La Serie A da zero a dieci-Dodicesima giornata

I nostri voti alla dodicesima giornata di campionato.

Cominciamo con Empoli-Genoa. I toscani meritano 7 per il gioco espresso. Nel finale un rimpallo fa sì che Bianchi (8, bravo a farsi trovare pronto) abbia il pallone tra i piedi e finalizzi, ma l’Empoli come squadra ci è piaciuta. Non ci è piaciuto il Genoa (5), che nonostante il pareggio agguantato, ha ancora molte lacune. Riuscirà Shevchenko a colmarle? 10 a Zurkowski per il super-goal.

Lo Spezia (6) prende tre punti fondamentali. Passo indietro per il Toro (5), che si dimostra poco brillante. 9 a Sala per il goal, 4 a Belotti per il goal mangiato.

Altra vittoria di “corto muso” per Allegri e la Juve (6). I bianconeri però non convincono ancora sul piano del gioco, vistosi solo dopo l’espulsione di Milenkovic (3, ma puoi compiere un’ingenuità simile)? Senza il guizzo di Cuadrado (8) alla fine, si farebbero gli stessi discorsi intorno alla squadra e al tecnico? La Fiorentina (7) tiene bene il campo, con l’inferiorità numerica ovviamente cala alla distanza, ma i toscani non escono ridimensionati, specie per il calcio offerto nel primo tempo.

Bella sfida a Cagliari, con l’Atalanta (8) che torna ad essere l’Atalanta che abbiamo ammirato e un Cagliari (6)  che ha cercato di fronteggiare i bergamaschi fino all’ultimo, mettendoli in difficoltà. Da 9 sia il primo goal dei lombardi che il secondo, con Zapata che fa un vero goal da bomber. 8 a Godin per il lancio a Joao Pedro, decisamente “al bacio”.

Tre punti “di quelli che pesano” per il Venezia, che contro la Roma merita la vittoria (e merita anche un bel 9). I veneti dimostrano di saper giocare bene, fornendo un’ottima prova di squadra. Al contrario la Roma spreca il vantaggio con una prestazione insufficiente. Da Mourinho ci attendiamo di più. Menzione per Abraham e il suo goal (8), cercato e trovato con grande caparbietà.

Ci attendiamo di più anche dalla Sampdoria (5), la cui posizione in classifica è inferiore alle attese. Dopo un bel primo tempo, i blucerchiati calano e il Bologna (8) alla fine merita la vittoria. Bella l’azione (da 9) del primo goal felsineo e menzione anche per Audero, la cui parata su Olsen nel finale merita 9. Bene anche Arnautovic (7),  che sbaglia un goal nel primo tempo, ma alla fine si fa perdonare con una “zampata” decisiva e dimostra di essere più che mai uomo-squadra bolognese.

Vince l’Udinese (7), che trova il goal del 2-2 fortunosamente, ma alla fine va a vincere con merito, contro un Sassuolo (6), che dopo l’exploit di Torino sembra in calo (non solo per i risultati). Menzione per Frattesi (8) e il suo vizio del goal.

Battuta d’arresto per il Napoli, che a noi non è sembrato affatto in crisi. Patisce all’inizio, ma poi trova il pareggio, grazie anche alla complicità di Montipò (5) e sfiora più volte (beccando due pali) il goal decisivo. Gli azzurri meritano un 7. 8 invece a Barak e Simeone per l’azione del vantaggio veronese.

Tutto facile per la Lazio (8), autrice di una gara convincente. La Salernitana colpisce due legni e non rinuncia a giocare (per questo diamo 6 ai campani). 10 a Luis Alberto per il goal, un vero gioiello di tecnica, 8 a Pedro per la prova fornita.

Veniamo al “Derby della Madunina”. C’era grande attesa per il match di San Siro. E’ stato senza dubbio avvincente, giocato meglio dall’Inter, che ha creato di più ed è stata per lunghi tratti superiore ai rossoneri. 7 dunque ai nerazzurri, 6 al Milan, che alla fine rischiato anche di vincere, ma sarebbe stato troppo. Veniamo ai protagonisti. Di Calhanoglu ne parliamo dopo, diamo 7 ad Inzaghi per come ha impostato la partita (d’altronde se i giocatori sbagliano goal e rigori non è certo colpa sua) 5 a Lautaro (ha sulla coscienza il rigore sbagliato e manca anche un’altra occasione), 7 a Brozovic, 7 anche a D’Ambrosio (più pericoloso di Perisic). Per i rossoneri 9 a Tatarusano per il rigore parato a Lautaro, occasione in cui ha dimostrato prontezza di riflessi e bravura. 3 a Kessie per quanto combinato sul primo rigore (dare via la palla no?), 7 a Tonali (buona prova fino a quando ha avuto corsa), 7 ad Ibra (ha fatto molto lavoro oscuro e si è reso utilissimo alla causa), 7 a Tomori, 4 a Ballo-Touré (imbarazzante, possibile che in Italia non ce  siano di migliori?), 6 a Pioli perché il Milan è stato inferiore all’Inter per lunghi tratti, vero, ma non ci è comunque sembrata una squadra rinunciataria o non in salute, ha cercato anzi sempre di tenere botta.

Inoltre

Calhanoglu merita 8 perché ha dimostrato di avere grinta e carattere nell’affrontare un pubblico in gran  parte ostile. Poteva evitare l’esultanza provocatoria? Senza dubbio, ma è anche vero che quando ti gridano (meritando zero) in continuo “Figlio di puttana” (e per cosa? Perché sei andato a lavorare in un posto dove ti offrivano migliori condizioni contrattuali?), ci sta.

Pierluigi Pardo sul goal del Milan esalta Tomori e la sua perfetta scelta di tempo. Peccato che il difensore rossonero non tocchi la palla. Il solito giargianese, che merita 3.

Infine, Ballardini è stato esonerato. L’anno scorso è stato bravissimo a portare il Genoa in acque tranquille, possibile che quest’anno non fosse più capace ad allenare? Noi crediamo di no. In bocca al lupo per il futuro al tecnico ravennate.

La Serie A da zero a dieci-Undicesima giornata

I nostri voti all’undicesima giornata di campionato.

Bell’incontro tra Atalanta e Lazio, con due squadre che si affrontano a viso aperto e meritano 8 tutte e due. Zapata merita 9 per il goal e la Lazio pure per l’azione del goal dell’1-0.

Bell’incontro anche a Verona, ma solo per i tifosi veronesi, che hanno visto la loro squadra dominare nel primo tempo i bianconeri. La stanchezza nel finale stava per giocare un brutto scherzo ai gialloblù, ma il pareggio sarebbe stato ingiusto. Verona quindi sugli scudi (9), ancor di più Simeone (10 per i goal, in particolare il secondo, da manuale). La Juventus merita  4, come lo merita Allegri. Siamo all’undicesima giornata e la squadra sembra non avere ancora un’identità. Le vittorie con Chelsea e Roma avevano illuso, Pirlo e Sarri avevano più punti all’undicesima giornata, ma venivano continuamente messi in discussione, non dimentichiamolo. Una Juve lenta, prevedibile, in cui l’unico che si salva è Dybala (7), autore di belle giocate, ma naturalmente trattasi di guizzi del singolo, giocare bene è tutta un’altra cosa.

Ottimo Torino (9), autore di una bella prova di squadra. Bella l’azione del primo goal (da 9), che dimostra quello che abbiamo già scritto, ovvero Juric può costruire qualcosa di buono se lo si lascia lavorare. Male la Sampdoria (4), mai in partita e male ancor di più Silva (3), che lascia i compagni in dieci ingenuamente.

L’Inter (8) vince contro l’Udinese. La risolve Correa (9), ma prima del goal del calciatore argentino i nerazzurri avevano creato diverse palle goal, dimostrando di meritare il vantaggio e in seguito la vittoria. L’Udinese (6) fa quello che può, ma alla fine cede sotto i colpi nerazzurri.

Vlahovic (10) è il mattatore indiscusso di Fiorentina-Spezia. I viola (8) meritano indiscutibilmente la vittoria, al termine di una buona prova. Lo Spezia (5) deve registrare un po’ la fase difensiva.

Genoa e Venezia pareggiano, ma la partita è stata comunque gradevole. Meglio i veneti (7), mentre i liguri (6) non sembrano la squadra che lo scorso anno Ballardini portò in salvo bene.

Colpaccio dell’Empoli (7), che forse raccoglie più di quanto meritava, ma che dimostra di giocarsela con tutti, senza timori reverenziali. Il Sassuolo merita 7, perché non meritava la sconfitta. Ha avuto un solo, grave torto, non chiudere la partita e l’ha pagato. Bella l’azione (8) del goal del 2-1 dei toscani.

Il Napoli vince, ma non senza problemi, anche per merito di una Salernitana tenace, che se gioca così può migliorare la propria classifica (7). Spalletti (8) ha il merito di azzeccare i cambi.

Veniamo a Roma-Milan. Il Milan (8), conferma quanto di buono fatto fino ad oggi, lavoro di Pioli (9) compreso. Paga una fesseria di Theo Hernandez (2, era il caso?) che lascia la squadra con un uomo in meno, riaprendo di fatto le speranze di una Roma (5), fino a quel momento inferiore ai rossoneri. Ibra (10) merita solo applausi per il goal e per il fatto che a 40 anni si sta dimostrando ancora decisivo. Mourinho ha ragione nel protestare giacché il fallo di Kjaer su Pellegrini è rigore netto, ma deve riflettere sul fatto che la sua squadra ieri, fino a quando è stata undici contro undici, ha faticato parecchio. Per questo il trucco di spostare l’attenzione altrove (segnatamente sull’arbitraggio), non funziona con noi e fa guadagnare un 5 al tecnico portoghese. 2 all’arbitro Moresca e ai suoi collaboratori perché quello su Pellegrini, ribadiamo, era rigore.

Il Bologna (7) vince meritatamente, dopo un primo tempo non brillante. Il Cagliari (5) sfiora il pareggio nel finale, ma sarebbe stato troppo. I sardi possono e devono fare di più, ad oggi la mano di Mazzarri non si è vista. Menzione per Arnautovic (8, un velo prezioso per De Silvestri e un goal), Skorupski, la cui parata nel finale vale 9 e per Caceres, che si becca un 3 per l’espulsione e per come l’ha rimediata.

Inoltre

10 a Reina che si è dimostrato un gran signore e ha proseguito senza fare sceneggiate, come spesso è accaduto in passato.

Zero a chi ha tirato la monetina.

La Serie A da due a dieci-Decima giornata

Ecco i nostri voti legati al turno infrasettimanale concluso ieri.

Iniziamo da Spezia-Genoa. Lo Spezia (7) avrebbe meritato i tre punti per il gioco espresso, ha avuto il solo, grande torto di non chiudere la partita. Il Genoa (5) ottiene alla fine un punto che sembrava insperato, ma i problemi restano.

Si sveglia la Salernitana (6), ma fu vera gloria? Più che meriti dei campani, vediamo demeriti del Venezia (5) e soprattutto di Ampadu (2, espulsione evitabile che compromette la squadra) e Romero (4), che con la sua uscita “Ad Minchiam” regala il match-ball a Schiavone (7), che non lo spreca.

Il Milan (6) vince senza infamia e senza lode. Bravo Giroud a trovarsi pronto al momento giusto (8). Il Toro va vicino al pareggio con Praet, merita 6 perché comunque la sconfitta a Milano col Milan ci sta, ma secondo noi i granata possono e devono fare di più.

La sorpresa è stata senza dubbio la sconfitta della Juventus (4). Le ultime prestazioni bianconere sembravano averci mostrato una squadra non bella, ma solida. Ieri non è stata bella, ma neppure solida. L’anno scorso, quando la Juve perdeva punti contro squadre considerate a lei inferiori, c’era chi diceva: “Con Allegri queste partite la Juve le vinceva”. Due punti persi con l’Udinese (non tirate fuori Szczesny, ci ha messo sicuramente del suo, ma nel secondo tempo la Juve ha smesso di giocare), tre in casa con l’Empoli e il Sassuolo, con lo Spezia vinta grazie ad una parata decisiva di Szczesny (certamente più decisiva degli schemi allegriani). Dall’altra parte 9 al Sassuolo per l’impresa. Gli emiliani meritano 9 pure per l’azione del primo goal, da manuale, tanto che i difensori bianconeri non hanno ancora capito adesso cos’è successo secondo noi.

L’Udinese (7) meritava di vincere per il gioco espresso. Bravo Suxess (8), che si presenta subito come meglio non potrebbe. Il Verona (5) alla fine guadagna un punto, ma per come ha giocato è già tanta roba.

Bella partita tra Sampdoria e Atalanta. Vincono i bergamaschi (8), ma i blucerchiati (7) non escono ridimensionati, anzi. Caputo (7) torna al goal e ne sfiora un altro che solo una gran parata di Musso (9 per il gesto tecnico) gli nega. 10 invece ad Ilicic per il goal.

Vince la Roma (7), che a Cagliari fatica, va in svantaggio, ma alla fine  porta a casa i tre punti. Diamo 7 pure ai sardi perché tutto sommato non meritavano la sconfitta. 9 a Pellegrini per il goal, 4 a  Viña per il liscio.

L’Inter (7) vince ad Empoli dopo aver sofferto un po’ all’inizio, ma dimostrando di saper amministrare la partita. L’Empoli (6) cade, pagando un errore arbitrale clamoroso (il rigore sullo 0-0 per i toscani c’era tutto), che frutta un 2 all’arbitro Chiffi e ai suoi collaboratori (il VAR a che serve allora?) e un’ingenuità di Ricci (2 anche a lui), che compie un fallo da espulsione lasciando la propria squadra in inferiorità.

La Lazio riscatta la débacle  di Verona con una buona prova (da 7) e una vittoria meritata. Bella l’azione del goal di Pedro (9). La Fiorentina (6) non riesce ad incidere, ma comunque ci prova, non dimostrandosi affatto rinunciataria.

Vince e convince il Napoli (8), contro un Bologna (5) mai entrato praticamente in partita. Menzione per il goal di Fabian Ruiz (10).

Inoltre

9 a Giovanna Carollo. Brava e professionale, non fa certo rimpiangere Paola Ferrari a 90° Minuto (ma va detto che non far rimpiangere la Ferrari non era un’impresa titanica…).

La Serie A da zero a dieci-Ottava giornata

I nostri voti al campionato, come di consueto.

Bella partita tra Spezia e Salernitana (7 a tutte e due), decisa da un goal straordinario di Kovalenko (10).

Molta attesa per Lazio-Inter, che vedeva tornare Inzaghi all’Olimpico contro la sua ex squadra. Ha vinto la Lazio (7), l’Inter dopo un buon primo tempo è calata (6), ma a tenere banco nel dopo-partita non sono le giocate dei calciatori, ma il goal del 2-1. Cos’è successo è risaputo, noi però vogliamo andare un po’ controcorrente. Bene ha fatto l’Inter a proseguire l’azione, altrettanto bene ha fatto la Lazio a ripartire (non l’hanno buttato fuori gli altri il pallone, perché dovevano farlo loro). I giocatori dell’Inter non hanno visto Di Marco a terra? Lautaro sicuramente non l’ha visto, ma che gli altri nove non l’abbiano visto e non abbiano potuto dire a Lautaro “Butta fuori il pallone” ci pare strano, piantiamola con quest’ipocrisia (se ci fosse stata Belen Rodriguez nuda a terra, invece di Di Marco, qualche giocatore nerazzurro l’avrebbe vista…). Diamo 4 ad Irrati perché I due rigori c’erano, Di Marco non è stato colpito alla testa e un minuto dopo il caos, correva beatamente per il campo. (arrestare il gioco per cosa, dunque?), segno che a nostro avviso ha ben giudicato gli episodi essenziali. Non dare il rosso a Dumfries e darlo a Felipe però è stato un errore troppo grossolano.

Il Milan (7) vince in rimonta contro un buon Verona (7, non meritava la sconfitta), dimostrando carattere. A decidere è stato un errore clamoroso di Guenter (3). La partita è stata comunque condizionata da due rigori che definire generosi è dire poco, per questo rifiliamo un bel 5 a Prontera.

Il Cagliari vince finalmente la sua prima partita. Lo fa meritatamente, grazie anche al solito Joao Pedro (9) e ad un Cragno decisivo (9 anche a lui). La Sampdoria cerca di giocarsela, ma alla fine esce sconfitta. Noi non drammatizzeremmo (diamo 6 ai blucerchiati che comunque le loro occasioni le hanno create).

Buona partita del Bologna ad Udine (da 7), bene Barrow (8). L’Udinese (6) pareggia, ma non convince, anche se ha l’attenuante di aver giocato in 10 per più di metà partita. Pereira merita 2, è vero che l’espulsione è stata un po’ severa, ma lui, già ammonito, perché ha voluto rischiare? Statti fermo! L’arbitro Abisso e i suoi collaboratori meritano 1. Possibile che nessuno si sia accorto che il goal di Beto era da annullare?

Emozioni a non finire a Marassi tra Genoa e Sassuolo, con gli emiliani in vantaggio (8 a Scamacca per i due goal), ma che alla fine si fanno rimontare (anche un po’ ingenuamente e per questo diamo un 6, che in caso di vittoria poteva essere 7). Male Consigli (sul primo goal rossoblù la responsabilità è sua e per questo diamo 4), bene il nuovo acquisto genoano Marquez, che alla fine va pure in rete e merita 8 per la pesantezza del suo goal.

L’Atalanta (9) vince ad Empoli e sembra di nuovo avvicinarsi alla squadra che abbiamo ammirato nelle ultime stagioni. L’Empoli comunque non ha sfigurato (come può far presagire il risultato). Ha giocato, ha avuto le sue occasioni e con un po’ di fortuna magari avrebbe perso, ma con un passivo meno grande (per questo diamo 6 ai toscani). Ilicic (al di là del rigore sbagliato) realizza una doppietta e merita 7 (un voto in meno lo deve al penalty).

Soffre il Napoli (7), che dopo un primo tempo arrembante, rischia contro un Toro non trascendentale, ma ben organizzato dopo un avvio difficile (e per questo gli diamo 6). Risolve ancora Osimhen (8), di cui cominciamo a capire quanto siano state determinanti le sue numerose  assenze fra i partenopei lo scorso anno. Tra i granata una citazione per Brekalo (7), l’attaccante più pericoloso fra i granata. 4 ad Insigne per come ha calciato il rigore.

Arriviamo all’altro match-clou (insieme a Lazio-Inter) della giornata: Juve-Roma. La Juve merita 8 (come lo merita Allegri, che dopo un inizio non facile sta trovando la quadratura del cerchio, almeno così sembra) per come ha gestito la partita, dimostrandosi squadra magari non appariscente, ma tenace e compatta. Una sola, grande ingenuità, le poteva costare cara, ma il tanto criticato Szczesny (9) ha tolto le castagne dal fuoco. Dopo il Milan in casa e La Spezia, è la terza volta che il numero 1 bianconero risulta decisivo. Alla faccia di chi lo insultava!

Una menzione la merita un altro calciatore spesso beccato dalla tifoseria juventina: Mattia De Sciglio (8), ieri autore di una grande prova, suggellata dal cross decisivo da cui è scaturito il goal di Kean.

I giallorossi sono partiti bene, ma poi hanno sbattuto contro il muro bianconero. Hanno avuto un’occasione d’oro, ma l’hanno buttata nel cesso. A proposito, Veretout merita 2, ma non per aver sbagliato il rigore (capita..), ma per aver fatto il fenomeno con Abraham. Ha voluto tirare il rigore al posto del compagno a tutti i costi e poi l’ha tirato in quella maniera. In pratica una figura di merda.

Noi alla Roma diamo comunque 7 (come lo diamo a Mourinho, anche se non ci sono piaciute le sue proteste nel finale), giacché si è impegnata (ha anche dovuto fare a meno di Zaniolo) e ha cercato di giocare a calcio.

Il Venezia (7) vince meritatamente contro la Fiorentina (5), dimostrando che di questo passo in Serie A ci può non solo stare benissimo, ma giocarsi le partite senza timori reverenziali. Bella la giocata sul goal, in particolare il controllo+assist di Henry (9).

Altro

Tre a Lele Adani. Elogia gli uruguaiani del Cagliari (e fin lì va bene), ma nel farlo dice: “C’è Caceres che fa goal”. Ora, con tutto il rispetto per Caceres, il suo era un tiro “Ad Minchiam” che se non trovava una deviazione sarebbe arrivato in bocca al portiere. Domanda: ma Adani il giargianese deve per forza farlo per contratto o gli viene naturale farlo?

Due a Riccardo Sottil. Già ammonito, fa un fallo da ammonizione. Sacrosanta la decisione arbitrale di espellerlo quindi. Invece di protestare recitare  un po’ di “Mea Culpa”?

Zero a Dumfries. Confonde il calcio con la boxe.

La Serie A da zero a dieci-Sesta giornata

I nostri voti alla sesta giornata di Serie A.

Iniziamo con Spezia-Milan. Vittoria sofferta per i rossoneri (7), che comunque dimostrano ancora una volta di essere squadra. Lo Spezia (6) nelle due partite con Juve e Milan è uscito a bocca asciutta, ma nonostante ciò ha dimostrato di essere una squadra tenace e ben organizzata. Continui così e siamo certi che i punti arriveranno. Citazione per Maldini III, che segna il suo primo goal in Serie A e merita 8, esattamente come Brahim Diaz, che zitto zitto ha già segnato tre goal in cinque partite ed è il capocannoniere della squadra.

Girandola di emozioni a San Siro, con Inter e Atalanta (9 a tutte e due) che danno vita ad un avvincente match. Gran bella partita, ricca di colpi di scena. Diamo 9 a Lautaro e a Malinovski per i loro due goal, 9 a Maresca e ai suoi collaboratori per aver ben diretto una partita difficile e per aver usato efficacemente il VAR, 8 a Musso per le parate, 5 a Di Marco per il rigore sbagliato.

Anche Genoa e Verona (8 a tutte e due) danno vita ad un’emozionante partita. Da segnalare la doppietta di Mattia Destro (che vale 10, specialmente per il secondo goal, alta scuola!), ormai ritrovato ai livelli di un tempo.

La Juventus (6) vince, ma continua a faticare (specialmente nel finale). Era dal 1988/89 che i bianconeri non prendevano 10 goal nelle prime sei giornate (nemmeno la Juve del tanto vituperato Maifredi li prese), considerando che in tanti hanno salutato il ritorno di Allegri come il ritorno di colui che avrebbe dato più solidità alla squadra, si può fare meglio. Bene Chiesa (7), bello il goal di Dybala (8), Morata si mangia un goal alla Calloni ed è poco incisivo (5). La Sampdoria (6), dopo una prima brutta mezz’ora,  ha contrastato i bianconeri riuscendo a rendersi pericolosa. Bene, riconosciamoglielo, Candreva (7).

Bella vittoria dell’Empoli (8), alla faccia di chi già vedeva Andreazzoli (8 pure a lui) in bilico. I toscani sfoderano una bella prova, al contrario del Bologna,  che nonostante l’errore di Arnautovic dal dischetto avrebbe potuto dare un altro senso all’incontro, alla fine ha meritato la sconfitta (e un 5).

Il Sassuolo (6)  vince contro la Salernitana, anche se probabilmente la Salernitana (6)  non meritava la sconfitta. I campani hanno giocato una buona partita, ma hanno avuto un torto clamoroso: non l’hanno buttata dentro!

La Fiorentina (7) vince e dimostra di voler fare sul serio, anche se l’Udinese (7) non meritava la sconfitta. Anche qui, bisogna fare lo stesso discorso fatto per la Salernitana, i friulani hanno giocato bene, ma non l’hanno buttata dentro!

C’era molta attesa naturalmente per il derby di Roma, che vedeva di fronte, oltre alle compagini capitoline, anche Sarri e Mourinho. L’ha spuntata la Lazio (8), che alla fine ci è sembrata più squadra dei giallorossi (5), anche grazie alla loro bruciante partenza. Dopo tante critiche, Sarri (8) si è preso una bella soddisfazione, sconfiggendo Mourinho (5), che dimostra di dover ancora lavorare parecchio per portare la Roma in alto, come pretendono da lui.

Il Napoli (10) vince e continua ad essere primo in classifica. Quella col Cagliari (5) è stata una sfida a senso unico, in cui è brillata la stella di Osimhen (9), praticamente immarcabile. L’anno scorso è mancato per diverse partite agli azzurri, i quali con lui in più possono veramente ambire a traguardi prestigiosi.

Concludiamo con Venezia-Torino. Noi diamo 6 a tutte e due le formazioni, il Toro nel finale per poco non fa il colpaccio con Mandragora, ma visto l’andamento della partita, il pareggio ci sta. Abbiamo letto critiche a Djidji per aver provocato il suo secondo rigore consecutivo. Mentre quello contro la Lazio è stato un intervento letteralmente da pollo, quello di ieri è stato un fallo inevitabile (o faceva fallo o l’avversario faceva goal), in tanti avrebbero fatto come lui, non raccontiamoci storie.

Inoltre

 Zero a Nicolò Zaniolo. Incommentabile.

La Serie A da zero a dieci-Terza giornata

Ecco le pagelle concernenti la terza giornata di campionato.

I primi a giocare sono stati Empoli (5, un pesante passo indietro dopo Torino) e Venezia (7 per i primi tre, pesanti e meritati punti). La vittoria dei lagunari è stata impreziosita da due bellissimi goal di Henry e di Okereke (entrambe goal da 10!).

La sfida più attesa di sabato era quella di Napoli. Il Napoli l’ha vinta, alla fine meritatamente giacché nel secondo tempo la Juventus ha faticato a passare la metà campo.

E’ stata una sfida strana, con tre goal propiziati da errori individuali clamorosi, ma i partenopei (7) sono sembrati più squadra dei bianconeri (5). Certamente Cuadrado, Chiesa e Dybala non sono tre scaramacai qualunque e tre assenze così pesano, ma la Juve dopo un buon primo tempo è calata clamorosamente dal punto di vista atletico. Poi, parliamoci chiaro: Szczesny (3) l’ha combinata grossa (conviene ancora fare ammuffire Perin in panca?), Kean (3) altrettanto, ma se quel fenomeno di parastatale di Manolas (3, è e sarà sempre sopravvalutato) non passa la palla a Morata, la Juve non avrebbe segnato nemmeno in dieci giorni. In questa partita strana, una certezza: Koulibaly, goal a parte, è il top player azzurro e merita 9. Una menzione anche per  Anguissa, autore di una prova da 8.

A Bergamo tre punti d’oro per la Fiorentina (8) e una sconfitta pesante per l’Atalanta (5). 9 all’arbitro Marini  e ai suoi collaboratori: c’erano tre rigori e li hanno fischiati tutti, ma su questo ci torneremo alla fine.

Bella ed emozionante sfida a Marassi tra Sampdoria e Inter. Le due squadre meritano 9 per aver dato vita a questo match. Meritano 10 Di Marco (Mancini potrebbe farci un pensierino…) e Augello per i due goal, 9 D’Ambrosio per il salvataggio sulla linea che vale veramente un goal e che ha evitato una sconfitta alla sua squadra, 9 Barella per l’azione della rete (da 9 pure lei) di Lautaro, 3 gli interisti che criticano Handanovic (sui due goal cosa poteva fare?).

Bella sfida anche a Cagliari, anche se rocambolesca. Il Cagliari parte bene ma cede alla fine (6), Joao Pedro segna, ma alla fine sbaglia un goal che neppure un bambino di 5 anni (e per questo merita  4). Bravo il Genoa nel continuare a crederci (7) e bravo Fares (9), autentico “Man of the match”.

Bella gara tra Spezia e Udinese, vinta dai friulani (8), che meritano il posto in classifica che occupano. Primo tempo letteralmente dominato dagli ospiti, ma lo Spezia nel secondo tempo ha reagito e ha rischiato pure lui di vincere (per questo merita un 7). Gran goal di Samardzic (9), che decide l’incontro.

Tutto facile per il Toro (8), che ottiene la prima vittoria in casa senza problemi e si trova addirittura davanti agli odiati cugini nella classifica. Male la Salernitana (4). Siamo alla terza, ma non si può andare avanti a prendere 4  goal a partita.

Molto attesa era la sfida di San Siro, vinta (ma sarebbe meglio scrivere dominata) dal Milan, con una grande prova di squadra (noi diamo 10). I rossoneri si sono dimostrati un’orchestra perfetta, al contrario della Lazio (5), la cui prova ha fatto capire che Sarri  ha evidentemente ancora bisogno di tempo perché i biancocelesti diventino una “sua” squadra.

Grande partita tra Roma e Sassuolo, vinta dai giallorossi grazie ad una perla di El Shaarawy (9), ma che non ridimensiona affatto un ottimo Sassuolo (8). Punteggio pieno per Mourinho (10 per la sua corsa finale che dimostra come la Roma, vada come vada, è già  la “sua” squadra).

Bella (e meritata) vittoria del Bologna (7), che vince e si porta a sette punti. Decisivo Svandberg (8), in un’azione propiziata da un Arnautovic che ancora adesso non si è capito se voleva fornirgli un assist o se aveva pestato una merda.

Male il Verona (5), a parte qualche lampo di Simeone (7), l’unico a creare problemi ai felsinei.

Registriamo inoltre.

Zero

Gianpiero Gasperini e Massimiliano Allegri. Il primo per una polemica inutile, proprio da vero piantagrane. Come abbiamo scritto: i rigori c’erano, l’arbitro li ha fischiati, dunque non rompere le balle e impara a perdere.

Il secondo  per aver accusato Spalletti di aver protestato con l’arbitro quando lui (come hanno impietosamente mostrato i social) è il primo a farlo. Ci pare che la Juventus abbia problemi ben più gravi del fatto che l’allenatore avversario protesti o no con l’arbitro. Allegri si dedicasse a quelli, visto che è profumatamente pagato per farlo.

 

Terminiamo con un appello: ridate a Giacomo Ferri il giubbotto alla Fonzie!

 

 

La Serie A da zero a dieci-Seconda giornata

Ecco i nostri voti alla seconda giornata di campionato.

Prima di tutto però, un pensiero al grande stopper della Juve (di cui fu pure dirigente) e della Nazionale Francesco Morini, scomparso questa mattina. Riposa in pace Morgan.

Cominciamo da Udinese-Venezia. L’Udinese merita 7 per aver vinto la gara senza problemi. 4 invece al Venezia perché se non si dà una svegliata rischia di tornare in fretta da dove è arrivato. Bello per velocità di esecuzione il goal di Pussetto (8).

Bella gara al Bentegodi tra Verona ed Inter. Il Verona perde, ma non sfigura e per questo merita 7. Se gioca così i punti arriveranno, tranquillo Eusebio Di Francesco. L’Inter merita anche 7 per aver vinto una partita difficile, diventata tale soprattutto per la tavanata di Handanovic (2). Qui facciamo una digressione: cosa si sarebbe detto se la medesima tavanata l’avesse combinata Szczesny?

9 ad Inzaghi per aver azzeccato i cambi e per aver buttato subito Correa (9 anche a lui ovviamente) nella mischia.

Atalanta (5) e Bologna (8 per aver bloccato i bergamaschi ed ottenuto un punto che è oro) terminano sullo 0-0 un match intenso, anche se poco spettacolare.

La Lazio (9) dilaga con lo Spezia e chi diceva”Bebebe, con Sarri Immobile non segna più” rischia di essere smentito, ma di brutto. Tripletta per Ciro (9). Lo Spezia (4) naufraga, non solo per l’espulsione di Amian (4, che senso ha farsi espellere, quando tanto la partita ormai è persa?). La Lazio comunque gioca bene.

Come gioca bene l’Empoli (10), che compie l’impresa meritata, contro una Juve che, sono parole di Chiellini: “Non è squadra” (e merita un 3 per la prova offerta sabato sera). Naturalmente per indole (chi ci legge lo sa) siamo contrari a mettere già in discussione un allenatore alla seconda giornata, ci mancherebbe. Allegri (5, è anche colpa sua) ha diritto ad avere tempo, ma Inzaghi fa entrare Correa e gli risolve il match, idem Spalletti con Petagna, lui sotto di un goal, con un bisogno forsennato di una giocata che lo tolga dalla m…, cosa decide? Non solo fa uscire Chiesa (7, l’unico che si è salvato della Juve contro l’Empoli), ma fa uscire Cuadrado (uno che la giocata potrebbe farla), per fare entrare De Sciglio. L’avessero fatte Sarri o Pirlo mosse del genere addio patria!

Buona la prima in casa della Fiorentina (7) che vince nettamente, più nettamente di quanto dica il punteggio. Passo indietro per il Toro (5), dopo la bella prova con l’Atalanta. Anche qui però riteniamo che Juric abbia bisogno di tempo.

Brutta partita tra Sassuolo e Sampdoria (5 a tutte e due) che in 90 minuti offrono un pallonetto fuori misura di Caputo e basta.

Tre punti pesanti per il Napoli (7), con un Insigne protagonista (8) anche se non fa goal. 8 a Spalletti per aver fatto entrare chi gli ha risolto la partita, ovvero Petagna (8 anche a lui).

Il Genoa non gioca male (6), 7 a Cambiaso per il suo primo goal in Serie A e 2 alla banda di fenomeni capitanata da Marco Di Bello, giacché il goal di Pandev non era da annullare.

Bella vittoria del Milan, che continua a dimostrare di essere squadra e merita 9. Bravo Tonali per il goal (8), se Pioli (dopo la scorsa annata non esaltante) riesce a ritrovarlo, può essere un’arma importante. Bene Giroud, che dimostra di essersi inserito e merita 8. Avvisate il Cagliari (4) che è iniziato il campionato.

Il secondo 10 della giornata lo diamo alla Roma e segnatamente per l’azione del secondo goal, da far vedere in tutte le  scuole calcio d’Italia.

La squadra giallorossa e Mourinho (8) dimostrano di fare sul serio. Bravo Abraham (7), di nuovo in goal, bravo anche Pellegrini, che dimostra di meritare il grado di capitano (8).

. La Salernitana (5) non riesce a reggere l’onda d’urto giallorossa e crolla. Dopo la buona prova di Bologna quello di ieri è un passo indietro, ma la stagione è lunga: occorre lavorare e non disperare.

Infine, qualche voto qua e là, extra.

10 a Ciccio Graziani e alle sue spettacolari giacche.

4 a Mauro e Mughini che praticamente dicono che un goal in fuorigioco non è da annullare se il fuorigioco è di 5 cm (ma che tavanata è?).

0 agli striscioni vergognosi, schifosi, che sono stati esposti a Milanello contro Donnarumma.

Pressing (6) senza Giorgia Rossi (10 a prescindere) non è più lo stesso: CI MANCHI GIORGIA!!

La Serie A da uno a dieci-Trentatreesima giornata

10

ATALANTA BERGAMASCA Spettacolo!

9

DOMENICO BERARDI Goal decisamente bello.

ALVARO MORATA Entra e segna un gran goal.

MASSIMILIANO ALLEGRI e MAURIZIO SARRI. Uno aveva previsto due anni fa la stagione di quest’anno, se non si rinnovava la rosa. L’altro pare avesse definito sempre questa rosa inallenabile. Gli hanno riso in faccia.  Ieri però hanno dimostrato ancora una volta di avere ragione.

8

DAVIDE ZAPPACOSTA e ELDOR SHOMURODOV Uno è il “Man of the match” di Geonoa-Spezia, dimostrandosi devastante sulla sua fascia, l’altro realizza un gran goal.

CROTONE CALCIO Onore, giacché sebbene quasi condannato non rinuncia a giocare e a dare il massimo.

MATTEO DARMIAN Al posto giusto al momento giusto (e non è la prima volta). Complimenti.

NAPOLI CALCIO Vittoria importante, che gli apre la possibilità di un posto Champions fino a poco tempo fa difficile da pronosticare. A proposito: che si dice adesso di Gattuso? Fino a poco tempo fa era già dato con le valigie in mano, ma se raggiungesse l’Europa che conta?

LUCA GOTTI Zitto zitto sta raggiungendo ancora una volta la salvezza e lo sta facendo bene, come ieri a Benevento. Bravo!

SS LAZIO Prova convincente.

TIÉMOUE’ BAKAYOKO Si è costruito un bel goal, da solo. Bravo!

7

LEONARDO  SEMPLICI Il Cagliari sembra un’altra squadra ultimamente. Qualche merito ce l’ha pure lui.

ACF FIORENTINA D’accordo che tener testa a questa Juve oggi non è un’im presa titanica, ma loro tengono bene il campo e se Morata non inventa un gran goal chissà, poteva scapparci la sorpresona.

5

ANDREA PIRLO Alla trentatreesima giornata cambia ancora modulo e già lì è tutto un programma (sta finendo il campionato e tu non hai ancora un modulo stabile?). Inoltre non può dire che la Juve nel secondo tempo ha giocato bene. Se Morata non inventa il goal, era un’altra sconfitta. La stagione sta finendo e gioco se n’è visto poco a Torino, non tutta sicuramente, ma un po’  pure colpa sua lo è.

AS ROMA D’accordo che giovedì ha una partita fondamentale, ma il Cagliari sembrava il Real Madrid domenica. E’ possibile?

AC MILAN Pioli ha protesta per il secondo goal, ma la sconfitta è meritata e la Lazio ha messo sotto i rossoneri, punto e basta. Il Milan ha fatto comunque un ottimo torneo per le sue possibilità fino ad oggi, ma sembra abbia finito la benzina.

4

BENEVENTO CALCIO Ahi, ahi ,ahi! Peccato perché ci stava piacendo il suo approccio al campionato, ma adesso sta veramente rischiando grosso.

CRISTIANO RONALDO  E’ nervoso, lo si vede, ma è maledettamente inconcludente e sbaglia un goal incredibile.

PARMA CALCIO Se perdi in casa col Crotone significa che la Serie B te le vuoi proprio cercare.

NICHOLAS N’KOULOU Si va beh, già che ci sei fagli pure il caffè a Osimhen…

2

ROSARIO ABISSO E I SUOI COLLABORATORI  Ma puoi annullare un goal come quello annullato al Verona? Allora altro che VAR, voi guardate i pornazzi sullo schermo, raccontatela giusta!

DANIELE ORSATO E I SUOI COLLABORATORI Premesso che la Lazio ha meritato di vincere (e probabilmente avrebbe comunque vinto), ma come si fa a dire che quello su Calhanoglu non è fallo? Anche qui il sospetto che al VAR Guardino i film porno viene…

1

ADRIEN RABIOT Sull’episodio del rigore com’è saltato? Si può in Serie A?

Aveva ragione lui

max

Ricordate quando quel fenomeno parastatale di Adani  polemizzò con Allegri su Sky? Era il 27 aprile del 2019. Era appena finita Inter-Juventus  e Allegri si presentò a Sky. Adani iniziò la tiritera: “Bebebe la Juve gioca male, bebebe il dominio, bebbebe con gli uomini che ha..” e ne scaturì una lite con il mister livornese. Il quale comunque, sbagliò anche lui, perché lo sai già che in un paese di 60 milioni di CT, ci sarà sempre qualcuno che ti critica. Certo, se a criticarti è uno come Adani, che può allenare giusto un clistere, la rabbia magari ti sale in corpo, ma se accetti i soldi di Sky, devi accettare anche queste situazioni.

Non è questo su cui ci vogliamo concentrare però.

Allora il buon Max fece capire, neanche velatamente, due cose. La prima è che a lui la società aveva chiesto prima di tutto di vincere, non di fare il bel gioco e lui ha obbedito agli ordini in maniera esemplare. La seconda è che, con gli uomini che aveva a disposizione, fare bel calcio era dura.

Non venne ascoltato, soprattutto dalla sua dirigenza, che infatti preferì prendere un’altra strada, quella di Sarri, un allenatore per caratteristiche a lui differente, pensando che quest’ultimo invece, senza cambiare uomini, sarebbe riuscito ad unire vittorie e spettacolo.

Inoltre Allegri, è risaputo, per continuare a guidare la Vecchia Signora, voleva cambiare qualche calciatore, perché aveva capito che difficilmente con questi uomini ci si poteva aspettare migliorie.

E’ trascorso un anno e la Juve ha riconquistato lo scudetto (con più fatica rispetto all’anno precedente), in Champions è uscita agli ottavi e il bel gioco beh, si è visto poco (o meno di quello che ci si attendeva). Noi non diamo colpa di questo a Sarri, le sue sono colpe relative, come abbiamo scritto nel post precedente: le colpe vanno cercate altrove. Una cosa però è indiscutibile: Max Allegri aveva ragione!

Dunque torniamo ad un nostro concetto, più volte ribadito: un allenatore che ha tutti i giorni i suoi calciatori sotto gli occhi, che ne conosce i pregi, le debolezze, i tic, ne saprà o no qualcosa in più di uno che è al bar, dietro ad una tastiera, in uno studio televisivo a pontificare senza aver mai provato ad allenare?

Per questo, in molti dovrebbero chiedere scusa al tecnico toscano. Dagli #Allegriout ai #fenomeniparastataliin.

La Serie A da zero a dieci-23°giornata

immagini.quotidiano.net

I nostri voti sulla ventitreesima giornata di campionato.

10

VAR DI BRESCIA UDINESE. Complimenti! L’arbitro Piccinini sbaglia clamorosamente, concedendo un rigore che non sta né in cielo né in terra, ma il VAR lo richiama e lui corregge la decisione, ammettendo il proprio errore. Sbagliare sbagliano tutti, come sbaglia un rigore un calciatore, può sbagliare un fischio l’arbitro, l’importante è riconoscerlo. A questo deve servire il VAR, che se usato in questo modo, è una grande risorsa per il calcio. In Brescia-Udinese ne abbiamo visto la sua esatta applicazione e abbiamo visto come dovrebbe essere usato.

9

ATALANTA BERGAMASCA Non finisce mai di stupire.

MARCELO BROZOVIC Il suo magnifico goal è lo spartiacque del derby, che cambia fisionomia, più degli schemi di Conte (urlava pure nel primo tempo, in cui la sua squadra però si è beccata due goal ed è stata salvata dal palo, segno che la differenza la fanno i goal, non le urla o la voce grossa, altrimenti in panchina ci dovrebbe andare un tenore, non un allenatore).

IVAN JURIC La Juve, grazie a Pjanic, lo rimette in partita, ma è indiscutibile che la sua squadra giochi bene, senza avere fenomeni (è un po’ che lo scriviamo). Si pensava che con Milan, Lazio e Juve, avrebbe rischiato il naufragio, invece ha raccolto 5 meritatissimi punti, chapeau.

GIORGIA ROSSI Se lo guadagna sempre, a prescindere.

8

F.C. BOLOGNA Tre punti d’oro e un gioco sempre più convincente. Con Barrow, anche la fase offensiva si dimostra più efficace. Complimenti a tutti, non solo a Sinisa!

U.S. LECCE Il goal di Mancosu è da antologia, ma è tutta la squadra che gioca bene. Ha fortuna sull’episodio di Milik (ma ne parleremo più avanti), ma la fortuna aiuta gli audaci. Loro lo sono stati.

7

JEREMIE BOGA Goal che regala tre punti d’oro. Insieme a “Sergio” Caputo forma una coppia d’attacco veramente efficace e tosta.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Oh, lui il goal lo fa, lotta come un leone, ma cosa deve fare di più? Se gli altri poi nel secondo tempo sono entrati in campo e si sono addormentati, lui a 39 anni non può certo fare miracoli.

S.S. LAZIO Meno brillante, ma comunque guadagna 3 punti d’oro.

CLAUDIO RANIERI Bravo! Avanti così.

CRISTIANO RONALDO Meno male che Sanremo avrebbe dovuto stancarlo! L’unico a non perdere la bussola a Verona.

6

GENOA 1893 Tre punti pesanti, dopo i 2 di Firenze e Bergamo. Avanti così.

5

ROCCO COMMISSO Adesso è ancora colpa dell’arbitro? I suoi “OK”, “Right”, “Prisencolinensinanciusol”, non ci avevano convinto, ci sembravano un modo per cercare di arruffianarsi una tifoseria che cominciava ad essere delusa. Il tentativo è riuscito, lo stadio l’ha acclamato, ma sabato quanti punti e che migliorie ha generato?

MAURIZIO SARRI Vive un momento difficile, la richiesta di aiuto ai senatori dello spogliatoio fa capire che è in palese tribolazione.  Ha difficoltà persino a fare una sostituzione (di ciò ne parleremo dopo). Si parla addirittura di esonero, ma sarebbe veramente incredibile. Agnelli e la Juve non sono Zamparini, arrivare a tanto sarebbe mettersi sullo stesso livello. Primo in classifica, in piena corsa in Champions, in semifinale di Coppa Italia. Sembra questo un bilancio fallimentare? A Verona, pur vedendo poco o nulla del gioco che ci avevano promesso lui e la dirigenza bianconera, la Juve stava vincendo. Certo che se poi Pjanic e Bentancur regalano il pareggio agli avvesari e Bonucci fa fallo di mano, lui che colpe ha?

SPAL Ogni giornata perde occasioni.

F.C. TORINO Ghali cantava “Cambiano i ministri ma non la minestra”. Invece di ministri mettiamoci l’allenatore e otteniamo ciò che sta accadendo in casa granata.

4

MIRALEM PJANIC  Due mesi senza sfornare una prestazione all’onore del mondo cominciano ad essere un po’ tanti. Sarri quando arrivò fece capire che il perno del suo gioco doveva essere lui, ma se lui sul campo risponde così, addio monti sorgenti dall’acque, come scriveva Manzoni.

3

FASE DIFENSIVA ROMA Sembra una giostra.

2

MASSIMO CELLINO Per principio.

1

VAR NAPOLI-LECCE  Il contrario di Brescia-Udinese. Il fallo su Milik era rigore, avere il VAR e commettere errori del genere è inconcepibile.

0

GONZALO HIGUAIN Tocchi 3 palloni in 60 minuti, l’allenatore fa bene a sostituirti, quindi hai poco da fare quella faccia da murupistu. Poi comunque (ma non vale solo per lui), ben avessi giocato bene, sei strapagato anche per accettare le sostituzioni e le decisioni del Mister, giuste o sbagliate che siano.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Quelli che in tv e sui giornali dicono: “Eh, sì, Allegri gestiva bene gli uomini, altro che Sarri”. Nel 2015/16 , dopo aver infruttuosamente cambiato modulo e dopo la sconfitta col Sassuolo, è storia che Allegri trattò con i senatori e tornò al 3-5-2, giacché per lui cominciava a tirare una brutta aria. In televisione infatti a parlare, guarda a caso ci andò Buffon, non “Acciughina”. Quindi perché Allegri quando chiese aiuto ai senatori era intelligente e Sarri che lo fa adesso è un coglione?

PS. Cosa c’entra Achille Lauro? Nulla, ma visto che parlano tutti di lui e non di Diodato che ha vinto meritatamente il Festival, mettiamo una sua foto, magari così la gente si incuriosisce e visita il blog.