SOTTO UN CIELO ALTO E VUOTO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forse l’amore è la verità meno assurda in questo mondo

che non manca di assurdità.

E forse la risposta più semplice e, allo stesso tempo,

concreta alle complicate domande della filosofia

è quella che si trovano gli adolescenti, baciandosi nei parchi.

Un uomo e una donna che si amano correggono parzialmente

ciò che è male nella creazione del mondo.

 

 

 

Mi vedo su una modesta strada di campagna,

una strada ricoperta di erba lavata dal sole,

in un pomeriggio di primavera,

da qualche parte in un campo alla periferia della città,

sotto un cielo alto e vuoto.

Poiché i carri non passano qui da molto tempo,

l’erba cresce senza ostacoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A volte l’unico modo per proteggerci da questo mondo che fa tanto male,

è sputare fuori le sensazioni che ci graffiano tra lettere e parole.

Ed è in quei tempi che divento più trasparente di quanto vorrei.

oggi è uno di quei giorni.

 

 

Speriamo che un giorno nessuno dovrà stringere la speranza nelle proprie mani,

aggrappandosi tra l’oscurità e la paura di un sogno di fumo.

Quelle che non sono più di quattro semplici lettere potrebbero essere la storia di

chiunque, non molto diversa da quelle che leggiamo ogni giorno,

non molto diversa da quelle che ho sentito molto, molto tempo fa in prima persona.

Se ti fa pensare un po ‘, è molto per me. Grazie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Tutti portiamo delle maschere. Dal postino che ti consegna le lettere, al tuo capo ufficio, alla ragazza che credi sia innamorata di te, al tuo amico fraterno che ti pugnala alle spalle..»
Il cubano ballonzolava a ritmi alterni, dalla bocca dai denti ingialliti. Quanto fumo. Sbuffi di fumo.
«Non ne sei convinto, forse..? E’ così! Tutti siamo diversi da quello che mostriamo. Pirandello ha scritto ‘Uno, nessuno e centomila’.. lo sai quante diverse identità e quanti vestiti indossiamo, nell’arco della stessa giornata?»
Oh, ora uno sfoggio di cultura. Non sbaglia neppure l’autore. E quanti anelli su quelle dita. Oro, argento? Gemme preziose.
«Ma, in fondo, mica è colpa nostra, eh! L’uomo è un animale mimetico! Deve adeguarsi alla realtà che lo circonda (dieci, venti, trenta…). E’ questione di sopravvivenza, devi sempre essere più forte.. perchè qua fuori: è una giungla! Eh,eh,eh..»
Simpatia? No, per nulla. Nessuna simpatia. Apatia, forse. Voluta, cercata. Non farsi coinvolgere. Il gioco è un solitario, non un gioco di società (quale società?)
«La tua è la più evidente. Devi mica fingere di avere una maschera.. tu ce l’hai davvero! (quaranta, cinquanta, cento..) E sai una cosa? In un certo senso.. ti invidio. Veramente! Una finzione accolta con sorrisi ed applausi: e ti pagano pure per farla! Eh,eh,eh…»
Fingere, fingere, fingere, fingere. Calma, ormai ci siamo. Soldi contati. Si deve mangiare. Si, si deve sempre mangiare.
«Ecco; duecentocinquanta. Come concordato! Goditi la tua serata di riposo. Dopodomani ti aspetto per la replica. E ti raccomando: ricordati la maschera, eh!»
Scale. Ecco le scale di casa. Via il cappotto ed il cappello, un saluto a gatto Freddy, il tegamino sul fuoco lento; di corsa in bagno.
Strucco, strucco, strucco…
«Io, la mia, posso ancora toglierla.»Passò il re.
La sua carrozza preceduta da guardie in alta uniforme, con i pennacchi colorati e le armature lucenti. La sua carrozza traboccante d’oro e d’argento.
Dispensò la sua presenza, come un arcobaleno che solca inafferrabile l’orizzonte, per poi svanire.
Passò il re, e guardò avanti.
Sofia lo guardò in disparte. Non avrebbe certo potuto vendergli le sue cartoline colorate. E l’aria prometteva già fiocchi di neve.
Passò il Primo Ministro.
La lunga macchina scura, con i vetri impenetrabili, nel mezzo del corteo di polizia e forze d’ordine.
Il comizio natalizio avrebbe avuto inizio a breve. Gli elettori si sarebbero beati della sua favella, avrebbero sperato per un futuro radioso e ricco di promesse. Passò il Primo Ministro, e guardò avanti.
Sofia si ritirò nel sottoscala. Come la nonna prima di lei. I fiocchi di neve adesso scendevano copiosi, le mani gelate trattenevano a stento il baracchino a tracolla.
Passarono avvocati, commercialisti ed impiegati. Il tempo stringeva, i regali dell’ultimo momento attendevano, e guardarono avanti.
Passò un clown.
Gli scarponi dalla punta lunga e ridicola, il fiore appassito sul taschino del pastrano sdrucito, il cappello sulle ventitrè sbiancato dalla neve.
Ma si fermò.
Sofia infreddolita lo osservò incuriosita. Sarebbe riuscita a vendergli qualcosa? Se solo i geloni non le avessero intorpidito il tatto…
«Ho tanti amici, al circo… ma nessuna idea per far loro un regalo. Puoi aiutarmi?»
Il pagliaccio la prese per mano e la portò tra i fenomeni da baraccone.
Nessun passante si accorse di aver smarrito un’occasione.
Natale… E pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Nella vita…
ogni secondo, ogni momento,
ogni decisione è decisiva,
e inevitabilmente cambia tutto ciò che deve ancora venire…

E sono i piccoli centimetri, i
piccoli gesti che possono dare una svolta a tutta la nostra vita

Quando si invecchia Nella vita ,
ci sono cose che
vanno via…
che…
Fa parte della vita.
Ma lo impari solo quando inizi a perdere quelle cose.
Scopri che la vita è una questione di centimetri.
Questo è sport, lavoro, relazioni…
perché in tutto ciò che conta davvero nella vita,
il margine di errore è molto piccolo.

Mezzo secondo più lento o più veloce e non riesci a passarlo.
Mezzo secondo più lento o più veloce e non riesci a prenderlo.
I pollici di cui abbiamo bisogno per essere unici
e ottenere ciò che vogliamo
sono tutti intorno a noi.

Sono in ogni momento della vita,
in ogni minuto,
in ogni secondo

E chi spicca davvero,
chi trionfa nella vita,
è chi combatte,
chi lascia la pelle per quel centimetro che si guadagna,
perché quando aggiungiamo uno dopo l’altro,
perché sappiamo che se aggiungiamo quei centimetri
è quello che farà la fottuta differenza
tra VINCERE O PERDERE,
TRA VIVERE O MORIRE,
TRA ESSERE UN EROE O UN CATTIVO…

In ogni combattimento,
colui che va alla morte
è il uno che guadagna quel terreno.

E so che se c’è vita in me
è perché voglio ancora combattere
e morire per quel pollice.

Perché vivere
consiste in questo…
nel cacciare quei piccoli centimetri
che segneranno il resto della nostra vita…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Oggi al risveglio
un pensiero ha invaso la mia mente,
il primo,
forse il più involontario della giornata,
e una sensazione di pace e tranquillità
ha preso il sopravvento sul mio risveglio.

Quel pensiero
mi rende felice,
mi fa sognare, mi fa
ricordare sensazioni dimenticate,
mi fa sentire viva.

Oggi ho bisogno
di scrivere semplicemente
affinché il mio pensiero
sappia che è unico,
e chiedergli di tornare a trovarmi domani quando mi sveglio
.

E so che quel pensiero
è più di questo,
fa parte del mio presente,
e farà parte del mio futuro…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
E ogni momento è unico…
non ci sono momenti vuoti,
non ci sono secondi inutili.

Le persone vivono ossessionate
dal futuro,
dalle aspettative,
da ciò che diranno,
vivono ossessionate dalla paura della morte
considerando la loro vita una corsa contro il tempo
in un continuo combattimento con il tempo,
e la morte, ciò che diranno, e tutto. il resto non è la cosa triste…
la cosa triste è che le persone non sanno vivere,
e c’è sempre una paura nel profondo del loro essere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
L’assedio si chiude davanti ai nostri occhi,

conducendo per stretti sentieri i nostri appelli più fidati.

Ci sono momenti in cui diventiamo solo collegamenti fugaci

in un’architettura ben oltre la nostra comprensione.

Dai la colpa alla scarsa frequenza che ci disallinea

al sussurro umano e fornisce calore alla freddezza dei giorni vuoti.

Abbiamo dibattuto in mezzo ai meandri da cui siamo annientati,

mettendo in luce i sogni, cucendo emozioni e dipanando

le vesti acquietate dall’ombra del dubbio.

Non è sempre esplicito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non tutti ci calmiamo
allo stesso modo
o nelle stesse circostanze.

Quando il mare è calmo,
tutti possono essere timonieri,
il difficile è esserlo nella più grande delle tempeste.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quanto può essere eccitante guardare la tua donna,

lì ferma, distesa davanti a te, che aspetta solo un tuo gesto,

una tua mossa, senza toccarla?

Accarezzandola solo con gli occhi,

come se fossero le tue mani,

indugiando su ogni centimetro,

piega o rigonfiamento del suo corpo,

mentre il desiderio si impadronisce

della tua mente e scorrendo violento nelle vene,

scende furioso giù in fondo al ventre?

E che effetto può avere quello sguardo su di lei che,

se vestita,

si sentirebbe penetrare le vesti e spogliare dai tuoi occhi

che ora avvolgono la sua pelle nuda,

candida, fremente e impaziente …

anche se la sua voce ha appena detto

“e ora guardami, senza toccarmi, e fammi vedere quanta voglia hai di me”.

 

(© G. )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Il dolce canto della notte luminosa
Si spegne dalla pioggia primaverile,
Dal tocco floscio della pelle
Sotto la luce brillante …
Della luna.

I momenti si contano…
I sussurri si raccolgono…
Si pronunciano tenere parole,
Fino a quando il sole sorge nel cielo.

Si mettono in mente i desideri,
poi si fa teatro.
Finché entrambi si addormentano
E si incontrano in sogno!…

Si svegliano, si baciano e poi si addormentano,
Finché la Luna non sorge di nuovo!
Con il suo silenzio supremo,
Con il suo abbraccio profondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

lettera d’addio

Sono venuto a dirtelo

Me ne sto andando

Le campane dell’addio hanno suonato

Questo è il nostro ultimo incontro

Non ci vedremo dopo oggi

E inizieremo il viaggio dell’oblio

E se la tua spada viene prima di me fuggirò da lui

E nasconditi nel buio

E se mai sentissi una melodia

me l’hai regalato chiuderò le mie orecchie

finché non finisce Non voglio più sofferenza

E se mai mi manca la tua voce

Non romperò i miei muri e tieni il mio telefono e ascolta la tua voce

Per sconfiggere tutte le mie decisioni mi siederò da solo

nel mio annegamento E spegni le luci

Quindi non vedo la tua foto sulle sue pareti vivrò dopo di te

negli iceberg giuro che me ne vado Contro la mia volontà

Se è facoltativo Cosa hai scelto oltre al tuo amore?

E non hai scelto altro che il tuo cuore una residenza per me

Sono venuto a dirtelo Ho deciso di ucciderti e mi uccido

per romperti e romperti me stesso con te sii felice senza di me

Perché sei un uomo che merita la felicità

Ma io sono una femmina creata per amore della miseria

non dimenticherò mai mi hai dato la felicità

Ma tutto quello che voglio ora

Per seppellire la mia testa tra le tue braccia e piangi,

Fino a quando tutto il mio dolore non sarà finito

E poi voglio che te ne vada senza salutare

Non voglio che tu mi guardi Perché i tuoi occhi mi fanno perdere il diritto

Tu ed io siamo stati creati in un mondo

Non conosce l’amore e non ci crede Uccidiamo questo amore

Perché è oltre la follia Io e te abbiamo rubato alla felice lettera d’addio…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
A volte ci sono persone che si rifiutano di sentire,
diventano una barriera
e iniziano a temere
di passare le ore a pensare a un’altra persona.

È un mistero, perché
non sai né come né perché,
ma all’improvviso inizi a pensare,
a sentire,
a meravigliarti,
e la paura di sentirti vulnerabile ti rende più debole, perché
il kerer a qualcuno può renderti forte e potente
ma anche debole e indifeso.

E ora certe debolezze
mi invadono,
e in me sorge un tallone d’Achille,
perché anche il guerriero più potente
ha un punto debole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Di solito uso due parole come una sola: vivi e sogna.
Conosciamo già la differenza tra esistere e vivere, ma…
qual è la differenza tra sogni e desideri?
I sogni sono ciò che molte volte ci tengono in vita,
con le mani aggrappate alla speranza,
con l’idea di realizzare ciò che vogliamo.
I desideri possono essere molto intensi,
ma sono qualcosa che dipende più dal momento e dal luogo… Le

persone di solito vogliono molte cose
ma dopo il “fallimento” iniziale ci rinunciano…

 

 

 

 

 

 

PS-Leggo che una donna intelligente è una scelta pesante,

io mi sento un ochetta quando mio marito mi sorride,

scrivere che una donna se possiede un cervello funzionante

è meglio non avere un rapporto -perché e perché-

Che idiozia,è un offesa per chiunque donna,

e anche uomo perché non è un intelligenza che crea

un rapporto di amore,ma i propri desideri,attrazione desiderio,

e crescere con il proprio compagno anche se uno dei due

ci mette più tempo,sicuramente le sue doti saranno diverse.

Sarebbe come affermare,non avvicinate donne troppo belle,

perché,come asserivano le stesse donne che non lo erano,

le donne belle sono oche!!!le donne che non credono di esserlo

tanto ma tanto intelligenti!!!aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Le donne sono tutte belle perché uniche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sensazione più piacevole? Pace interiore.

La tutela più efficace? Il sorriso.

Il miglior rimedio? L’ottimismo.

La soddisfazione più grande? Compito compiuto.

La più grande forza del mondo? Fede.

La cosa più bella del mondo? AMORE

 

-Frase di Madre Teresa di Calcutta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’amore è qualcosa per cui vivere,
qualcosa da non lasciar morire.
Se mi guardo indietro io conosco la verità.
La vita è un gioco che non posso giocare,
lasciando vittime innocenti nel mio cammino..

 

 

 

 

 

 

 
E niente è facile,
tutto costa sforzo o lacrime..
ma ho perso la bussola,
sono senza meta.
Tuttavia, l’amore per la vita in me è immenso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Fa parte di un arcano..
nessuno sa dove si trova l’amore,forse in un sogno,
un segreto che non si chiede mai di confessare. .
In un’isola piena di fiori,
tengo il mio con tutta l’esperienza, la saggezza..
Il nostro dilemma: creare o distruggere.

 

 

 

 

 

 

 
Io preferisco creare,
ma solo creare lo spazio per un sogno.
Amare non è necessario capirlo.
in un breve periodo come quello in cui viviamo.

 

 

 

 

 

 

 
Amaro o dolce,
la cosa importante è avere il gusto per cui viviamo.
Non importa quale sia la mia vita se è povera,oppure ricca,
ma non mi cerco il consenso per essere infelice…
nel mio triste silenzio…

 

 

 

 

 

 

 

 
Il sapore della vita,
dipende dal vento in quel momento,
naturalmente,
c’è di tutto e con colori diversi,
ma sono nostri, non quelli di tutti.

 

 

 

 

 

 
Nessuna vita è povera perché nessun essere è.
Dal momento in cui si nasce c’è una ricchezza in essa,
la povertà è cercare di fare del male a quella persona..
Solo con la gioia si può emergere nei momenti tristi..
Tu mio amore.. io e te abbiamo bisogno dei nostri sogni..smarriti..
Cercami..come,e quando vuoi..©

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tu ragazza, che continui a spezzarti il cuore, è tempo di vedere il tuo valore. Impara ad amare te stessa e a ritrovare la tua fiducia.

Tu vali più di quanto credi di meritare. Devi capire che non puoi cambiare qualcuno se quella persona non vuole cambiare e smettere di provare. Ti fa solo male.

Ricorda che la cosa più importante è essere la tua prima priorità.

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Meriti molto più dei personaggi misti e del messaggio occasionale. Non puoi permetterti di essere la seconda o la terza scelta.

Sei troppo bella per essere triste per qualcuno che probabilmente non si preoccupa affatto di perderti.

Devi imparare ad amare e apprezzare te stesso in modo che gli altri possano amarti e apprezzarti. Fino ad allora, non ti preoccupare, sarai grande ed esci da sola.

 

Non devi incolpare di non avere gli stessi sentimenti. Puoi dare e mostrare tutti i tuoi sentimenti, ma ciò non significa che farai sentire lo stesso a qualcuno.

Essere così aperti all’amore è un tratto che poche persone hanno: conservalo.

Sei bella, gentile, intelligente e andrai lontano.

Un giorno, guarderai indietro a tutte le ferite e situazioni in cui il tuo cuore era spezzato e capirai perché sono successe queste cose.

 

Immagine correlata

 

Qualcuno, qualche volta, ti tratterà come una regina e poi realizzerai tutto il dolore che ti ha portato finora. Ma oggi, mettiti al primo posto e smetti di spezzarti il cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Quando ti tocco nella mia mente
le mie mani scivolano lentamente
in ogni vertice del tuo corpo,
mentre la tua bocca beve dai miei seni
nasce il desiderio…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E se non sei mai stato amato,

come fai a sapere cos’è l’amore?

Come ci si sente quando sei tutto per qualcuno?

Qual è la radice quadrata di 657248750?

Qual è l’odore delle nuvole?

Non è una cosa che mi chiedo tutti i giorni,

ma mi è chiaro che non saprei rispondere a nessuna di esse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
E lei non vuole sentirsi così,

vulnerabile e distrutta.

Non vuole provare quel senso di colpa

che a volte la travolge.

Colpevole di amare,

di sentire così tanto da stringerla nel profondo,

a volte anche affogandola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Mi disegnerai amore mio i desideri?

Mi dipingi carezze che mi portano in paradiso

mentre mi baci le labbra, bruciando seta e velluto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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