7) Bologna: le porte e le mura

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7) Tutte le guide on-line di Bologna citano le 3 cerchie di mura concentriche che hanno delimitato il centro urbano via via che andava espandendosi. Il 1° nucleo era il più antico e interno, in realtà non dotato di mura. Ne rimane il ricordo nella toponomastica: piazza di porta Ravegnana, ossia quella delle 2 torri, rivolta verso Ravenna. La 2^ cerchia muraria è quella di cui rimangono ben visibili i 4 “torresotti” superstiti, ai 4 punti cardinali: via Piella a nord, via San Vitale a est, via Castiglione a sud e piazza Malpighi ad ovest. Oltre ad essi ne rimangono pochissime tracce, ad esempio sul retro della chiesa di San Giacomo Maggiore in piazza Verdi, e nella lunga curva di via Petroni e piazza Aldrovandi. La 3^ cerchia, che è la più recente, coincide con gli 8,5 km dei viali di circonvallazione (dai felsinei chiamati semplicemente “i viali”). Anche di queste mura rimangono pochissimi tratti, quasi esclusivamente ad est, tra porta Mascarella e porta Maggiore, oltre a un mozzicone pendente ad ovest, tra porta San Felice e porta Lame. Rimane anche quasi intatta e perfettamente merlada una trentina di metri di mura dietro alla chiesa del Baraccano. Il motivo di questa strage non mi è noto, se siano stati i bombardamenti nemici o gli stessi bolognesi ad inizio ‘900 per l’intensificarsi delle carrozze o nel primo dopoguerra per l’intensificarsi delle automobili. Anche delle 12 porte (alcune veramente belle e monumentali), che secondo alcuni erano collegate all’esoterismo e ai segni zodiacali, ne rimangono solo 9, essendo state abbattute Santo Stefano (l’unica di cui non rimangano neppure antiche foto sbiadite), San Mamolo e Sant’Isaia. Porta San Felice e porta Maggiore sono i due ingressi della via Emilia, rispettivamente da ovest e da est. Delle altre 7 superstiti merita un cenno particolare porta Saragozza, per me la più bella (anche se “finta, perché ricostruita dopo le altre), che ha subito una inusuale redenzione da casa di appuntamenti a museo della Beata Vergine di San Luca. Porta Lame fu teatro di una storica battaglia della Resistenza. Porta Galliera è l’ingresso al centro per chi viene dalla stazione, mentre San Donato è l’accesso al cuore della città universitaria e del ghetto. Porta Castiglione è ai cancelli del polmone verde della città: i Giardini Margherita.

7) Bologna: le porte e le muraultima modifica: 2018-04-26T18:48:36+02:00da Joss_Epp