-trial mantiene l’efficienza nello sviluppo del farmaco fornendo un accesso anticipato a un farmaco sperimentale utilizzando il percorso di approvazione accelerato, assicurando nel contempo l’effettuazione di una sperimentazione post-marketing per verificare i benefici a lungo termine in modo tempestivo.’

Secondo Richard Pazdur, direttore del Centro di eccellenza oncologico della FDA “ Il Programma di approvazione accelerata della FDA ha fornito ai pazienti oncologici un accesso anticipato a nuovi trattamenti che possono cambiare la pratica clinica.

Il Centro di eccellenza oncologico della FDA ha anche lanciato ” Project Confirm “, un’iniziativa volta a promuovere la trasparenza dei risultati relativi all’approvazione accelerata delle indicazioni oncologiche. Il Progetto ha finora sviluppato un database con informazioni sullo stato di tutte le approvazioni accelerate in oncologia, un modello che è stato adottato dal Centro per la valutazione e la ricerca sui farmaci della FDA per tutte le approvazioni accelerate.

English version

FDA issues draft guidance aimed at improving oncology clinical trials for accelerated approval

The U.S. Food and Drug Administration ( FDA ) issued draft guidance, Clinical Trial Considerations to Support Accelerated Approval of Oncology Therapeutics, regarding clinical trial design considerations to support accelerated approval applications. The accelerated approval pathway is commonly used for approval of oncology drugs in part due to the serious and life-threatening nature of cancer and because of available intermediate clinical endpoints likely to predict clinical benefit.

“ The FDA’s accelerated approval program has provided patients with cancer earlier access to novel treatments that can be practice changing,” said Richard Pazdur, MD, Director of the FDA’s Oncology Center of Excellence.

The draft guidance discusses the design of clinical trials, and ways to improve the data available at the time of accelerated approval and reduce clinical uncertainty for patients by initiating postmarketing confirmatory studies in a timely manner. Specifically, the draft guidance addresses the design, conduct and analysis of data through two randomized clinical trial approaches – conducting two separate randomized controlled clinical trials or using one trial for both accelerated approval and to verify clinical benefit. The draft guidance also provides considerations for sponsors to determine the adequacy of single-arm studies to support an application.

For drugs granted accelerated approval, postmarketing confirmatory trials have been required to verify and describe the anticipated clinical benefit. The draft guidance discusses a potential advantage of randomized clinical trials–compared to single-arm trials – by highlighting that use of the one-trial approach, in appropriate cases, may not require separate clinical trials because longer term follow-up in the same trial could fulfill a postmarketing requirement to verify clinical benefit. Moreover, confirmatory trials that are in progress at the time of accelerated approval are more likely to result in a timely verification of clinical benefit, therefore minimizing the period of uncertainty for patients.

In a commentary in the New England Journal of Medicine in 2022. Oncology Center of Excellence staff outlined the concepts included and expanded upon in the draft guidance. The Oncology Center of Excellence has also launched Project Confirm, as an initiative that promotes the transparency of outcomes related to accelerated approval for oncology indications and fosters discussion and research on the accelerated approval program. The project developed a searchable database with information on the status of all oncology accelerated approvals, a model that was then adopted by FDA’s Center for Drug Evaluation and Research for all accelerated approvals.

Source: FDA, 2023

 

Xagena in Oncologia

MelanomaOnline.net OncoGinecologia.net OncoImmunoterapia.net OncologiaMedica.net OncologiaOnline.net TumoriOnline.net TumoriRari.net

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

 

Mieloma multiplo: i bisogni insoddisfatti e le nuove terapie immuno-mediate

Banner Forum Ematologico 2023-24

Quali bisogni insoddisfatti per il mieloma multiplo ?

Ci sono molte domande che devono ancora avere risposta: qual è la gestione ottimale dei pazienti ad alto rischio ? Come gestire i pazienti con fragilità significativa ? Per quanto tempo è necessario continuare il trattamento ? Quando impiegare le immunoterapie, in particolare le terapie con cellule CAR-T e gli anticorpi bispecifici ? I pazienti affetti da mieloma continuano ad avere ricadute, quali sono i meccanismi di resistenza ?

What unmet needs still exist in the multiple myeloma space as a whole ?

There are a lot of questions that still need to be asked: What is the optimal management of high-risk patients ? How do we approach patients with significant frailty ? How long do we need to continue treatment ? Where exactly do we place these immunotherapies, especially the CAR T-cell therapies and bispecifics, with a view of bringing them closer to the earlier stages of the disease ? Patients with myeloma continue to relapse, so we need to understand the mechanisms of resistance better, and a lot more needs to be learned about the biology of the disease as a whole

Aggiornamenti sulle nuove classi di terapie immuno-mirate

Elranatamab, un anticorpo bispecifico mirato a BCMA

Gli anticorpi bispecifici sembrano essere una classe di farmaci molto promettente. Promettenti sono i dati per Elranatamab, un anticorpo bispecifico mirato a BCMA, in una popolazione di pazienti pesantemente pretrattati con una mediana di 5 precedenti linee di terapia [ MagnetisMM-1 ]. Quasi l’80% di questi pazienti era refrattario di tripla classe, e i tassi di risposta erano compresi tra il 50% e il 60%, a seconda dei sottogruppi di pazienti esaminati. Nel sottogruppo di pazienti che erano stati precedentemente esposti allo stesso agente, sembra mantenere l’efficacia, anche se a un livello leggermente inferiore. La tossicità era quella prevista, con il 60-70% dei pazienti con sindrome da rilascio di citochine, nella maggior parte di grado 1 o 2. E’ stata osservata una certa tossicità ematologica, in particolare neutropenia e trombocitopenia. Non c’era tossicità neurologica significativa, ma in tutti i bispecifici, è stato riscontrato un segnale per un aumento del rischio di infezione che deve essere meglio delineato.

Talquetamab, un anticorpo bispecifico mirato a GPRC5D

Data l’esistenza di diversi agenti mirati anti-BCMA, c’è molto interesse nell’esplorare bersagli alternativi. Sono stati presentati i dati aggiornati dallo studio MonumenTAL-1 riguardante Talquetamab, un farmaco di Janssen, che è un anticorpo bispecifico mirato a GPRC5D, che ha esaminato un’ampia coorte di pazienti con malattia refrattaria, prevalentemente, a tripla classe, e anche pazienti che hanno visto più linee di terapia. Talquetamab sembra essere piuttosto attivo, con un tasso di risposta quasi del 50-60% e anche una durata della risposta abbastanza ragionevole in questa popolazione di pazienti.

Modakafusp alfa, una proteina di fusione anticorpo anti-CD38 e Interferone alfa-2b

In termini di altre terapie, sono stati presentati i dati di uno studio su Modakafusp alfa, che è un anticorpo monoclonale anti-CD38 legato a Interferone alfa-2b, in una popolazione di pazienti molto pesantemente pretrattata. Ci sono stati tassi di risposta di circa il 40% al 50%, specialmente quando si osservano sottogruppi di pazienti che non erano stati precedentemente esposti ad alcuni degli agenti più recenti, e la tossicità è apparsa essere prevalentemente ematologica.

What updates have there been in newer classes of immune-targeted therapies ?

Bispecific antibodies seem to be a very promising class of drugs. Data for Elranatamab, which is a BCMA-targeted bispecific antibody, in a heavily pretreated patient population with a median of 5 prior lines of therapy [ MagnetisMM-1 ] were presented. Nearly 80% of these patients were triple-class refractory, and the response rates were 50% to 60%, depending on the subgroups of patients they’re looking at. In the subgroup of patients who have previously been exposed to the same targeted agent, it appears to retain efficacy, albeit at a slightly lower level. The toxicity was as predicted, with 60% to 70% of patients with cytokine release syndrome. Most of them had grade 1 or 2. There was some hematological toxicity, particularly neutropenia and thrombocytopenia. There was no significant neurological toxicity, but across all bispecifics, a signal for increased risk of infection was seen.

Given that there’s a plethora of anti-BCMA targeted agents, there’s a lot of interest in exploring alternate targets. Updated data from the MonumenTAL-1 trial of Talquetamab, which is an GPRC5D-targeted bispecific, looking at a large cohort of patients with triple-class refractory disease predominantly, and also patients who have seen multiple lines of therapy. The drug seems to be quite active, with almost a 50% to 60% response rate and also a pretty reasonable durability of response given this patient population.

In terms of other therapeutics, data from a trial of Modakafusp alfa, which is an anti-CD38 targeted monoclonal antibody bound to an attenuated Interferon, in a very heavily pretreated patient population, were presented. There were response rates of about 40% to 50%, especially when you look at subgroups of patients who have previously not been exposed to some of the newer agents, and toxicity appeared to be predominantly hematologic.

Source: ASH ( American Society of Hematology ) Meeting, 2022

 

Ematologia.it

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Farmaci per il Mieloma multiplo

AMGEN: Kyprolis ( Carfilzomib )

BMS / CELGENE: Abecma ( Ide-Cel ) [ Terapia CAR-T anti-BCMA ]; Pomalyst ( Pomalidomide )

GSK: Blenrep ( Belantamab mafoditin )

JANSSEN: Carvykti ( Cilta-Cel; terapia CAR-T anti-BCMA ); Tecvayli ( Teclistamab, anticorpo bispecifico BCMAxCD3 ); Darzalex ( Daratumumab ) & Darzalex Faspro ( Daratumumab sottocutaneo ); Velcade ( Bortezomib )

MENARINI: Nexpovio ( Selinexor )

PFIZER: Elranatamab ( non in commercio )

SANOFI: Sarclisa ( Isatuximab; anticorpo anti-CD38 )

TAKEDA: Ninlaro ( Ixazomib )

Terapia di mantenimento dopo trapianto autologo di cellule staminali nel mieloma multiplo: la tripletta a base di Carfilzomib, Lenalidomide e Desametasone prolunga la sopravvivenza libera da progressione

Amgen.2

 

Carfilzomib, Lenalidomide e Desametasone o Lenalidomide da soli come terapia di mantenimento dopo trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con mieloma multiplo ( ATLAS ): analisi ad interim di uno studio randomizzato, in aperto, di fase 3

Lenalidomide ( Revlimid ) è una pietra miliare della terapia di mantenimento nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi dopo trapianto autologo di cellule staminali

Nello studio ATLAS è stata confrontata l’efficacia e la sicurezza della terapia di mantenimento con Carfilzomib ( Kyprolis ), Lenalidomide e Desametasone rispetto alla sola Lenalidomide in questa popolazione di pazienti.

Questa analisi ad interim ha fornito supporto per considerare la terapia con Carfilzomib, Lenalidomide e Desametasone in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi che hanno completato qualsiasi regime di induzione seguito da trapianto autologo di cellule staminali

 

Ematologia.it

ENGLISH VERSION

Carfilzomib, Lenalidomide, and Dexamethasone or Lenalidomide alone as maintenance therapy after autologous stem-cell transplantation in patients with multiple myeloma ( ATLAS ): interim analysis of a randomised, open-label, phase 3 trial

Lenalidomide ( Revlimid ) is a cornerstone of maintenance therapy in patients with newly diagnosed multiple myeloma after autologous stem-cell transplantation.

Researchers have aimed to compare the efficacy and safety of maintenance therapy with Carfilzomib ( Kyprolis ), Lenalidomide, and Dexamethasone versus Lenalidomide alone in this patient population.

This interim analysis has provided support for considering Carfilzomib, Lenalidomide, and Dexamethasone therapy in patients with newly diagnosed multiple myeloma who completed any induction regimen followed by autologous stem-cell transplantation.

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

Nuovi farmaci per il mieloma multiplo: Nexpovio a base di Selinexor

Menarini Group Logo

MHRA: piena autorizzazione all’immissione in commercio per Nexpovio in combinazione con Bortezomib e Desametasone per il trattamento dei pazienti adulti con mieloma multiplo che hanno ricevuto almeno una precedente terapia

L’Agenzia MHRA ( Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency ) del Regno Unito ( UK ) ha concesso la piena autorizzazione all’immissione in commercio per Nexpovio ( Selinexor ), un inibitore orale di prima classe dell’exportina 1 ( XPO1 ), in combinazione con Bortezomib ( Velcade ) una volta alla settimana e Desametasone a basso dosaggio ( SVd ) per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo che hanno ricevuto almeno una terapia precedente.

L’approvazione si basa sui risultati dello studio di fase 3 BOSTON che ha dimostrato che il regime SVd una volta alla settimana ha determinato una riduzione statisticamente significativa del rischio di progressione della malattia o morte rispetto al regime standard di Bortezomib più Desametasone ( Vd ) due volte alla settimana.

I risultati dello studio BOSTON erano stati pubblicati su The Lancet (Grosicki, et al.) nel novembre 2020.

CONTINUA SU: https://farmaci.xagena.it/707ab73422e213d6c39597e2078c565e.html

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

 

Ematologia.it

 

 

1 2 3 4