Regine e Giullari

Falò di vanità.


  Falò di vanità.     Bugie, verità, falò di vanità, su cui fluttuo, perché nuoto nei tuoi occhi. Energia di forza incomparabile, quella delle vostre frasi che sostengono le mie proposte, facendomi vedere le debolezze, pesando le responsabilità, nonostante tutto, lasciandomi andare in aria. È ora che la mia voce ti mandi, il tempo che ti piacerà solo essere, ingerendo dove meriti, la mia regina, la mia compagna, la mia amante. Tra cattive intenzioni camminiamo, l'armatura è la nostra presenza senza toccarci, può piovere, nevicare o alzare una tempesta, impossibile cancellare i nostri legami, forgiati nella fucina dei nostri cuori, selvaggi, indomabili di fronte al cuore. Ritorno tardivo al tramonto, aspetterai, aspetterò, con le mani in tasca, per essere caldo, per arvi cura, tesoro. Mantenere la simbiosi non è facile, l'equilibrio tra desiderio e tenerezza, mantenendo l'essenza diluindo con te, rispettando che te ne andi, senza nemmeno chiederti, perché conosco gli avanzi che pensi in quell'istante. Dimenticati di te stesso, ricordati ogni minuto lungo la strada, conosci te stesso vale la pena e valido, l'altro, perché è così che abbiamo deciso.