La Serie A da due a dieci-Diciannovesima giornata

I nostri voti alla diciannovesima giornata di campionato.

Iniziamo con Genoa-Atalanta. Tanti parlano di Atalanta in crisi (soprattutto dopo la batosta interna contro la Roma), ma in questa partita noi i bergamaschi li abbiamo visti dominare, l’unico problema è che non hanno concretizzato quello che hanno creato. 7 dunque ai bergamaschi. Il Genoa ottiene un punto prezioso, ma non ha praticamente tirato in porta. 6 ai liguri, ma devono fare di più.

La Juventus vince, ma non senza fatica. 6 ai bianconeri, che vincono ma non convincono, anche perché il Cagliari ha sprecato un’occasione colossale con Dalbert (4) e Szczesny è stato ancora una volta provvidenziale (9 al polacco per la parata sul colpo di testa di Joao Pedro e 2 a quelli che continuano a criticarlo per gli errori di Udine, dimenticandosi che a La Spezia, in casa col Milan, con la Roma e ieri è stato decisivo). Bello il goal di Bernardeschi (8).

Vince il Bologna (8) contro il Sassuolo che dopo un buon inizio si è perso (5 agli emiliani), anche se il passivo di tre goal, per com’è andata la partita, è stato troppo largo. 9 al goal di Orsolini e a Dominguez per l’assist confezionato.

La Lazio vince e convince (8), contro un Venezia che non è riuscito a fronteggiare i biancocelesti come gli è riuscito con altre squadre (i veneti meritano comunque 6 per la prova). 10 a Pedro per il supergoal.

Giusto il pareggio tra Verona e Fiorentina (7 ciascuno), che hanno entrambe giocato una buona gara. Per i veronesi pesa il goal sprecato da Simeone, ma ne ha già fatti tanti, perciò è da assolvere…

L’Inter (7) vince e mantiene il primato, contro quello che è stato un buon Toro (che merita 7).

La Roma (6) non ripete la prestazione di Bergamo, ma cerca comunque la vittoria, anche se non la trova. Bene la Sampdoria (7), per la prestazione offerta. 8 a Gabbiadini (5 goal di fila in 5 partite non si fanno per caso) e a Shomurodov, per l’insistenza con cui ha cercato (e trovato) il goal.

Dilaga il Milan (9) ad Empoli, ma i toscani (6) hanno il merito di aver provato a giocarsela, impensierendo i rossoneri parecchie volte.  La papera di Vicario (5) ha dato una mano ai rossoneri, che comunque hanno meritato la vittoria.

Colpo grosso dello Spezia (9) a Napoli, con gli azzurri (5) alla terza sconfitta casalinga consecutiva. Sconfitta propiziata anche dagli errori di Juan Jesus (4 per l’autogoal) e Lozano (4 per il goal mangiato).

Concludiamo augurando a tutti un sereno Natale e buone feste! Ricordiamoci sempre che “Il calcio è felicità, gioia di vivere. Il calcio è riso coi fagioli”, come dice Tonino Cerezo.

 

La Serie A da zero a dieci-Settima giornata

I nostri voti alla settima giornata.

Partiamo con Cagliari-Venezia. Nei sardi (6) qualcosa in più si è visto, ma Mazzarri (5, ad oggi non ci sembra che col suo arrivo sia cambiato qualcosa) deve ancora lavorare parecchio), il pareggio del Venezia è giusto e meritato (7).

La Salernitana (7) ottiene la sua prima vittoria, contro un Genoa (6) volitivo nel finale, a cui Belec (9) ha negato il pareggio con un grande intervento.

Il derby della Mole se l’è aggiudicato la Juventus. Il Toro (6)  ha disputato un buon primo tempo, ma nel secondo i bianconeri (7, prestazione convincente)  sono venuti fuori e si sono guadagnati una meritata vittoria. Una citazione per Locatelli (7), il match-winner,  che sembra l’uomo giusto al posto giusto nella formazione juventina.

Vince soffrendo l’Inter (6), che col Sassuolo deve ringraziare le parate di Handanovic (da 9) e Dzeko (9, non sta affatto facendo rimpiangere Lukaku). Gli emiliani (7) non meritavano per niente la sconfitta, avanti così e la classifica sarà più sorridente. Sulla partita però grava un errore arbitrale che col VAR è inconcepibile. Handanovic infatti sull’1-0 andava espulso e in inferiorità numerica per l’Inter sarebbe stato ancora più difficile avere ragione degli avversari. Zero dunque a Pairetto e ai suoi collaboratori!

Sorprendente vittoria di un ottimo Bologna (9), contro una Lazio irriconoscibile (4), cui Sarri (4 pure a lui) sta faticando a dare la sua impronta. Da segnalare il goal di Barrow (9).

Il Verona (9) ha ripreso a marciare. Qui sorge una domanda: Tudor è un mago oppure i calciatori devono farsi un esame di coscienza? Non crediamo che Di Francesco volesse che i giocatori entrassero in campo senza grinta, perciò siamo per la seconda ipotesi. Bello il goal di Caprari (9). Lo Spezia evidentemente non c’era (e per questo merita 4).

Sampdoria e Udinese hanno dato vita al match indubbiamente più emozionante della giornata e meritano entrambe 9. Candreva invece merita 10 per il goal del 3-2, un vero goiello. Una menzione per Quagliarella (9), uno dei pochi giocatori che è andato a segno in 17 campionati di fila. Chapeau!

Il Napoli (9), suda ma vince ancora, contro un avversario ostico come la Fiorentina (6). Gli azzurri stanno vivendo un “Magic Moment”, pure quando sbagliano (come Insigne sul rigore), riescono a rimediare.

Tutto facile per la Roma (7), contro un Empoli remissivo (5). Pellegrini (7) ritorna e ritrova il goal, dimostrandosi pedina fondamentale per la squadra giallorossa.

Il Milan vince e convince a Bergamo, meritandosi un 10. I rossoneri si sono dimostrati una bella squadra. Da segnalare il primo goal, in cui si sono viste reminiscenze di calcio totale (azione confezionata e finalizzata dai due esterni difensivi). L’Atalanta ha pagato il goal iniziale e sebbene non ci sia dispiaciuta (infatti diamo 6), non è ancora la bellissima macchina sforna-calcio a cui ci aveva abituato Gasperini. Da segnalare, sullo 0-1 un numero di Zapata che merita 9. Se l’attaccante atalantino avesse segnato, sarebbe stato un goal eccezionale. Freuler invece merita 3 per come si è fatto fregare da Tonali (8).

Concludiamo ricordando quello è che è un po’ il nostro motto, ovvero “Il calcio è felicità, gioia di vivere. Il calcio è riso coi fagioli”. Sono parole di Toninho Cerezo, che noi condividiamo al 100%. Dunque massima solidarietà a Koulibaly, per quello che ha dovuto sopportare ieri a Firenze e ai tanti  calciatori come lui, che nel 2021 sono purtroppo ancora vittime dell’ignoranza e del razzismo.

La Serie A da zero a dieci-Quattordicesima giornata

I nostri voti alla quattordicesima giornata conclusasi ieri sera.

10

GIORGIA ROSSI Number one!

9

JUNIOR MESSIAS Segna due goal (di cui uno di pregevole fattura) che regalano la vittoria al Crotone.

AC MILAN e SS LAZIO Danno vita ad un’emozionante partita. Vince il Milan, ma la Lazio non esce ridimensionata.

8

ACF FIORENTINA Oh, Fiorentina! Nella serata meno pronosticabile rinasce. La Juve certo gli da una mano col suo atteggiamento, ma loro dimostrano che possono fare bene, certamente  meglio di quanto avevano fatto prima della gara di Torino.

TAKEHIRO TOMIYASU Realizza un bel goal. Bravo!

CIRO IMMOBILE  El segna semper lu.

LORENZO INSIGNE Gran goal che impedisce quella che si stava profilando come una pesante sconfitta.

SASSUOLO CALCIO Tre punti importanti e meritati.

BENEVENTO CALCIO A questo punto è riduttivo definire questa squadra una sorpresa. Bravi!

LAUTARO MARTINEZ Gran goal!

7

FC TORINO Sfodera finalmente una prestazione come si deve, portando a casa un punto meritato giacché solo una magia di Insigne gli impedisce il successo. Avanti così e l’ultimo posto sarà presto un brutto ricordo.

ANTONIO CONTE Sette vittorie di fila e se Hernandez non segnava a quest’ora primo in classifica c’era lui. Non farà calcio-spettacolo la sua squadra, ma i risultati dicono che per lo scudetto bisogna parlarne anche con lui, specie perché dopo la delusione europea ha solo più il campionato e tutti sappiamo quanto lui sia bravo a martellare durante la settimana i suoi giocatori.

AS ROMA Vince, ma ora serve più continuità.

6

DAVIDE BALLARDINI Richiamato per la quarta volta, che sia quella buona? Staremo a vedere, lui intanto porta a casa tre punti fondamentali.

5

FC JUVENTUS Dopo Parma ci aveva illuso di avere trovato la quadratura. Regala invece un passo indietro a livello di gioco e di individualità, se si pensa che Bonucci (sui primi due goal) e Cuadrado (col suo gesto scriteriato), due degli “Uomini d’oro” della Juve pluriscudettata, le hanno veramente combinate grosse. Andrea Pirlo riuscirà a dare continuità? Lo scopriremo nelle prossime puntate, ma intanto la Juve è sesta in classifica e francamente è un  po’ poco in base a quello a cui ci aveva abituato.

PARMA CALCIO La classifica non è tutta sta goia e rispetto all’anno scorso la squadra è in regressione.  Chi legge il nostro blog sa perfettamente come la pensiamo sugli allenatori, quindi Liverani a nostro avviso ha colpe relative, il lavoro di D’Aversa però è stato sottovalutato.

ATALANTA BERGAMASCA Butta alle ortiche due punti che potevano essere pesanti non gestendo il risultato.

NAPOLI CALCIO Senza Insigne sarebbe stata un’altra preoccupante battuta d’arresto.

ARMANDO IZZO e MARCO GIAMPAOLO Per favore lasciamo perdere queste scene da “Libro Cuore”.

4

FEDERICO LA PENNA E I SUOI COLLABORATORI La scenata di Nedved è fuori luogo, d’accordo (ne parleremo più avanti), ma loro comunque dopo aver giustamente sbattuto fuori Cuadrado, non sbattono fuori Borja Valero e anche Chiesa. Inoltre negano un rigore evidente alla Juve per fallo su Bernardeschi. Insomma ne sbagliano tante. Col VAR sono errori intollerabili.

SAMIR HANDANOVIC Resta un grande, ma la papera che fa è incredibile.

3

GIACOMO FERRI DI MARTEDI’ Quando inventarono il telefono la gente parlava e urlava nell’apparecchio,  non comprendendo che non era il caso e che dall’altra parte sentivano benissimo. Giacomo Ferri a Diretta Stadio  ci ha ricordato un po’ quelle persone, quando si è messo ad urlare verso Marcello Chirico in collegamento, il quale opportunamente gli ha ricordato che non era il caso di urlare giacché anche se era distante lo sentiva.

2

GIACOMO FERRI DI MERCOLEDI’ Cambia il giorno, ma non cambiano il suo giubbotto alla Fonzie e la sua prosopopea. Il Torino sta vincendo a Napoli e il Milan pareggia. Lui ne approfitta subito per fare lo spiritoso con  Tiziano Crudeli (sei ultimo in classifica e prendi per i fondelli chi è primo?). A parte il fatto che, sapendo che la partita era ancora lunga e che il Napoli avrebbe potuto raddrizzarla in quanto più forte del Toro, avrebbe potuto essere prudente, ma lui no, esplode con tutta la sua prosopopea e i suoi “Secondo me”. Peccato che poi nel recupero Insigne segna e segna pure Theo Hernandez. Tiè!

1

PAVEL NEDVED La scenata che ha fatto, ricordandoci i bambini capricciosi, non ci è piaciuta. L’Avvocato Agnelli nel 1985 disse: “Noi non ci siamo mai lamentati dei rigori e non incominceremo certo adesso, non è nelle nostre abitudini. Son cose da provinciali”. Boniperti una scena del genere manco si sognava di farla. Quello era lo stile-Juve, questo di Nedved ci sembra più stile-Asilo (ps. Quando, in un famoso Inter-Juve,  Orsato non espulse Pjanic già ammonito, non ti eri  messo a correre e ad esagitarti? Dunque non fare il giargianese…).

0

JUAN CUADRADO Commette una scorrettezza inammissibile, che (specialmente uno della sua esperienza) non deve compiere, oltretutto perché compromette una partita difficile, ma che la Juve avrebbe potuto ribaltare dal momento che la forza ce l’ha.

CONCLUSIONE  Finiamo il post porgendo a tutti voi auguri di un sereno Natale di un buon anno, sperando che sia meno assurdo e surreale di questo.

Ricordiamoci sempre le parole di Tonino Cerezo: “Il calcio è felicità, è gioia di vivere, il calcio è riso coi fagioli”.

La Serie A da zero a dieci-38°giornata

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Ultimi voti del campionato, in un a giornata che ha regalato la classifica definitiva.

10

ARBITRO GIANLUCA ROCCHI Ieri sera è terminata la sua carriera. Avrà fatto anche errori, ma il concetto che se un centravanti sbaglia un goal è scusato, mentre un arbitro se sbaglia non deve più arbitrare, lo lasciamo volentieri agli zulu. Perciò gli diciamo: chapeau.

CIRO IMMOBILE Record di Higuain eguagliato! Il suo, va detto,  è farcito da diversi rigori, ma è pur sempre qualcosa di straordinario. Anche qui: chapeau.

9

ASHLEY YOUNG Gran goal.

PIERO CHIAMBRETTI Futuro conduttore di Tiki-Taka, rilascia un’intervista a TV Sorrisi e Canzoni più che promettente. Alla domanda su chi gli piacerebbe avere come opinionista  ha risposto che il suo sogno sarebbe Zlatan Ibrahimovic, signori: altro che i due giargianesi della passata edizione, che sembravano due in cerca dell’avventura con la turista tedesca. Alla domanda se avrà una partner femminile al suo fianco, ha invece risposto: “Donne, non corpi femminili da esibire”.  Dunque si parlerà di calcio, in che modo lo vedremo, ma sembra che  Wanda e la Venturini  dovranno cercare altri posti in cui  far ballare tette e culo.

8

NAPOLI CALCIO Il contropiede del 3-1 è da manuale.

F.C. INTERNAZIONALE Bella e convincente prova in vista dell’Europa.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Totem.

7

SIMONE ZAZA Di nuovo bel goal, come contro il Verona. Si è svegliato tardi, peccato.

6

GENOA 1893 Si salva ed è quello che conta, ma il prossimo anno serve un progetto serio.

5

U.S. LECCE Peccato. Quest’anno, a tratti, la squadra di Liverani ha pure giocato un bel calcio, ma anche stasera gli errori difensivi sono stati tanti, troppi. In bocca al lupo per il futuro.

4

HELLAS VERONA Meno male che doveva dare il massimo.

3

GRAZIANO CESARI Non sapevamo a chi darlo, lo diamo a lui sulla fiducia, visto che le sue opinioni le aspettiamo sempre con la stessa trepidazione con cui si attende un clistere.

2

CRISTIAN ROMERO Farsi espellere sul 3-0 con l’avversario che non mostra una ferocia agonistica temibile, è di una goffagine senza senso.

SOFYAN AMRAMAT e FRANCESCO CASSATA  Non vi è bastato fare una partita delle balle, avete voluto suggellarla con la vostra tamarreide.

1

ANTONIO CONTE Dodici milioni di euro, due campagne acquisti (estate, inverno) in meno di un anno e tira fuori che la società non l’ha protetto. Ogni scusa è buona per lamentarsi, così è troppo. Basta, piantala lì, non se ne può più. In piemontese quelli come lui le chiamiamo “rugne”.

0

SIMONE INZAGHI, RINO GATTUSO E COMPONENTI DELLE RISPETTIVE PANCHINE. Bella banda di tamarri.

Anche lì, poi dicono che Sarri è un buzzurro…

 

PREMIO SPECIALE

PREMIO BRINDIAMO ALLA SFIGA Assegnato a RICCARDO CALAFIORI E RAGNAR KLAVAN. Calafiori perché segna il suo primo, bel goal in Serie A, ma  gli viene annullato (giustamente) perché il pallone è uscito su calcio d’angolo, Klavan per lo sfigato autogoal.

RIFLESSIONE E RINGRAZIAMENTI

E’ terminato il campionato. Crediamo che, come sempre accade, l’abbia vinto la squadra che l’ha meritato. Un campionato anomalo come non mai, per i motivi che tutti sappiamo, ma che non ha mancato di riservare emozioni.

La nostra rubrica termina qui, per quest’anno, un altr’anno chissà, vedremo. Desideriamo ringraziare tutte le persone che in questi mesi si sono prese la briga di leggere le nostre particolari pagelle. In particolare permettetemi, gli amici che privatamente, le hanno commentate e discusse insieme a me. Grazie dunque a FABIO V., GILBERTO B., ROBERTO GE., ROBERTO GO. (Iniziali e finali dei cognomi per distinguervi), FABRIZIO A., DAVIDE G., FRANCESCO P., PAOLO T., ORESTE G.

Grazie veramente a tutti, un abbraccio virtuale.

Prima di concludere, non dimentichiamoci mai le parole del grande Tonino Cerezo: “Il calcio è felicità,  è gioia di vivere, il calcio è riso coi fagioli”.